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osare cammini nuovi

La seconda giornata del Forum  è stata ancora più partecipata e più affollata della prima con una entusiasmo soprattutto da parte dei giovani che hanno letteralmente invaso il Campus universitario. Un’impressione questa condivisa  dal quotidiano tunisino La Presse nel suo editoriale di oggi. “Il Forum sociale mondiale che è stato organizzato, per la prima volta in un Paese in pieno processo rivoluzionario, offre nelle sue molteplici manifestazioni, un affascinante sentimento di contribuire al concepimento della nuova Tunisia che deve dare alla luce la transizione democratica”. Un sentimento questo che si sentiva  oggi nell’Università che sembrava un cantiere in effervescenza, soprattutto quando i giovani tunisini  del futuro politico del loro paese.  Ancora più evidente nelle interminabili discussioni dei gruppi femminili. Si sono sentite parole una volta  proibite, oggi sono invece pronunciate con forza, con determinazione, con coraggio: libertà,dignità,  autonomia e parità di genere.

Da questo mondo in movimento della Tunisia, fa impressione osservare la crisi profonda e la staticità dell’Europa. Molti i workshop sono stati dedicati  a sviscerarne la crisi. A questo riguardo particolarmente indovinata la lettura che ne ha fatta il Centro di Studi di Barcellone: Cristianisme i Justìcia.  “L’Europa dei diritti umani, la culla della democrazia, della rivoluzione francese, delle lotte operaie e del consolidamento della classe media, sta scomparendo”, ha affermato Jaume Botey.  Secondo i relatori è assordante il silenzio delle Istituzioni ecclesiali europee su questa crisi. Come uscire da questa crisi profonda? Non è certo rinchiudendosi su stessa che l’Europa si salverà. Purtroppo l’Europa con le sue leggi sull’immigrazione è diventata una fortezza che deve difendersi dagli “invasori”.  

Una delle sessioni più affollate e belle di oggi dal titolo: l’Europa è in guerra contro un nemico che lei si inventa, è stata quella dedicata al Frontex , una Agenzia di sorveglianza, istituita nel 2009, per difendere i confini dell’Unione Europea. Questa Agenzia ha a disposizione 21 aeri, 113 navi, 475 unità di equipaggiamento, con un bilancio vicino ai 100milioni all’anno. L’invito dei relatori, tutti africani, è stato quello di cambiare il nome in Frontexit (uscire dal Frontex). Fa una certa impressione guardare il Mediterraneo da Tunisi: questo mare è diventato il cimitero per migliaia migliaia di persone. Commovente la lettera scritta dall’Associazione tunisina La Terra per tutti,  in cui i genitori chiedono all’Italia di avere notizie dei loro figli desaparecidos.  Non a caso sono state molte le  sessioni dedicate al problema dell’immigrazione e del diritto di migrare.

Il Forum però non analizza solo i vari problemi attuali, ma ha il coraggio di prepararsi a importanti eventi in arrivo. Uno di questi è l’incontro che si terrà a Bali nel prossimo dicembre, convocato dal Wto (l’Organizzazione mondiale del commercio) per liberalizzare ancora di più il mercato, soprattutto nel settore agricolo.  Rappresentanti dei movimenti  dell’Asia (dall’Indonesia al Giappone) sono venuti a Tunisi per chiedere l’appoggio da parte della cittadinanza attiva mondiale, per questo importante appuntamento. Una vittoria del Wto  sarebbe un’altra tragedia per gli impoveriti. 

In una giornata così densa non poteva mancare il contributo delle missionarie comboniane e i missionari comboniani che hanno offerto  tre workshop su tematiche che hanno suscitato particolare interesse: la Pace, la riconciliazione e il dialogo interculturale e religioso, presentando esperienze concrete vissute in Egitto, Chad e Congo. Molto seguita è stata la conferenza sulle vicende dei Rifugiati africani in Israele. Nel pomeriggio, è stata presentata l’inedita esperienza dell’Uganda che ha iniziato un programma che permette alla società civile e alle forze di sicurezza di lavorare insieme per costruire la pace. La giornata si è conclusa nella Cattedrale di Tunisi con una solenne Eucarestia del Giovedì Santo,  facendo memoria di quel Gesù che ci ha insegnato a spezzare il pane, perché tutti ne abbiano in abbondanza. [alex zanotelli, elisa kidanè 28/03]

la bicicletta


E’ una sensazione molto bella riscoprire la bicicletta in mezzo a centinaia di auto e moto. Ho iniziata a guidarla da diversi mesi, precisamente da quando ho saputo che mio suocero ne aveva una vecchia, ma ancora abbastanza buona per essere riusata, nello scantinato sotto casa.  C’è una sensazione di libertà altra: io che ho sempre viaggiato in moto, e da qualche anno in vespa, adesso faccio la “barba” a tutti i poliziotti e posti di blocchi della città. Mi diverto a “infrangere” i divieti, passo nella zona pedonale, affronto con calma marciapiedi e strisce gialle, mi fermo in divieto di sosta, cammino senza pagare l’assicurazione e bollo.

Ma un codice di comportamento vale anche per il ciclista che comunque può mettere in pericolo il pedone. La cosa migliore è la prudenza, anche se le differenze con uno scooter o con un’auto sono talmente distanti che il paragone non regge gli esempi e i confronti. In effetti, la cosa realmente soddisfacente è la spensieratezza, sulla bici cammini veloce senza andare di fretta, alleni il tuo corpo, le tue gambe, fai moto. La bici non inquina, si riaccende sempre, non devi cambiare le candele, l’olio, la batteria, se per caso ti dimentichi a casa la patente non succede nulla, se non hai il libretto di circolazione anche, e se per caso il fari ti si rompe è molto ma molto difficile che un vigile ti faccia la multa. [+blogger]  

domenica 11 novembre

DOMENICA 11 NOVEMBRE ORE 11 FACCIAMO FESTA NEL GIARDINO!…PER STARE INSIEME…giocare…fare MUSICA…teatro…e piantare un fiore! IL  GIARDINO DEI DESIDERI A MATERDEI E’ DIVENTATO REALTA’! 

Venerdì 5 ottobre 2012 IL GIARDINO dell’ex convento delle Teresiane, sito in via S.Raffaele 3 è stato aperto. Un centinaio di persone, membri del Comitato, di associazioni del quartiere e semplici abitanti di Materdei, hanno messo una porta per poter finalmente riaprire il giardino murato e restituirlo al quartiere ed alla città per una fruizione gratuita e collettiva. La decisione di una simile azione, presa in numerose assemblee popolari pubbliche svoltesi nella piazza S. Ammirato (metro), è giunta dopo tre anni di inutili trattative con le giunte comunali succedutesi, come testimoniano raccolte di migliaia di firme, verbali di incontro, presidii, partecipazione delle scuole del territorio e ben due sopralluoghi tecnici. COSA CHIEDIAMO AL COMUNE Chiediamo di assumersi la responsabilità a tenere aperto questo luogo, con un servizio di guardiania/portierato. 

Non ne vogliamo fare un posto chiuso gestito da questo o quel gruppo, ma un giardino pubblico e gratuito.  Lo stabile però è stato inserito nelle liste di dismissione della Romeo Immobiliare, quindi cartoralizzato, perché l’intenzione delle istituzioni era quello di darlo a privati, come sta accadendo per tantissimi servizi e spazi pubblici. Tanti sono gli abitanti del quartiere che si stanno  adoperando ogni giorno  per ripulire e mettere in sicurezza il giardino contando solo sulle proprie braccia senza finanziamenti né attrezzature, per recuperarlo e poterlo utilizzare come luogo di socialità, incontro tra culture diverse, aggregazione. Un luogo dove poter  sviluppare e creare forme di solidarietà, cooperazione, di partecipazione dal basso e di  resistenza alla crisi. Per questo martedi 6 novembre abbiamo avuto un incontro con il Comune e abbiamo presentato le nostre richieste! Il giardino è del quartiere!

Comitato Abitanti Materdei, Ass.ne Via Nova, Rete della Sanità, Ass.ne culturale  Tinghel Tanghel , Pensare e Fare, Comitato genitori VI° circolo didattico. Grazie. [ Barbara, per il Comitato Abitanti Materdei ]  



i...a... non solo a... i...


14 comandamenti

1° Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te.

2° In qualsiasi situazione, cerca di non danneggiare nessuno.

3° Tratta gli altri esseri umani, gli altri esseri viventi e il mondo in generale con amore, onestà, lealtà e rispetto.

4° Non tollerare che sia commesso il male e non sottrarti al compito di amministrare la giustizia, ma sii pronto a perdonare le offese ogniqualvolta chi le ha recate riconosca le proprie responsabilità e sia sinceramente pentito.

5° Vivi la vita con un senso di gioia e meraviglia

6° Cerca sempre di imparare qualcosa di nuovo

7° Sottoponi tutto a verifica; controlla sempre che le tue idee si accordino con i fatti e scarta anche credenze cui sei affezionato se sono contraddette dai dati reali. (A partire da credenze se ne può discutere meglio e dettagliatamente)

8° Non censurare né respingere a priori le idee diverse dalle tue, ma rispetta sempre il diritto degli altri di dissentire da te.

9° Formati opinioni indipendenti sulla base del tuo raziocinio e della tua esperienza; non lasciarti trascinare ciecamente dagli altri.

10° Metti tutto in discussione. (Approfondire meglio con una discussione)

11° Godi della vita sessuale (purché non danneggi nessuno) e lascia che gli altri godono della propria quali che siano le loro inclinazioni.

12° Non discriminare o opprimere gli altri per motivo di sesso, razza o (nei limiti del possibile) specie.

13° Non indottrinare i tuoi figli. Insegnali a pensare con la loro testa, analizzare i dati e dissentire da te.

14° Valuta il futuro in base a una scala temporale più lunga della tua. [fonte: “L’Illusione di dio” di R. Dawkins - pagg. 260/261]