Bisogna partecipare. L’unione fa
la forza: una massima che mette paura a tutti, mafiosi, politici, capi di stato
e di governo, generali delle forze armate, terroristi, criminali. Costruire un
“mosaico di pace” per mettere fine all’ipocrisia. Qualcuno dice: la solita lamentela, le solite frasi, la
solita ideologia, ma poi in realtà non si fa mai nulla perché il mondo non può
mai unirsi in una lotta comune. Ed è proprio così che si stemperano i
regimi di pace; ed è proprio così che di fronte alle iniziative partecipate è
pronto un distruttore di turno oppure un mass media intrallazzatore. Nel
momento culminante ti abbandonano lasciando terreno fertile ai malfattori e ai
corrotti.
Ma cos’è questa ideologia tanto
screditata nei fatti? Essa è la vita!, quella che ti fa vedere la luce e il
mare, che ti fa mangiare e avere un posto dove dormire. Essa è il cibo,
l’acqua, l’aria, la terra, il silenzio, il rumore. Nessuno piò sottrarsi perché
tutti sono nati su questo pianeta. Ma la sopraffazione crea equilibri
incostanti, l’egoismo è la parte mancante dell’uomo che vive e si sente solo.
La solitudine è creata dal benessere che sprigiona altro benessere incostante e
con essa altra spartizione iniqua.
Filosofia spicciola? L’uomo vive una sola vota ed è per questo che vuole farlo bene succhiando ogni briciola di felicità. Ma qualcosa è possibile, e per un pessimista, quest’affermazione è un miracolo. I cori da stadio non mi piacciono e fanno tacere volontariamente chi può fare qualcosa. La forza di chi dice le cose in modo semplice avendo il coraggio di battersi è una benedizione. Ma non esistono solo i diritti, anche il dovere e senso di responsabilità deve emergere dalla protesta. Dopo l’isolamento, l’abbandono. Oggi le mamme hanno protestato, hanno parlato, hanno proposto. Domani racconteremo.