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napoli guatemala



il campo continua

La prima settimana di luglio si è svolto il campo estivo alla Sanità "Guardiamo il quartiere con altri occhi", organizzato in collaborazione tra "Crescere Insieme" e la Ludoteca di Piazza Miracoli, presso la sede dell'ex Educandato femminile. Il campo è stato organizzato tra mille difficoltà a distanza di due anni dal precedente, nel 2010, ed ha visto la partecipazione di un numero variabile di ragazzi tra i cinque e i dodici anni.

Lo spirito del campo, come indica il nome, era appunto quello di aiutare i ragazzi a riscoprire il quartiere, i luoghi caratteristici, le antiche botteghe artigiane, ma soprattutto fare gruppo. la mattina ci si ritrovava presso "Crescere Insieme", con momenti di animazione e canti, poi si usciva per le visite della giornata. Si andava poi in ludoteca dove si pranzava e poi si facevano i vari laboratori.

Sabato abbiamo concluso con una sfilata per il quartiere con i pupazzoni, i cartelloni su cui ognuno aveva scritto quello che gli piace del quartiere, scandendo slogan inventati al momento, e con il solito dragone. La giornata si è conclusa in piazza Sanità, con la testimonianza dei quattro ragazzi più grandi e con la messa celebrata da Padre Alex Zanotelli. [vincenzo minei

con un operaio

Stamattina mentre montavano i nuovi infissi di casa, ho discusso con l’operaio specializzato che tra una stuccata e un’avvitata, mi ha spiegato la sua bellissima esistenza. Mi ha detto: “ho trent’otto anni, due figlie stupende e sono divorziato. Amo le mie due bambine di dieci e sette anni, con loro sono un po’ all’antica, non cammino mai per casa con gli slip e se faccio la doccia mi preoccupo bene di chiudere la porta a chiavi”.

Con orgoglio mi ha raccontato della sua “giovinezza”: “a vent’anni ho avuto un sacco di ragazze, avevo un fisico invidiabile perché facevo palestra, poi sono partito e per lavoro ho girato tutta l’Italia. Io non ho nulla da rimpiangere, ho sempre guadagnato e speso ma con moderazione, senza mai sprecare i soldi. Adesso sono felice, quello che ho mi basta”.

Gli ho chiesto qual era il suo mestiere originario, mi ha risposto l’imbianchino. “Ho lavorato con diverse ditte al Nord poi ho deciso di trasferirmi di nuovo a Napoli e adesso (sempre con orgoglio scandendo bene le parole) lavoro in proprio”. Quando riesci a guadagnare in un mese? Mi ha detto che quando c’è lavoro anche 2000 euro ma se c’è crisi a malapena 1000. …ed è felice!

Ecco cosa fa dire ad un’operaio/artigiano sono ricco, sono felice, sono anche un po’ borghese. “Vedo la Pay Tv, mi piace il calcio, sono tifosissimo del Napoli. Gli ho chiesto ancora: ma qui sei tu il capo che guida i lavori?, “no, adesso questo lavoro lo faccio alle dipendenze, sto aiutando a mettere gli infissi, poi il mio lavoro successivo e quello di stuccare tutto”.

Lavoro dipendente; media mensile 1300 euro al mese; girare l’Italia; due figlie; un divorzio; partita di calcio; poco spreco; felicità! [+blogger]