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carte comunali 2016

Per le strade del quartiere milioni di volantini azzurri e arancioni. Migliaia di manifesti elettorali stampati sui muri e sui palazzi storici, staccati per metà e riattaccati dall’ultimo arrivato. La carta mi inviata a votare e ad esprimere la mia preferenza nella totale autonomia. Facce pulite e slogan. Cambiamento: è la parola più usata e scritta nei programmi politici. Undicimila candidati, un esercito di persone che hanno voglia di innovare la città. E’ così che Napoli è cambiata, è così che Napoli è diventata politica. La tv, nella sua pluralità, fa parlare tutti e tutti dicono le stesse cose. Credo che la politica sia finalmente diventata matura, così come nei germi della democrazia che rispetta le opinioni e le diversità. I cittadini sentono il bisogno di parlare, di difendere i colori di un partito, difendono le loro idee e l’ideale che li caratterizza. Siamo nel tempo in cui la politica fa le parole. Qualcuno ha ipotizzato che la mancanza di lavoro induce a scegliere la via della politica. La via politica è la voglia di riscatto sociale!, altro termine ricorrente nelle proposte dei candidati. Milioni e milioni di euro buttati in carta stacci. Ma la carta deve aiutarmi a pensare, a scegliere, a votare.

Ecco, finalmente, tutti per uno e uno per la politica. Distinguo il buono dal ciarlatano, anche se la carta finisce poi per farmi irritare. Devo decidere prima che arrivino le ore 23 di domenica 6 giugno. Credo che possa aiutarmi il colore degli occhi di un candidato oppure la sua cravatta, o la postura che, in verità, comunica sempre qualcosa. Ci sono i simboli, i partiti, gli schieramenti, le alleanze, così come c’è la speranza in un voto. Una lotta che non può mancare, i diritti civili che non devono regredire. Napoli, Roma ecc, hanno bisogno di un sindaco capace e rapace, hanno bisogno di un consiglio comunale forte e indottrinato, hanno bisogno di municipalità determinate e qualunquiste.    


Non c’è nessun paragone che si possa fare con il passato per descrivere questo determinato intervallo storico. Il film “Gli onorevoli” di Sergio Corbucci è lontano migliaia di chilometri. Un po’ di più s’avvicina “Signore e signore, buonanotte”, con l’episodio diretto da Nanni Loy. Ma quello che sta succedendo non ha precedenti, i microrganismi di una rivoluzione si stanno riempendo di significati, le scelte unitarie e la compattezza sta formando un nuovo modo di comprendere e di spiegare. Oggi siamo nell’era digigrafica dove le parole possono essere scritte, cancellate, riscritte e ricancellate di nuovo. Siamo nell’era dell’eroe che ha voglia di salvare il mondo, dove tutti possono giocare un ruolo senza distinzione, basta ricompattarsi, livellarsi, immergersi in un brodo di sapere che ha come suo cardine la parola cambiamento. [+blogger]

comunicato rete rione sanità

Si comunica che per le prossime elezioni Comunali né la Rete del rione Sanità né padre Alex Zanotelli, come solito fare durante le campagne elettorali, indicano preferenze o sollecitano un determinato candidato in favore di un altro. La Rete del Rione Sanità non intende esprimere simpatie per un singolo candidato in quanto, l’insieme di cittadini e associazioni e commercianti che vi fanno parte, sono la semplice espressione una volontà che intende collaborare con tutti senza distinzione né prerogative. [rete rione sanità] 

revoca a vico tronari

L’accordo con più “forze”, e con più rappresentati che si uniscono per uno scopo comune, è sempre il migliore. A vico Tronari i volontari, i cittadini, qualche consigliere della Municipalità e qualche assessore del Comune di Napoli hanno mediato affinché le otto famiglie non venissero sfrattate. Come dicevo nell’articolo precedente, le circa 50 persone che abitano sono riuscite a trovare un accordo e a parlare con il proprietario delle stabile. Presto, si spera, arriverà il consenso e con esso i contratti d’affitto. Per ora ci consola sapere che, pacificamente, le situazioni gravi possono essere ristabilite attraverso il buon senso. E che il buon senso prevali su tutte quelle persone che hanno potere decisionale. [+blogger].  

filo pericoloso

Filo pericoloso, quasi altezza uomo, 
in piazzetta san Severo a Capodimonte. 
Sembra filo cavo elettrico alta tensione. Chiediamo intervento immediato delle autorità competenti.    






et



domani al parco san gennaro



il nostro "programma"

1) Dichiariamo illegale, per chi non l’ha scelta liberamente, la povertà.

2) Nel rione si circola male: a piedi, in auto, in scooter. Un piano ben strutturato per circolare meglio, per fare in modo che anche i disabili possano uscire dalle loro case senza rischiare.

3) Un asilo nido per le mamme giovani e meno giovani, in particolare per le donne lavoratrici del rione.

4) Una scuola d’italiano per stranieri che li aiuti nel conseguimento di un diploma e faciliti l’ottenimento del permesso di soggiorno per chi ne necessiti.

5) Un punto d’incontro “Tutto Gratis” dove gli abitanti del rione possano “barattare” beni materiali e non.  

6) Un Last Minute Market per aiutare i senza fissa dimora e i più poveri.

7) Maggiore presenza di contenitori per la raccolta differenziata, coscientemente autogestita e controllata dai cittadini del quartiere, che dovranno vigilare sullo sversamento illegale dei rifiuti, in particolare di quelli ingombranti.

8) Più aree verdi nel quartiere e aiuole a Piazza Sanità e alla via Vergini, alla cui manutenzione vigileranno gli stessi abitanti.

9) Controllo del funzionamento dell’ascensore della Sanità, e funzionamento di un servizio navetta sostitutivo nei periodi di blocco o manutenzione della stessa.

10) Un piano di turismo responsabile che preveda l’accoglienza nelle case dei cittadini del rione, un rapporto di convivenza e reciproco scambio di conoscenza.

11) Riapertura della Salita Scudillo.

12) Potenziamento delle attività culturali: teatro, cinema, pupi e burattini, spettacoli di strada, artisti, ecc.

13) Manutenzione e controllo costante dell’Ossario delle Fontanelle.  

14) Manutenzione e controllo costante del Parco San Gennaro.

15) Riapertura del pronto soccorso dell’Ospedale San Gennaro

16) Collaborazione e solidarietà con il Centro UOSM.

17) Riequilibrare il rapporto tra gli uomini e la terra con la nascita di piccoli orti pubblici, come quello di via del serbatoio allo Scudillo.

18) Collaborazione costante con la Rete Sanità e con l'Educandato di piazza Miracoli.

19) Collaborazione costante con il Comitato Abitanti Materdei.

20) Microcredito.

21) Apertura Museo Totò alla via Vergini

22) Informazione via web, social network, web-tv, radio-web, wi-fi libera in tutto il quartiere. [+blogger]

Proposte del blog rione sanità nate dalle osservazioni, dai commenti, dalle iniziative, dalle discussioni, dai malesseri della gente del quartiere. 

"l'ascensore", di alfred hitchcock


Questa cosa senza ritegno e con pusillanimità, senza aver paura di essere licenziata, chiude le porte indiscriminatamente, creando panico e incertezza... credo che sia una razzista e che vada cacciata per vilipendio e offesa all'onore. Cittadini del quartiere sanità, SNOBBATELA! 


carnevale 2013


l'ascensore impazzita

Non è il titolo di un film di Dario Argento, l’ascensore del ponte della Sanità è realmente impazzita. Sale e scende solo quando lo dice lei e decide di andare in ferie anche se non le è permesso. Succede che ogni  mese, circa, l’ascensore si guasta, la gente che arriva e la trova chiusa impreca e i politici locali (4 soldi in tutto) s’attribuiscono le lodi solo quando essa riprende la “corsa”. Ma quando si ferma nessuno sa perché, di chi è la colpa, e se colpa non c’è, perché non s’aggiusta subito?

Niente da fare, l’ultima volta sentito un tecnico, il guasto era cosa di una settimana al massimo, ma ci impiegarono 4 mesi per aggiustarla; adesso invece è solo guasta, così come si legge sul cartello che hanno infisso sulla porta dell’entrata, sotto e sopra il ponte della Sanità. Cosa vuoi fare, se il regista di cui sopra ha intenzione di girare realmente un film siamo pronti a raccontargli tutti i retroscena, le “macagne”, l’insensatezza, che fa da padrona, così come la stupidità che rende realistica ogni affermazione senza cognizione di causa.[+blogger]        

intervenire subito

“Il palazzo al civico numero 2 di Vicoletto san Gennaro dei Poveri è pericolosissimo, alcune famiglie hanno già abbandonato lo stabile altre invece non sanno cosa fare e dove andare.” Così una donna che abita di fronte al palazzo pericolante esprime la sua preoccupazione. Sembra che il pavimento al secondo piano è in parte sprofondato e lo stabile ha lesioni intere preoccupanti.

Sempre da persone che abitano nei pressi, sono venuti sia i pompieri sia alcuni esperti e hanno ordinato lo sgombero immediato. Ci chiediamo: perché alcune famiglie non vanno via? E se lo stabile è realmente così pericoloso come mai non è stato messo un avviso, non sono state messe apposite impalcature per evitare un disastro maggiore?

Se è così, e bisogna verificare la veridicità di tali affermazioni (sembra che per aggiustare le fondamenta ci vogliono circa 300 mila euro), e se la situazione è realmente preoccupante, la pericolosità del palazzo mette a repentaglio non solo la vita di chi ci abita ancora ma anche dei passanti e tutti gli altri stabili nelle vicinanze.

Speriamo che si faccia subito qualcosa. Non aspettiamo che succede una catastrofe, gridando poi allo scandalo. Se la situazione è realmente così grave c‘è bisogno di avvisare subito la popolazione, mettere al sicuro la gente, circoscrivere l’area. [+blogger]


"agguato" popolare

Ieri sera 7/11/2011 ore 18 davanti all’Ospedale san Gennaro è stata fatta una assemblea popolare contro la chiusura del pronto soccorso che accoglie circa 100mila abitanti. Ricordiamo che in un anno solare nello stesso ospedale sono stati fatti 3000 interventi d’urgenza salvando la vita di moltissime persone. L’assemblea richiede la riqualificazione del pronto soccorso e dell’intero ospedale, ricordiamo che nella stessa struttura ci sono reparti altamente tecnologici (senza contare medici e paramedici), e altri che vanno rivalutati come la gastroenterologia, l’otorinolaringoiatria, la ginecologia, la cardiologia, l’ortopedia.

L’assemblea spontaneamente ha organizzato una corteo per il quartiere che sì è diretto su via s Teresa degli scalzi bloccando il traffico cittadino e fermandosi all’altezza dell’Asl. E’ stata ribadita la richiesta di un incontro urgente con i vertici della regione, dopo varie trattative è stato accordato un incontro alle ore 11 del giorno 9/11/2011 nella sede della regione Campania di via santa Lucia.

La delegazione è rappresentata dai componenti del comitato popolare, del consiglio della III Municipalità e dei rappresentati dell’Ospedale. Il comitato ribadisce altresì che continuerà con azioni non violente sul territorio. Alle ore 18 del giorno di cui sopra c’è un’altra assemblea sempre davanti all’ospedale san Gennaro per comunicare l’esito delle trattative. Intervenite tutti. [mauro migliazza]