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sgretola la pavimentazione

Si sgretola la nuova pavimentazione in via Arena della Sanità La denuncia è del consulente speciale alla Memoria : “durante e dopo i lavori di una parte di piazza Mario Pagano, di via Arena, di vico Lammatari, di una parte di via Sanità avevo più volte – inascoltato – denunciato l’approssimazione con cui venivano effettuati i lavori di manutenzione straordinaria”, afferma Francesco Ruotolo “Cubetti di porfido mal fissati e poco cementificati tra loro, tratte ben eseguite ma altre tratte approssimative, leganti idraulici di scadente qualità: così, fin dalle prime settimane si presentavano varie tratte delle strade appena ripavimentate”. E’ quanto afferma Francesco Ruotolo, consulente speciale alla Memoria alla Municipalità 3 Stella san Carlo all’Arena, che negli scorsi mesi – quando era consigliere di Municipalità - aveva denunciato (inascoltato) l’approssimazione di tali lavori, che si aspettavano da decenni in queste antiche strade – molto degradate – del rione Sanità, che fa parte del Centro Storico di Napoli, dichiarato (come è noto) dall’Unesco “Patrimonio dell’Umanità”. Secondo Ruotolo, “occorre obbligare la/le ditta/e esecutrice/i dei lavori a effettuare una ricognizione puntuale sulle tratte ultimate nel febbraio 2016, ma da rifare, non senza consultare quale tipo di relazione fu effettuata dagli organi tecnici della Municipalità che presero in consegna lavori così scadenti”. Piazza Mario Pagano. All’incrocio con via Arena della Sanità, un’ampia buca (oltre 150 cubetti divelti) a centro strada, lungo una tratta interamente rifatta meno di dieci mesi fa. Non è l’unico tratto approssimativamente realizzato; lungo le poche arterie rifatte sono numerosi gli episodi di cubetti diveltisi o in procinto di sfaldarsi.

il carnevale del rione


fine anno alla scuola







il quartiere ritorna non il passato

Riviviamo così nella sostanza a contatto con il passato che ritorna. Prima nella nobiltà attraverso le effigi, poi nella povertà di un misero operaio, adesso nell'inefficienza che s'improvvisa scalmanata e scaltra. Bollono i progetti, si liquefa così come il sangue di san Gennaro e santa Patrizia. Ordalia di una misericordia che non fa scena: l'impatto del cittadino stanco di essere deriso, capace di urlare, di difendersi così come per darsi degna sepoltura. E' l'inizio di una fine già scontata, la solita battaglia, le solite conclusioni, i soliti eroi. 

Tutti hanno attraversato questo rione: politici, preti, affaristi, speculatori, imbonitoti, maghi e ciarlatani. Dentro una triste verità, ma anche una recrudescenza attiva, un sentir l'anima che implode, che balla, canta, che gira, salta, rigira, sgomenta si spegne. Nell'istante vomita latrati di bile, poi ruggisce, così come gli animali difendono la loro prole. Passato e presente si forgiano, si convertono, si piacciono. Passato e presente rivivono nella costruzione di un ideale afflitto. E’ il quartiere che ritorna e non il passato. E’ il conflitto che costruisce, che si oppone, che scalpita. Il nemico è sempre pronto, è sempre forte, è sempre ricco. Con i soldi tutto è possibile?, tranne comprare la pura e semplice verità. [+blogger]

carnevale 2013


carnevale alla sanità



sta morendo

NAPOLI - Il fagotto di stracci che vedete nella foto non ha neppure la sagoma di un uomo. Ma sotto c'è un uomo. Non si può muovere da un mese, qualcuno dice un mese e mezzo. Non si sposta più da quell'angolo da quando qualche scellerato, forse stanco del suo vai e vieni vagabondo in piazza san Domenico Maggiore, gli ha fatto sparire la sedia a rotelle che gli consentiva di spostarsi in autonomia.

Una bravata, una perfidia, un accanimento. Forse, presto, anche un omicidio. Quest'uomo - come riferisce l'associazione Corpo di Napoli con Gabriele Casillo - infatti non si alza più. Non può cercarsi il cibo. Appartarsi per fare i bisogni. Delira e si percuote. A volte è in grado di accettare la carità, a volte non è neppure in condizione di capire chi vorrebbe aiutarlo ed inveisce: forse è abituato a temere chi si avvicina al suo angolo.

Casillo racconta delle suore di madre Teresa che riescono, a volte, a convincerlo ad accettare qualche cosa. «Vorremmo aiutarlo - ma non si capisce chi debba farlo». Qualcuno ha chiamato il 118, ma lui - gridando in francese - si è rifiutato di salire in ambulanza. E' rimasto in quell'angolo, come una nave spiaggiata, a naufragare sotto gli occhi dei passanti.

Ha l'odore della cattiveria di chi gli ha sottratto l'unico bene, la sedia a rotelle. Chi lo ha visto ancora padrone, almeno, di muoversi, dice che ha un piede malato. Ora si vocifera che abbia una cancrena, e l'odore lo farebbe pensare. Ma il destino di quest'uomo sembra confinato sotto quella coperta. Possibile che non possa essere raggiunto da nessuno? [articolo di chiara graziani]   

giardino & musica


accendiamo i riflettori

Più di 400 servizi sulle nozze di William e Kate, 91 sul matrimonio di Alberto di Monaco e solo 41 sull’emergenza nutrizionale nel Corno d’Africa. Sono i dati del rapporto “Le crisi umanitarie dimenticate dai media, 2011” (Marsilio Editori) realizzato per l’ottavo anno da Medici senza frontiere (Msf) in collaborazione con l’Osservatorio di Pavia.

Per il 2011, Msf ha deciso di porre l’attenzione su come i telegiornali italiani hanno trattato il tema dell’immigrazione in seguito alle rivolte esplose in Tunisia, Egitto e Libia. E poi ha seguito altri due fronti di crisi: le “crisi sanitarie” (come la malnutrizione in Somalia, la diffusione dell’hiv/aids e le malattie tropicali dimenticate) e le “crisi umanitarie” su cui i riflettori dei mezzi d’informazione italiani si sono accesi solo parzialmente (Costa d’Avorio, Sudan e Sud Sudan, Bahrein, Repubblica Democratica del Congo).
L’Osservatorio di Pavia ha analizzato lo spazio dedicato dalle edizioni serali dei tg Rai, Mediaset e La7 alle crisi selezionate da Msf. Nel 2011, i telegiornali hanno dedicato circa il 10 per cento del totale dei servizi a contesti di crisi, a conflitti e a emergenze umanitarie e sanitarie, e tra questi spiccano naturalmente le rivolte della primavera araba (Libia in primis) e il terremoto in Giappone. E questo spiega l’incremento rispetto al 6 per cento del 2009.
Per la prima volta, Msf ha deciso inoltre di far monitorare come e quanto i tg italiani hanno raccontato l’arrivo in Italia dei migranti in fuga. A questo tema nel 2011 sono state dedicate 1.391 notizie e, anche se non si tratta di una crisi dimenticata, preoccupa il modo in cui è stata rappresentata. Analizzando gli sbarchi in alcune settimane campione, il termine “emergenza” risulta il più diffuso per comunicare il contenuto della notizia, mentre le condizioni medico-sanitarie dei migranti non sono quasi mai il focus centrale della narrazione.
“Il dato più sconcertante è che in questi servizi è praticamente assente la voce dei migranti”, sottolinea Kostas Moschochoritis, direttore generale Msf Italia. “I protagonisti a cui è data voce sono nel 65 per cento dei casi i politici, tra governo e amministrazioni locali. Alle testimonianze dei migranti è stato riservato solo il 14 per cento dello spazio; il 12 per cento alle comunità locali e il 10 per cento alle realtà impegnate nella gestione del fenomeno”, come forze dell’ordine, esponenti religiosi, società civile, organizzazioni. Nelle immagini, inoltre, i bambini che approdano sulle coste italiane sono mostrati in video senza nasconderne il volto.
In tempi di informazione globale, nel 2011 sono stati solo cinque i servizi dedicati alla Repubblica Democratica del Congo (Rdc), 10 alla Costa d’Avorio, 14 quelli sull’hiv/aids, zero quelli sulle malattie tropicali rare che colpiscono la popolazione dei paesi in via di sviluppo. Resta in ombra anche il Bahrein, con solo 24 notizie. All’emergenza nutrizionale nel Corno d’Africa sono state dedicate 41 notizie e 44 al Sudan. Il totale dello spazio dato a tutte queste crisi insieme resta comunque lontano dalle 413 notizie dedicate invece alle nozze reali di William e Kate. Il matrimonio di Alberto di Monaco si è invece guadagnato “solo” 91 servizi.
Di aids, in generale, si è parlato soprattutto in relazione ai viaggi del papa e, a differenza di altri anni, nessuno dei tg ha dedicato una notizia alla pandemia in occasione della giornata mondiale (1 dicembre). L’aids è ormai invisibile. E, altrettanto drammaticamente, viene ignorata la crisi del Fondo globale per la lotta contro aids, tubercolosi e malaria, che avrà effetti devastanti: con l’annullamento dell’ultima tornata di finanziamenti (il Round 11), fino al 2014 non sarà possibile aumentare il numero di pazienti in cura. La “nostra” influenza stagionale è stata invece abbondantemente coperta dai tg con 92 servizi.
“Non siamo sicuri che le parole siano in grado di salvare vite, ma sappiamo con certezza che il silenzio può uccidere. Per questa ragione continuiamo a stimolare i media a parlare delle crisi umanitarie. In questo nuovo rapporto, tra le varie crisi che hanno determinato la primavera araba, abbiamo voluto accendere un riflettore sul Bahrein, crisi pressoché ignorata dai media, ma gravissima ed esemplare dal punto di vista della manipolazione dell’assistenza medica come strumento di identificazione e arresto dei dimostranti”, dichiara Kostas Moschochoritis.
Il caso del Bahrein è emblematico: in ben sette servizi dei 24 totali, si parla del paese solo in relazione al gran premio di Formula 1. Ancora oggi in Bahrein l’accesso alle cure è un problema, e i pazienti continuano a evitare di rivolgersi agli ospedali pubblici per farsi curare, a causa della discriminazione percepita e dei maltrattamenti. Msf chiede di poter tornare in Bahrain dove da marzo non è più autorizzata a entrare.
Ma è la condizione dei profughi dal Mali fuggiti in Burkina Faso, Mauritania e Niger la crisi su cui oggi Msf chiede di accendere i riflettori. “Il Burkina Faso è, dopo la Mauritania, il paese con il più alto numero di profughi in fuga dal Mali dove fornire assistenza medica è estremamente difficile e i maliani continuano ad arrivare ogni giorno mentre gli aiuti internazionali sono lenti e insufficienti. Chiediamo ai mezzi d’informazione italiani di accendere i riflettori su quest’area dimenticata, colpita pesantemente dalla siccità e dall’insicurezza alimentare”, aggiunge Kostas Moschochoritis.
Msf oltre al rapporto, lancia in questi giorni la nuova applicazione gratuita per Android e iPhone: “Msf. Senza mai restare a guardare”, che ha l’obiettivo di aggiornare gli utenti sulle sfide e l’impegno di Msf in difesa delle popolazioni più vulnerabili. [fonte: internazionale.it] 

attuale monografia del rione

Il rione sanità non è mai stato così tanto raccontato come in quest’anno. Il 2012 ha “sfornato” scrittori e giornalisti, così come una Municipalità più attenta e un Comune pronto alle esigenze del quartiere, anche l’Asia sta facendo la sua parte. Così sono nati diversi libri, articoloni di giornale, rubriche ansa ecc. ecc., tutte sul rione, che nel bene e nel male parlano cercando di spiegare, se pur a volte con etichette e stereotipi di altri tempi. Tutti sembrano avere un concetto ben radicato in mente, l’identità del luogo.

L’identità è un discorso che merita un approfondimento, così come i molti scritti, a volte vere e proprie storture senza discernimento. L’ultima arrivata è una “monografia” digitale che potete trovare a questo indirizzo, una sorta di intervista al quartiere, qualcosa che mette in luce le differenze tra un B&B di lusso con un fabbrica a nero di scarpe che lavora per le grandi marche; così come l’artigiano guantaio si confronta con il blog del quartiere; e la religione fa i conti con l’economia e con il volontariato.

Un aspetto nuovo, criticabile, come del resto fanno moltissime persone che leggono questo blog. In ogni caso, tutti si dimenticano della storia, ma del resto è così lunga e complessa che una distrazione è “lungimirante”. Il rione è operaio, il rione è artigiano, il rione è resistenza fatta con le barricate alle via cristallini per cacciare i “fetentoni” tedeschi. Chi sa perché questo nessuno se lo ricorda mai. Il ghetto invece è attualità e ciò che fa “audience” non deve essere trascurato.

Comunque ringrazio l’autore giornalista che ha saputo raccontare senza (o in parte) trascendere il suo punto di vista. Antonio Siragusa in pochi mesi di ricerca sul campo ha saputo fare quello che decine e decine di persone che abitano nel rione o che dicono di studiare il quartiere non hanno mai fatto e forse non se lo sognano affatto: raccontare la dignità senza fronzoli. [+blogger]   

estate a marechiaro

Percorsi e Soggiorni estivi 2011. Obiettivi : Il Servizio Politiche per i Minori, l'Infanzia e l'Adolescenza del Comune di Napoli nell'ambito del Progetto Mario e Chiara a Marechiaro-Laboratorio Permanente, presso il Centro Polifunzionale S. Francesco d'Assisi intende promuovere un programma complessivo e coordinato di attività sportive, ludico espressive, sportive e culturali per il periodo estivo, rivolto a minori e adolescenti con disagio sociale e/o con disabilità. In particolare il progetto e le relative attività, per la peculiarità della collocazione geografica della struttura del Centro, immersa nel verde e a pochi passi dal mare favorisce lo sviluppo di alcune modalità, tra cui l'avventura, il gioco e la residenzialità, che caratterizzano fortemente in senso socio-educativo la sua articolazione. Il soggiorno estivo risponde all'obiettivo di soddisfare il bisogno di occupare il tempo estivo in cui i ragazzi, in particolar modo quelli appartenenti a famiglie non agiate rischiano di essere abbandonati a se stessi in città. In questo modo si promuove una nuova cultura di vivere la città come luogo di vacanza, in cui riscoprire risorse e opportunità a livelli differenziati.

Il Programma mira a proporre un percorso educativo attraverso il rapporto con la natura, che porta alla definizione di tempi e spazi realmente individuati, e all'interno dei quali è facilitata la costruzione delle relazioni, attraverso le quali i minori coinvolti iniziano un processo di autonomia insieme al gruppo dei pari e lontano dai genitori. La programmazione, la direzione ed il coordinamento degli interventi e delle attività sono curate dal Servizio Politiche per i Minori l’Infanzia e l’Adolescenza-coordinamento tecnico Progetto Mario e Chiara a Marechairo. Il Programma sarà realizzato dal Servizio Politiche per i Minori, l'Infanzia e l'Adolescenza - in collaborazione con Enti Privati e del Privato Sociale già esperti nelle suddette attività.

Tipologia di utenza
Destinatari dell’intervento sono bambini , ragazzi e adolescenti residenti nel Comune di Napoli di età compresa tra i cinque e i sedici anni di età..

1. Principali attività previste
Soggiorni di tipo A Minisoggioni mese di Luglio.
A partire dalla seconda decade del mese di luglio avranno inizio 6 minisoggiorni di 3 giorni presso il Centro Residenziale di Marechiaro ( lunedì/mercoledì o giovedì/sabato con inizio dall'11/7 e fine il 30/7. In ogni settimana di soggiorno di tipo B saranno coinvolti nei soggiorni 50 ragazzi di Enti o Associazioni provenienti dalle varie municipalità (50 ragazzi ogni percorso) che ne faranno specifica richiesta. I Centri di Servizi Sociali territoriali, sulla base di opportune valutazioni, potranno segnalare minori, che a loro volta saranno presi in carico da uno o più Enti provenienti dalla Municipalità del Centro di Servizi Sociali interessato. Saranno inoltre inseriti nei gruppi anche ragazzi con disabilità compatibilmente con l’organizzazione dell’Ente di turno per ogni settimana e del suo team di operatori.

I ragazzi saranno divisi in gruppo e ogni gruppo sarà guidato da un operatore, che curerà la presa in carico e l’accompagnamento del gruppo in tutti i momenti della giornata, compresi quelli in cui i ragazzi svolgono attività sportive e acquatiche. Il programma delle attività sportive prevede escursioni nel verde e sport acquatici. In particolare in collaborazione con l'Unione Italiana Sport per Tutti avranno luogo corsi per l'apprendimento di elementi base del nuoto, del nuoto libero e successivamente del gioco, con il supporto di operatori esperti e qualificati nelle specifiche mansioni: istruttori di nuoto, assistenti bagnanti, personale OSA ed educatori. Il programma delle attività ludico-espressive prevederà la realizzazione di uno spettacolo di burattini, condotto dal maestro burattinaio In ogni minisoggiorno si terrà una visita guidata presso la Città della Scienza, che impegnerà i ragazzi un'intera mattinata, tra mostre tematiche e laboratori interattivi.
I ragazzi trascorreranno il tempo libero con passeggiate al Parco Virgiliano, al pontile e alla Finestrella di Marechiaro.

2. Soggiorni di tipo B
Dal 1 al 27 Agosto sono organizzate 4 settimane di soggiorno per 50 ragazzi di età compresa tra i 5 ed i 15 anni. Ognuno, per un totale di 200 ragazzi Per questa tipologia di soggiorni i ragazzi divisi in gruppi omogenei per età saranno ospiti del Centro residenziale di Marechiaro per l’intera settimana e con operatori esperti appositamente selezionati parteciperanno dalla mattina al pomeriggio ad attività acquatiche, ( elementi base del nuoto, del nuoto libero) e successivamente attività di gioco, con il supporto di operatori esperti e qualificati nelle specifiche mansioni: istruttori di nuoto, assistenti bagnanti, personale OSA ed educatori e di sera passeggiate, falò ed attività di animazione organizzate.

Sono previste ogni giorno delle escursioni nei parchi dei dintorni di Marechiaro o in posti di interesse naturalistico del litorale flegreo I partecipanti individuati dal Centro Servizi Sociali tra quelli le cui famiglie, per motivi socioeconomici, non riescano a garantire loro vacanze estive adeguate o che comunque siano costretti a restare in città senza valide alternative e opportunità di socializzazione nei periodi estivi. Tra questi ragazzi potranno essere segnalati 5 ragazzi con disabilità lievi o, nei casi in cui se ne valuti la possibilità, e in relazione all’organizzazione del soggiorno , un ragazzo con disabilità medio grave per ogni soggiorno. Quest’ultimo inserimento dovrà avvalersi della collaborazione del distretto sociosanitario competente. I Centri di Servizi Sociali, come tutti gli anni, potranno accogliere le iscrizioni dei ragazzi dietro richiesta del genitori : in caso di esubero di domande L’Ufficio di Coordinamento del Progetto provvederà a formare una graduatoria secondo i seguenti criteri: la mancanza di alternative per il periodo estivo per l’esistenza di motivi familiari di tipo socioeconomico e/o culturale; la partecipazione per la prima volta e la non partecipazione ad altre attività estive di estate ragazzi; l’eterogeneità dei gruppi relativamente alla provenienza territoriale e socio-culturale e all’appartenenza etnica; l’età (ogni gruppo comprenderà un biennio: 5//8- 9/10-12/14-15/16) Le iscrizioni raccolte dopo la data stabilita saranno accolte con riserva ed i ragazzi saranno inseriti negli elenchi in caso di sostituzione.

3.Corso –Laboratorio di Tango
Dal 6 al 9 luglio all’interno della 13° edizione di “Tangoneta” Festival Internazionale di Tango Argentino” , l’Associazione Tinghel Tanghel curerà per gli utenti del Progetto “Mario e Chiara a Marechiaro” un corso di Tango per ragazzi fino a 16 anni ed uno di Educazione al movimento per ragazzi diversamente abili per un totale di 30 partecipanti che si svolgerà tutti i pomeriggi presso il Centro Polifunzionale S. Francesco. Per partecipare all’attività i genitori dei ragazzi o le Associazioni e le organizzazioni del terzo settore possono inoltrare le loro richieste direttamente all’Ufficio del Centro. Tutte le attività sono gratuite. [Per ulteriori informazioni è possibile telefonare ai seguenti numeri: 081-7958100 081 7958101 081 7958108 o scrivere una mail a: polif-sfrancesco@comune.napoli.it]