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lo striscione

Non vogliamo difendere la violenza, ma perché quando i cittadini occupano pacificamente il cimitero delle fontanelle e lo riaprono gratis al pubblico nessun giornale degna una nota, e invece quando appaiono striscioni la stampa si scatena contro gli abitanti del rione? Informare, cosa vuol dire veramente? Raccontiamo la verità o quello che vendono gli inserzionisti?

rio+20 curare il pianeta ferito

Come comboniani abbiamo oggi concluso il nostro Forum. Coscienti del flop dell’Onu nel vertice di Rio+20 e dell’incapacità e non volontà dei governi di rispondere alla crisi ecologica, perché prigionieri dei potentati economico-finanziari, in sintonia con la Cupula dos Povos, noi comboniani ci siamo rimboccati le maniche per dare il nostro contributo alla sfida della crisi socio-ambientale. La situazione del pianeta è drammatica. Il Trattato di Kyoto scade quest’anno. Non si prevedono altri incontri prima del 2015. Non ci sono più né regole né leggi che tengono. “Questo nostro sistema produttivo sta pompando, in un anno, due volte la quantità di gas serra che può essere assorbita dalle foreste e dagli oceani”, afferma l’esperto Jorgen Randers nel suo studio in preparazione di Rio+20.

Gli scienziati temono ormai che il pianeta potrebbe arrivare alla fine del secolo con 3-4° in più. Sarà una tragedia immensa, soprattutto per i poveri. Saranno loro che pagheranno di più il disastro ambientale. Dobbiamo sottolineare con molta forza questo “razzismo ambientale” che diventa sempre più evidente. E questo riscaldamento del pianeta sta avvenendo ad una velocità tale da innescare un processo irreversibile del clima con conseguenze gravissime per l’umanità. Noi comboniani, davanti a questa situazione, proprio perché crediamo nel Dio della Vita (San Paolo direbbe che non può far altro che dare vita!) che ci ha donato questo pianeta e la vita in tutta la sua biodiversità e ci ha inviato Gesù perché abbiamo vita e l’abbiamo in abbondanza, come dice il Vangelo di Giovanni, noi ci sentiamo obbligati ad impegnarci in difesa di tutta la vita su questo pianeta.

Noi missionari, che abbiamo sempre fatto nostro il grido dei poveri, ora facciamo nostro il grido della terra proprio perché i poveri sono le prime vittime del degrado ambientale. “Se la Terra è davvero il sacramento della presenza divina e il luogo della divina compassione, e portatrice di una promessa divina - afferma la teologa cattolica Elisabeth Johnson – allora l’attuale distruzione attraverso l’ecocidio, il biocidio e il geocidio è una grave e peccaminosa dissacrazione. Nel tradizione della profezia biblica e dello spirito di Gesù, la risposta del popolo della fede deve essere profetica, curando un mondo naturale ferito, anche se questo va contro enormi interessi economici e politici”.

E’ questo lo spirito che ha animato l’appello finale del Forum comboniano - Riconciliarsi con il Creato – dove vengono ripresi alcuni di questi temi. Come famiglia comboniana, in particolare, ci impegniamo nella coscientizzazione, nella formazione delle nostre comunità cristiane su questi temi. Legando così fede e vita. Ma ci siamo ripromessi di fare questo anche con le altre comunità di fede, con le organizzazioni popolari e la cittadinanza attiva. Il Forum comboniano s’impegna a portare avanti con forza, aggregandosi a tutte le altre forte attive, la campagna contro il land grabbing (accaparramento delle terre), una forma di ladrocinio da parte dei potentati finanziari, i cui è vittima specialmente l’Africa. Ed è in preparazione anche una maggiore coscientizzazione sul problema dell’acqua, che sarà il vero nodo del futuro, in vista di un’ulteriore campagna.

E’ con questo spirito che ci siamo dati appuntamento a Tunisi per il Forum sociale mondiale del marzo 2013. Nel caloroso abbraccio finale, durante l’Eucarestia, noi comboniani ci siamo vicendevolmente incoraggiati a continuare a resistere nonostante le difficoltà e la sfida planetaria che ci attende. Arrivederci a Tunisi. [alex zanotelli]

illeciti amministrativi

La presidentessa della III Municipalità indagata per illeciti amministrativi. Non ho capito, ma per caso è un avviso di garanzia? E non ho neanche capito cosa significa: “presunti illeciti amministrativi”. Presunti vuol dire che non si sa se sono veri, ma allora perché già alcune testate giornalistiche nazionali e blog riportano la notizia come se fosse vera? Leggo da periferiamonews.it che tutti i consiglieri si sono schierati dalla parte della Di Sarno, tranne uno, il sig Fabio Nacarlo.

La mia impressione dopo averci discusso: non mi è sembrata una persona disonesta (premetto che non la conosco affatto e che se ho paralato con lei 15 minuti è già tanto). Mi ha spaventato però il fatto che si occupasse troppo del rione sanità, che passasse troppo tempo a discutere con le associazioni, la gente, i volontari ecc ecc. E sì, perché da anni noi semplici internati del rione non abbiamo un dialogo con le Istituzioni, e questa nuova presa di posizione mi è sembrata molto ma molto strana.

Al dì la dei luoghi comuni, tutti possiamo fare del male a volte anche inconsapevolmente, i giornali e i mass media ne fanno molto, così come le notizie, le dicerie, le statistiche. Aspetto con fiducia, anche se so che fare politica di questi tempi è dura e che il primo a non capirci un cazzo è proprio il rappresentante votato a maggioranza. Oramai viviamo nelle “istituzioni totali”, nei manicomi criminali, nelle periferie “sub culturali”, dire cosa è giusto e cosa è sbagliato mi sembra una eresia.

Concludo l’articolo prendendo in prestito alcune frasi ultime di Monsieur Verdoux: “…e quante donne innocenti e bambini sono stati uccisi senza pietà, e magari in modo più scientifico; come sterminatore sono un misero dilettante a confronto. …un omicidio è delinquenza, un milione è eroina, il numero legalizza mio caro amico”. [+blogger]   

NB Tolgo il posto video che avevo messo questa mattina per dare spazio a quest’articolo, lo rimetto domani per solidarizzare con i no tav.                    

giovedì 17 novembre

Con il provvedimento varato nel nuovo piano sanitario della Regione Campania il pronto soccorso dell'ospedale San Gennaro chiuderà il prossimo 30 novembre, limitando di un riferimento certo di primo soccorso oltre 100mila persone.

Il provvedimento prevede l’accorpamento del San Gennaro e dell’Ascalesi al futuro ospedale del Mare, situato all’interno della zona rossa a rischio sismico e vulcanologico del Vesuvio e che per ora resta ancora sulla carta, perché sotto inchiesta della magistratura per truffa ai danni dell’Asl Napoli1.

Inoltre dopo la chiusura del pronto soccorso dell’Ospedale Incurabili e del Cto, l’ unico pronto soccorso rimasto in zona è quello dell’ospedale Cardarelli che già soffre di sovraffollamento.

Con la chiusura del pronto soccorso dell'ospedale San Gennaro si elimina uno dei pochi servizi esistenti all'interno del quartiere Sanità', un quartiere che già' soffre di una profonda mancanza di servizi\diritti primari.

Proprio per questo la cittadinanza attiva del quartiere dopo avere bloccato il corso Amedeo di Savoia e dopo aver occupato simbolicamente la direzione sanitaria dell'ospedale San Gennaro...lancia come prossima tappa della battaglia contro la chiusura del pronto soccorso un corteo cittadino.

GIOVEDI' 17 NOVEMBRE ORE 18 - CORTEO ore 17,30 PARTENZA DAVANTI L'OSPEDALE SAN GENNARO [
comitato beni comuni cittadini della sanità]