occupato il cimitero


Tutto in gran segreto, riunione, organizzazione, proposte e in seguito, azione. La rete Sanità, la Paranza, padre Alex Zanotelli, Insurgencia, don Antonio Loffredo, il blog del rione sanità. Atto inaspettato, deciso a ridare al rione l’ossario delle Fontanelle chiuso da circa 15 anni. Dai “bassifondi” di Napoli partono azioni di civiltà e di partecipazione, il rione ancora una volta in prima fila per la riappropriazione della cosa pubblica, come atto dimostrativo, come atto che scardina le incoerenze e le perplessità.

Intorno alle 18 una cinquantina di persone, ragazzi, adulti, suore, preti, qualche giornalista infiltrato grazie ad una talpa, insieme per ridare dignità ad un luogo, ad un’opera d’arte, bistrattato dal Comune di Napoli, ignorato, trasfigurato nella sua storia, nella sua tradizione, nelle sue bellezze. Così il Cimitero delle Fontanelle “rivede la luce”, dischiuso dai cittadini, dalla sua gente che ancora crede nelle anime purganti.

Un atto di straordinaria educazione, di straordinario sviluppo. Questa sera alle 21 gli occupanti spiegheranno il perché di questa occupazione, ma non è facile intuire le loro ragioni. Un luogo troppo importante per essere ignorato, inspiegabile il “silenzio” delle Istituzioni e degli organi preposti. La gente ha voglia di “rivivere”, di pregare per intercessione di un teschio; creare di nuovo quello spazio che intercorre tra l’indefinito e la certezza, un modo per riconoscere e riconoscersi, una sensazione che si sposta all’infinito, che appare nitido e sensazionale: un gesto che distingue ancora una volta la storia. [+blogger]


4 commenti:

lello ha detto...

L'occupazione, seppure come gesto simbolico, deve servire a spostare l'attenzione su un luogo storico come quello del cimitero delle fontanelle.
Mi auguro che il tutto si risolva in breve tempo e con l'unica cosa sensata, cioè che il comune apra e gestisca direttamente il cimitero.
L'apertura creerebbe un indotto notevole per il quartiere.
Ma la gestione deve essere pubblica.
In modo che in giorni ed orari stabiliti tutti possano visitarlo e ammirare la bellezza di questo luogo.

Antonio P. ha detto...

sono d'accordo conte lello.

mariano ha detto...

siamo stati troppo in silenzio...
troppe promesse mai mantenute...
i cittadini vogliono delle risposte...
riapriamo questo luogo affascinante e misterioso...
può rinascere un'economia...può crearsi più sicurezza nel quartiere...
per una volta...al di la degli interessi...istituzioni e associazioni speriamo che possano collaborare per risolvere in maniera celere questa situazione paradossale!

Mauro ha detto...

non è giusto che un sito così importante, storico, affascinante sia chiuso, ma com'è possibile che le Istituzioni siano così cieche? Ma dove viviamo, 15 anni chiuso senza che nessuno faccia qualcosa. In un paesino del nord per una piccola catacomba arrivano finanziamenti, ci fanno le guide turistiche, stampano opuscoli, fanno pubblicità, vanno in televisione... qui nel rione c'è un patrimonio artistico e culturale grandissimo, uno dei più belli del mondo...