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incartato e fritto

Tutto è iniziato perché mio padre ha subito una truffa tramite un sito per vendere una macchina fotografica e non è stato rimborsato. Allora abbiamo detto: “ora andiamo a fare il nostro dovere”: denunciare! Ehhhh, l’avesseme mai Pensato!!!

Il Giorno 16 siamo stati in questura verso le 18 dopo e abbiamo spiegato a ben tre agenti di polizia la situazione. Abbiamo aspettato un’ora perché c’era il cambio di turno e finalmente siamo entrati nella stanza per la denuncia. Il poliziotto ci ha chiesto di nuovo il motivo. “E son 4!!!” Spiega di nuovo tutto. Ci ha detto di “andare a denunciare la situazione al Commissariato di quartiere Stella/San Carlo all‘Arena, oppure alla Polizia Postale”, ok! Vai a vedere, l’ufficio di Polizia Postale accetta denunce solo tramite internet attraverso una iscrizione, ricevendo un numero di protocollo che poi si doveva portare all’ufficio Postale alla via Repubbliche Marinare! Scrivi la denuncia che poi, tra me e me pensavo, se manco qualche dettaglio?, mica sono un esperto che so i dettagli che possono servire?! Finisco la denuncia la invio e non l’accetta, non mi da l’ok per problemi di battitura, la riscrivo, niente acora!

Telefono alla Polizia Postale: “mi dice di recarmi al commissariato di Stella San Carlo”, ok! Andiamo al Commissariato di Quartiere, spieghiamo perché stiamo lì… ci dicono “che sta  per chiudere!”: aspettiamo. Niente, troppo tardi, “ci dicono di ritornare il giorno dopo per la denuncia”. Facciamo l’ultimo tentativo dai Carabinieri sezione Quartiere Stella, ma niente, è chiuso, era troppo tardi!
Ieri 17 alle ore 10,30 circa siamo ritornati al Commissariato di Stella San Carlo dopo aver aspettato un bel po’. Entriamo nella stanza delle Ufficio Denunce… “e quasi fatta pensavo”; spieghiamo la situazione… alla fine il poliziotto ci consegna un modulo per scrivere noi la denuncia! E ci dice poi portare le fotocopie!: ma scherziamo? Prendiamo il foglio tanto per prenderlo… perché ci domandiamo: dobbiamo scrivere noi la denuncia? e se sbagliamo  qualcosa o manchiamo qualche dettaglio?, mica siamo esperti! Prendiamo il foglio e torniamo a casa tutti incazzati. Basta c’ è passata la voglia di denunciare … e il tempo passa … e il pacco spedito sarà quasi arrivato a destinazione….

Oggi siamo ritornati al Commissariato di San Carlo con una bozza scritta a computer. Ma il poliziotto ci dice che  non va bene, ci vogliono più dettagli e deve essere breve! Ci dice di non preoccuparci perché abbiamo  90 giorni di tempo! Gli chiediamo: “perché dobbiamo scriverla noi!, non è vostro compito?” Tutto questo dopo aver aspettato un bel pò per entrare, perché alle ore 10 fanno prima le  pulizie. Prendiamo un altro foglio di denuncia cerchiamo di scriverla, ormai stufi - troppo lunga per trascriverla e troppe domande - ci chiediamo come impostarla ecc, ecc. Compito secondo me di un addetto, o sbaglio?? Specialmente se si tratta di truffa internazionale! Stufi, ritorniamo dai Carabinieri della sezione Stella, dove finalmente troviamo un appuntato che ci riceve e ci scrive finalmente la denuncia!

Missione Riuscita! E speriamo che le indagini non si svolgano alla stesso modo di come di scrive una denuncia. [mario vitrone]

la befana viaggia in business

A Cortina nel profondo nord si guidavano ferrari, porche, jaguar, bentley e tutti i proprietari dichiaravano trentamila euro l'anno (notizia ansa), mentre qui nel rione sanità un operaio/precario guadagna ottocento euro al mese, se le guadagna, e domani sera scende per strada a fare la befana ai propri bambini. Voi direte: ma dove sta la differenza?

Infatti non c'è, c'è solo una piccola postilla se permettete, i cortinari compreranno mini ferrari o mini jaguar ai loro figli per il 6 gennario, mentre i sanitanesi mini bambole e mini giocattoli, come dire che, i cortinari, non baderanno a spese, mentre i sanitanesi faranno la cresta. Cosa c’è di male direte voi a fare la cresta? Ma niente dico io, la differenza è così piccola, ma così piccola che nessuno mai se ne accorgerà.

Direte voi ancora: finalmente li hanno beccati... li hanno beccati? Ma se erano anni che viaggiavano in business class e nessuno li aveva mai denunciati. Il prestanome in Italia è solo una filastrocca per fare addormentare i bambini, l'elusione fiscale una burla carnevalesca, la dichiarazione dei redditi una diceria metropolitana e la truffa un modo per far capire alla Befana che non è aria. [+blogger]  

parcheggio e caduta abusiva

Ieri a Santa Maria la Nova Aniello Silente operaio di 24 anni è caduto da un impalcatura. Impalcatura forse abusiva, contratto forse abusivo, lavoro forse abusivo, caduta forse abusiva, parcheggio forse abusivo… Parcheggio? Sì, il ragazzo è all’ospedale Loreto con la prognosi riservata ma forse ha scampato il pericolo della morte. Come mai? Grazie all’abusivismo.

Grazie all’abusivismo? Si, hai capito bene, grazie all’abusivismo. Il corpo del povero Aniello è andato a finire sulla carcassa di un'auto parcheggiata abusivamente che ha attenuato il colpo e forse gli ha salvato la vita. Ha diverse fratture ma sembra se la cavi, non è sciolta ancora la prognosi ma noi tutti lo speriamo bene. Per fortuna anche chi lavora ha il suo angelo abusivo. [+blogger]

merce di scambio

Per cortesia, per cortesia, posso essere almeno considerato merce di scambio?

Oggi ero nel centro polifunzionale di via Nuova Poggioreale. Mentre camminavo ho sentito diversi giovani che discutevano del fatto che da tre mesi non prendevano lo stipendio, incerti di cosa dovevano o non dovevano fare, alla fina hanno deciso di risalire e lavorare ancora gratis. Con loro c’era una mia ex collega che ascoltava le storie un po’ perplessa. Ad un certo punto uno di loro le ha rivolto la parola dicendole: “beata te che ti pagano ogni mese”.

Premetto che questa ragazza “fortunata” lavora da diversi anni con un contratto a progetto. Se pur le è rinnovato non è mai previsto però l’aumento. Come per legge non percepisce le ferie, né le malattie, né gli straordinari, ma in compenso deve lavorare otto ore al giorno (senza doverlo spifferare però), etichettata come una fortunata, è ricattata con la più infima delle schifezze: “o lavori in questo modo o vai via, tanto c’è chi sta peggio di te, lo vedi?”.

No, mi dispiace, lei non è neanche più considerato merce di scambio. [+blogger]