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amianto sbrciolato

ATTENZIONE 

Amianto sbriciolato (pericolosissimo), alla via s. m. Antesaecula 126 altezza via Arena alla Sanità di fronte alla pizzeria Concettina ai Tre Santi. L'amianto è coperto in modo insufficiente da un telone e da una busta vicino sede di Celanapoli.  





 






filo pericoloso

Filo pericoloso, quasi altezza uomo, 
in piazzetta san Severo a Capodimonte. 
Sembra filo cavo elettrico alta tensione. Chiediamo intervento immediato delle autorità competenti.    






preservare


strisce reattive: dove si buttano?

Sono anni che ci battiamo per una raccolta differenziata porta a porta, ma sembra che qui le cose non vadano per il verso giusto. Le vie e i vicoli sono stretti, e con questo?, al massimo un grassone della NU con forme rotonde in latitudine e longitudine resta nel camioncino mentre i suoi aiutanti, messi  di proposito più snelli e longilinei, scaricano e caricano pacificamente. Ma la questione di quest’articolo è un’altra. Insistere tanto sullo smaltimento e recupero dei rifiuti è un bene, ma che succede quando in un piano nazionale sanitario non è previsto lo smaltimento dei rifiuti tossici? Si, si, mi sono espresso bene, mi riferisco proprio ai rifiuti tossici.

Le persone affette da diabete sono in Italia circa 5 milioni. Queste persone hanno diritto, attraverso una prescrizione medica, di strisce reattive, aghi, siringhe ecc, ecc. Ma dove vanno a finire questi rifiuti? Quando un individuo si punge un dito con un ago, il sangue che fuoriesce lo si poggia sulla striscetta appositamente inserita in un misuratore che, scongiurando il peggio, il tutto dopo va a finire nella spazzatura. Rifiuti tossici nella indifferenziata, o peggio in altri posti. Questo perché non è previsto lo smaltimento delle strisce reattive, degli aghi, delle insuline, se non a carico del diabetico.

Ad esempio, un pensionato ammalato di diabete mellito deve, a sue spese, mettersi in contatto con una multinazionale e chiedere come fare per non disperdere nell’ambiente le strisce reattive. Dopo un colloquio se interessate e se frutta, un contratto stabilito annualmente, il bel e buon pensionato ripone i suoi aghi e le sue strisce insanguinate in un recipiente aspettando che un fattorino passa a ritirarle. In effetti la dicitura ci ricorda che: “Tutti i prodotti che entrano in contatto con il sangue umano devono essere trattati come oggetti potenzialmente in grado di trasmettere malattie infettive”.

Il discorso sempre piuttosto grave e se facciamo un po’ i conti ci accorgiamo che: cinquemilioni di diabetici tutti i giorni misurano la glicemia, e spesso anche più volte in un giorno; ma prendiamo per buona una sola puntura serale; 30 strisce reattive al mese con i relativi 30 aghi fanno 60, che moltiplicate per 5milioni, fanno 300.000.000: trecentomilioni di strisce e aghi, ossia rifiuti tossici buttati in modo indiscriminato nella spazzatura, questo alla faccia di tutte le raccolte differenziate, dello smaltimento, del compost, della sensibilizzazione e dell’ecosostenibile*. [+blogger]

*L’articolo pecca di imperfezioni e dati statistici, la pubblicazione nasce dalla sensibilità nei confronti della raccolta differenziata porta a porta e dell’attenzione verso l’ambiente che risente di tutta una serie di problemi mai risolti o risolti in parte. Anche quest’ultimo delle strisce reattive è una questione che se confermata sarebbe piuttosto grave per la salute pubblica. 

raccolta rifiuti alla penninata

Il Comitato Penninata, riunitosi in data odierna per discutere della raccolta rifiuti sulla scalinata, alla presenza di numerose famiglie e dell’Assessore all’Ambiente e ai Rifiuti della Terza Municipalità, dopo approfondita discussione, Giudica positivamente l’esperienza pilota che si è protratta per molti mesi di raccolta differenziata porta a porta.

Grazie alla fattiva collaborazione tra cittadini ed istituzioni, per la prima volta a Napoli su una scalinata è stato raggiunto il risultato di un’alta percentuale di raccolta differenziata. Denuncia l’avvenuta interruzione, da parte di Asia non solo del servizio di raccolta della differenziata, ma anche della indifferenziata, con grave disagio dei cittadini ed elevato rischio sanitario ed ambientale.

 Rivendica il diritto dei cittadini contribuenti ad usufruire della raccolta dei rifiuti, e ritiene che si possono individuare soluzioni tecniche che consentano di effettuare detta raccolta in condizioni di sicurezza, come richiesto dai lavoratori dell’Asia. Prende atto dell’ impegno assunto dall’ Assessore all’Ambiente di convocare un incontro urgente con i rappresentanti della Municipalità, dell’Asia e del Comitato Penninata per il ripristino del servizio.

 Predisporrà, se si protrae l’attuale situazione, un esposto alla Municipalità, al Comune, all’ASL ed alla Procura della Repubblica per denunciare l’interruzione di un pubblico servizio regolarmente pagato dai contribuenti, che può essere svolto in sicurezza e a costi sostenibili. Mozione approvata all’unanimità. Napoli 26 Ottobre 2012 [comitato penninata – rete sanità]

invasione di scarafaggi

ATTENZIONE: Non buttiamo l’immondizia in modo indiscriminato, differenziamola, separiamola. Meglio farsi un po’ di strada a piedi che far ammalare i nostri figli di tifo o epatite. L’articolo di cui sotto, pubblicato oggi, parla chiaro: una invasione di scarafaggi ha "invaso" Napoli. E’ opportuno che le buste dell’indifferenziata non sostino molto tempo nei cassonetti, ecco perché bisogna buttare la spazzatura dopo le ore 20. [+blogger]


NAPOLI - Spuntano dalle fogne con il caldo dell'estate. Sono lunghe anche un dito, sono resistenti ai disinfettanti e soprattutto ''portano con loro malattie gravi come tifo ed epatite 'A''', avvertono gli esperti. Sono le blatte rosse che in questi giorni stanno invadendo i quartieri di Napoli. I centralini del centro disinfestazioni dell'Asl sono bollenti per le tante segnalazioni che arrivano. E dire che, secondo quanto spiega la docente di Igiene dell'Universita' Federico II, Maria Triassi, basterebbe davvero poco a far sparire questi odiosi animali dalle strade della citta'. ''Provare ad eliminarle in questo periodo dell'anno e' quasi impossibile - dice la Triassi - . Il problema si risolve con una corretta manutenzione dei tombini tutto l'anno e soprattutto distruggendo le uova che vengono deposte a settembre. Cosa che al momento non si fa''.

La blatta rossa ha colto impreparati un po' tutti. Si tratta, infatti, di una novita' importata da circa 4 o 5 anni con i traghetti che provengono dalle Eolie e che, per selezione naturale, ha soppiantato i vecchi e piu' fragili scarafaggi napoletani. Ed e' proprio nella zona del porto che hanno cominciato la loro proliferazione mentre solo negli ultimi tempi, attraverso la rete fognaria, sono arrivate anche nelle zone collinari. Il fatto che vivono, si cibano e proliferano nelle fogne le rende pericolose, aumenta, infatti, il rischio di infezioni e malattie, cosiddette orofecali, anche con conseguenze gravi. Intanto le soluzioni fai da te all'invasione di blatte dilagano in citta', dalle ampie spruzzate di disinfettante al nastro adesivo e ai cartoni per tappare i tombini.

''Le accortezze da adottare - dice la Triassi - sono invece semplicemente due: ora, per tamponare il problema, bisogna procedere con le disinfestazioni. Poi bisogna mantenere pulite le strade dai rifiuti, spazzare e fare frequenti lavaggi, e scongiurare assolutamente una nuova emergenza che in questo momento sarebbe tragica. E, infine, bisogna liberare le grate dei tombini perche' e' la mancanza di ossigeno nelle fogne che fa uscire all'esterno questi animali. A settembre, poi, bisogna procedere con una disinfestazione massiccia e a tappeto in modo da eliminare le uova di questi animali che depositano sul fondo dei tombini''. [Ansa.it]


l'ascensore impazzita

Non è il titolo di un film di Dario Argento, l’ascensore del ponte della Sanità è realmente impazzita. Sale e scende solo quando lo dice lei e decide di andare in ferie anche se non le è permesso. Succede che ogni  mese, circa, l’ascensore si guasta, la gente che arriva e la trova chiusa impreca e i politici locali (4 soldi in tutto) s’attribuiscono le lodi solo quando essa riprende la “corsa”. Ma quando si ferma nessuno sa perché, di chi è la colpa, e se colpa non c’è, perché non s’aggiusta subito?

Niente da fare, l’ultima volta sentito un tecnico, il guasto era cosa di una settimana al massimo, ma ci impiegarono 4 mesi per aggiustarla; adesso invece è solo guasta, così come si legge sul cartello che hanno infisso sulla porta dell’entrata, sotto e sopra il ponte della Sanità. Cosa vuoi fare, se il regista di cui sopra ha intenzione di girare realmente un film siamo pronti a raccontargli tutti i retroscena, le “macagne”, l’insensatezza, che fa da padrona, così come la stupidità che rende realistica ogni affermazione senza cognizione di causa.[+blogger]        

è morto san gennaro

Il super commissario Scoppa ha cacciato Mario Iervolino direttore dell’Ospedale  san Gennaro. Nientedimeno  si è permesso di mandare una nota, alla direzione generale dell’ASL, in cui elenca tutte le problematiche inerenti alla struttura: il trasferimento degli operatori, l’accorpamento dei reparti, la non sostituzione degli operatori che vanno in pensione, gli ascensori che non funzionano, la chiusura dei reparti, un pronto soccorso inesistente, una fornitura per la rianimazione mai messa in opera

Eh sì, è giusto, quando uno protesta per carenze e inefficienza non ha poi molto da obbiettare quando viene rimosso. Il super commissario quanto è costato al mese? E cosa è stato fatto realmente? Sono stati chiusi moltissimi pronto soccorsi con la differenza che i pochi rimasti a Napoli scoppiano e sbagliano anche le diagnosi. Non è colpa loro naturalmente se ogni 5 secondi arriva un malato. Però noi stiamo pagando una persona che deve gestire l’emergenza. Per contro quest’ultimo ha aumentato la mole di lavoro di chi già affoga nel disastro e viceversa invece, come il CTO di Napoli che tra medici, infermieri e inservienti se la sbattono e se la ridono alla faccia dei colleghi del Cardarelli.

Anche il Loreto Mare non se la cava molto bene e il cosiddetto Ospedale del Mare vedrà la luce forse nell’aldilà. Giochi della vita e della morte, il destino non possiamo prevederlo, se una cade e abortisce non è colpa di nessuno. San Gennaro protettore questa volta non ha squagliato il sangue! [+blogger]   

roma bene

Le lacrime di una ministra sono servite a far pagare ai pensionati e alla povera gente i debiti dei politici che tra voli statali, puttani e puttane di turno, soldi illeciti, privilegi e casta, hanno sbancato l’Italia. La situazione lavorativa è drammatica e sgomenta l’inverosimile, e se oggi sempre la stessa ministra afferma che “chi licenzia lo fa comunque”, domani non ci sarà neanche più il problema di chiederselo.    

Vent’anni e più di partiti allo sbando, il PD è vergognoso, il PDL da brivido, l’insostenibilità delle persone che vivono con 500euro al mese, con uno scarto di 6.999.999.500 se confrontato con il reddito della Severino. Certo quest’ultima ha detto che guadagnare soldi non è peccato, come dire che la “Proprietà non è più un furto”. Nevrosi del danaro figlio, marito, amante, amato, moglie e sacerdote.

“Negli Stati Uniti il problema del licenziamento non si pone proprio”: si ricordano solo quello che vogliono e non parlano mai del conflitto d’Interesse che se paragonato con gli Usa a confronto L’Italia è uno stato totalitario. Tutti annegati (i signorotti s'intende), sperando che sullo yacht non resti solo il cane a scodinzolare come nella “Roma Bene” di Carlo Lizzani. [+blogger]         

democrazia referendaria

Basta leggere questa parte della delibera dell'Authority per capire il senso fuorviante e fazioso rispetto all'esito referendario (referendum acqua pubblica 2011) riferito alla tariffa. [Saluti, Salvatore Carnevale]

(art. della delibera) predisporre il metodo tariffario per la determinazione, con riguardo a ciascuna delle quote in cui tale corrispettivo si articola, della tariffa de servizio idrico integrato, sulla base della valutazione dei costi e dei benefici dell'utilizzo delle risorse idriche e tenendo conto, in conformità ai principi sanciti dalla normativa comunitaria, sia del costo finanziario della fornitura del servizio che dei relativi costi ambientali e delle risorse, affinché siano pienamente attuati il principio del recupero dei costi ed il principio "chi inquina paga”.

E' una delibera ridicola. Come immaginavo SI PRENDE TEMPO!!! [Antonio]

Mail
Il giorno 05 marzo 2012 23:24, Robert von Hackwitz ha scritto: Care tutte e cari tutti, scusandomi se qualcuno avesse già segnalato la cosa e mi fosse sfuggita, segnalo che sul sito dell'Authority per l'Energia Elettrica e il Gas (e ora anche Acqua...) è stata pubblicata oggi la prima delibera in merito, nella quale è citata la lettera di Clini e la necessità di modulare la tariffa tenendo conto dell'abolizione dell'adeguata remunerazione del capitale investito. La delibera è disponibile qui: http://www.autorita.energia.it/allegati/docs/12/074-12.pdf

Resoconto di come le Istituzioni sfottono i cittadini e la democrazia! [+blogger] 

immotivata chiusura dell'ascensore

Da diversi giorni l’ascensore dalla via sanità è chiusa al pubblico per motivi reconditi, nessuno conosce il perché, tanto è vero che la III Municipalità ha affisso manifestini per tutto il quartiere chiedendo spiegazioni a riguardo, anche se per adesso, pare, non sono arrivate notizie utili.

Alla chiusura della suddetta per motivi straordinari è prevista una navetta ANM, ogni 10minuti circa e senza sosta obbligatoria, che dalla via Sanità alla via santa Teresa e viceversa, accompagna gratuitamente le persone che fanno uso quotidiano dell’ascensore.

Questo grave disagio, senza avvertimento né preavviso, è inspiegabile e fuorilegge. Ricordando che sono centinaia le persone anziane che si recano all’Asl di Corso Amedeo di Savoia e all’unica posta del rione che è autorizzata a spedir e pacchi, raccomandate, ed è aperta fino alle ore 18. [+blogger]      

intervenire subito

“Il palazzo al civico numero 2 di Vicoletto san Gennaro dei Poveri è pericolosissimo, alcune famiglie hanno già abbandonato lo stabile altre invece non sanno cosa fare e dove andare.” Così una donna che abita di fronte al palazzo pericolante esprime la sua preoccupazione. Sembra che il pavimento al secondo piano è in parte sprofondato e lo stabile ha lesioni intere preoccupanti.

Sempre da persone che abitano nei pressi, sono venuti sia i pompieri sia alcuni esperti e hanno ordinato lo sgombero immediato. Ci chiediamo: perché alcune famiglie non vanno via? E se lo stabile è realmente così pericoloso come mai non è stato messo un avviso, non sono state messe apposite impalcature per evitare un disastro maggiore?

Se è così, e bisogna verificare la veridicità di tali affermazioni (sembra che per aggiustare le fondamenta ci vogliono circa 300 mila euro), e se la situazione è realmente preoccupante, la pericolosità del palazzo mette a repentaglio non solo la vita di chi ci abita ancora ma anche dei passanti e tutti gli altri stabili nelle vicinanze.

Speriamo che si faccia subito qualcosa. Non aspettiamo che succede una catastrofe, gridando poi allo scandalo. Se la situazione è realmente così grave c‘è bisogno di avvisare subito la popolazione, mettere al sicuro la gente, circoscrivere l’area. [+blogger]