Un luogo dove sono ammassare migliaia di ossa, dove il culto delle anime purganti non è mai finito, dove numerosi registi hanno girato metri e metri di pellicola, moltissimi studiosi hanno scritto libri, articoli e testi scientifici, un luogo sacro d’importanza cruciale sia sotto il profilo storico che culturale.
Quelle poche visite che venivano organizzate (si apriva e di chiudeva per poche ore all’anno), erano gestite da guide inesperte, molte volte improvvisate per l’occasione, poco informate e senza un briciolo di competenza. I lavori, che sono terminati circa 7 anni fa, hanno in parte snaturato il luogo. Centinai di ossa buttate e rotte dentro un fosso, tappate poi da un vetro per mascherare l'assurdità. Per spostarle sono state staccate in modo indiscriminato: ci spiegano che è un regalo di chi si è occupato di salvaguardare la struttura. Menomale che voleva salvaguardarla.
Appena si entra nell’ossario c’è un enorme scaffale dove, prima dei lavori, sembrava che le ossa ti cadessero addosso (calcificate nel tempo). Oggi quello stesso scaffale ha le ossa dei defunti tutte allineate e perfette; per fare questo significa che sono state staccate con la forza, rotte sicuramente e buttate chi sa dove. Visitando il cimitero si vedono enorme centraline della luce appese alle balaustre, per un sistema di illuminazione che poteva essere sicuramente fatto in un altro modo.
Il cimitero è stato in parte snaturato, alcuni "utensili di scena" sono stati messi lì a bella posta, ma che bisogno c’era? L’ossario è un luogo magico, straordinario, lasciato così come era parlava la storia, la tradizione, il culto. Invece la mano dell’artefatto ha colpito anche contro le imprecazioni delle anime purganti. [+blogger].
7 commenti:
Se l'esito dell'incontro tra i manifestanti e l'assessore ODDATI ha prodotto il risultato da tutti auspicato, siamo dinnanzi ad un fatto nuovo. Il territorio si mobilita, pone una questione giusta e le istituzioni rispondono. Questo è il modo corretto di interpretare il rapporto tra cittadini ed istituzioni, senza estremismi e con il rispetto reciproco. Un primo passo, significativo.
Speriamo che questo rapporto nuovo tra cittadini e istituzioni non si rompa a causa dei vari interessi in gioco.
il cimitero delle fontanelle è un luogo che fa gola a tutti.
Complimenti ai cittadini del rione sanità che hanno dato un raro esempio di civiltà alle istituzioni che avrebbero dovuto essere lì al loro posto.
E' così che cominciano le rivolte dal basso, quelle che producono i veri cambiamenti nella società.
FORZA SANITA'
un momento magico grazie all'occupazione forse apriranno definitivamente il cimitero delle fontanelle... ma mi chiedo, perché non lo facevano prima? allora è meglio dire: prima occupiamo e poi dialoghiamo come dice la fondatrice delle madri di placa de mayo.
VITTORIA....
In quarant'anni di Sanità sono riuscito ad entrarci una sola volta nel cimitero delle Fontanelle.." I misteri di Napoli"! Mastriani, alla Penninata S.Gennaro, aveva già intuito a fine 800 che questa città ha qualcosa d'inspiegabile. Forza, siete sulla strada giusta!!!!
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