Earthlings


dichiarazione di indipendenza

Questo stato di fatto ha dato origine a un malcontento le cui principali cause sono: la nascita di una borghesia nazionale corrotta, spietata e piena di disprezzo per i propri elettori; l’incremento della crisi economica, aggravata dalla cinica insensibilità di una parte dei governanti politici per gli effetti di tale crisi sulla popolazione; la politica degli investimenti di prestigio mascherata da slogan sul bene pubblico, ma in realtà destinata a trasferire i capitali di stato in conti privati degli uomini politici; la liquidazione o la messa a tacere delle istituzioni democratiche e giudiziarie; gli stravaganti, dispendiosi e inutili viaggi all’estero dei politici e delle loro famiglie a spese dello stato; i brogli elettorali; la crescita e l’emancipazione di una intellighenzia declassata; l’abbassamento degli stipendi e del livello di vita dei lavoratori; la mancanza di pianificazione economica; i parlamentari delusi ma corrotti; una stampa pavida e disorientata, dedita alla dialettica piuttosto che a un onesto e approfondito commento dei fatti e, infine, la disoccupazione crescente.

Ecco i bacilli che minano la salute degli stati… Quando un popolo di trova davanti ad un governo brutale, spietato e al tempo stesso incompetente, un governo sordo alle necessità della società e incapace di riforme, un governo che ha creato un sistema che esclude qualsiasi modifica legale dell’équipe al potere, ebbene questo popolo deve ricorrere all’unico modo possibile per liberarsi degli arroganti: il colpo di stato! [Citazione di Kapuscinski nel libro “La Prima Guerra del Football”. Dan Zaki, giurista, scriveva dello stato in cui si trovava la Nigeria nel 1966]

cimitero a pagamento

Sono circa due mesi che il cimitero delle fontanelle è stato riaperto dai cittadini con una occupazione pacifica. Finalmente l’ossario è aperto tutti i giorni e, cosa ancor più importante, è che le associazioni del rione gestiscono in modo gratuito le visite guidate.

A tale riguardo ricordiamo che:

l’associazione “La città invisibile” ha organizzato delle visite guidate anche al cimitero al costo di euro 15; una fantomatica produzione cinematografica ha utilizzato la location per girare un filmato a sfondo commerciale; Napolisotterrane ed altre indubbie associazioni stanno cercando di mettere le mani sulla gestione per farne una produzione economica.
Le numerosissime riunioni fatte dalla gente, e dopo la nascita di un comitato, sono stati indetti degli incontri per rivendicare che la gestione dell’ossario, mantenendo intatta la memoria storica, non deve essere fatta a scopi di lucro ma a scopi divulgativi. Esso è un luogo di culto non è un luogo commerciale.

Perciò riteniamo che queste speculazioni, fatte a scapito di chi ha lottato per la riapertura del cimitero delle fontanelle, siano di dominio pubblico. Questo vandalismo indiscriminato lascia disonori, rammarico e frustrazione. [mauro migliazza]

senza titolo


rainews24

Civili morti e di cui non si e' mai saputo nulla, un'unita' segreta incaricata di "uccidere o catturare" ogni talebano senza alcun processo, i droni Reaper telecomandati a distanza da una base del Nevada, la collaborazione tra i servizi segreti pakistani (Isi) e i talebani: gli archivi segreti della guerra in Afghanistan sono stati svelati da Wikileaks - il portale Internet creato proprio per pubblicare documenti riservati, autore nel passato di numerosi scoop - al New York Times, al Guardian e a Der Spiegel.

Emergono 92.000 rapporti classificati del Pentagono che scoprono sei anni di Guerra in Afghanistan, dal gennaio 2004 al dicembre 2009, sia sotto l'amministrazione Bush che quella Obama. Si tratta della maggiore fuga di notizie della storia militare americana: una quantita' enorme di documenti da cui emerge un'immagine devastante di quello che e' effettivamente successo in Afghanistan: le truppe che hanno ucciso centinaia di civili in scontri che non sono mai emersi, gli attacchi dei talebani che hanno rafforzato la Nato e stanno alimentando la guerriglia nei vicini Pakistan e Iran. Amara la considerazione finale: "dopo aver speso 300 miliardi di dollari in Afghanistan, gli studenti coranici sono piu' forti ora di quanto non lo fossero nel 2001".

Furente la Casa Bianca che ha condannato "con forza" la pubblicazione del materiale riservato: "Possono mettere a rischio - ha detto non il solito portavoce, ma addirittura il consigliere per la sicurezza nazionale di Barack Obama, il generale James Jones - la vita degli americani e dei nostri alleati, e minacciare la nostra sicurezza nazionale". Indispettito anche l'ambasciatore del Pakistan negli Stati Uniti, Husain Haqqani, che ha definito "irresponsabile" la pubblicazione del materiale riservato.

La Casa BIanca ha fatto comunque notare che il materiale copre l'arco di tempo dal gennaio 2004 al dicembre 2009". Tra le carte emerge, tra l'altro, che "il Pakistan, ostentatamente alleato degli Stati Uniti, ha permesso a funzionari dei suoi servizi segreti di incontrare direttamente i capi talebani in riunioni segreti per organizzare reti di gruppi militanti per combattere contro i soldati americani, e perfino per mettere a punto complotti per eliminare leader afghani"; e che "l'intelligence pakistana (Directorate for Inter -Services-Intelligence) lavorava al fianco di al Qaeda per progettare attacchi" e "faceva il doppio gioco". [http://www.rainews24.it/it/news.php?newsid=143356]

cane domestico…

Stamattina, mentre salivo via santa maria antesaecula, ho visto che un pastore tedesco non ne voleva proprio sapere di salire dentro una gabbia. Il bugigattolo, circa 1 metro per 40 centimetri, era appoggiato nel cofano posteriore di una auto, sicuramente i padroni dovevano portarlo in vacanza con loro, credo. Una considerazione nobile ma, dopo essermi soffermato a fissare la scena, mi sono chiesto se quel povero animale non soffrisse di claustrofobia? Gli è passato per la mente al padrone? Forse gli animali non soffrono? Spero che mi risponderà un esperto.

È assurdo come noi trattiamo certi animali, soprattutto i cani (naturalmente questo vale solo per chi crede che gli animali siano del tutto differente dagl’esseri umani). Si dice che “il cane è il miglior amico dell’uomo”, ma vale anche la massima che “l’uomo è il miglior nemico del cane”. Molte persone che intendono “proteggere” i propri animali non li fanno accoppiare, preferiscono farli piangere, esaurirli, o farli penare senza che il processo naturale faccia il suo corso. Vorrei vedere loro in preda ad una tremenda eccitazione animalesca, gli occhi affossati, il cuore a mille, protuberanza sardonica oppure liquido invadente.

Mentre tutto ciò è innaturale, alcune cagnette dal pelo bianco vengono “leggermente” operate per interrompere il loro ciclo naturale, tutta quella fuoriuscita di sangue, spregevole per una famiglia di alto borgo, è un’ ignominia per quell’animale privo di sentimenti. E mentre il cane cerca i suoi “bambini”, abbaia perché vede i cuccioli nella sua immaginazione e impazzisce, disperato, non potendo avere ciò che gli è stato donato da Dio, Allah, Maometto, una Anima Vagante, un Totem ecc... noi crediamo che la loro sensibilità sia invulnerabile, totalmente priva di razionalità e di umanità.

Chi scrive non ha mai avuto un cane, forse per questo mi indigno profondamente vedendo paradossi del genere. Cosa dire di chi lì incatena?, chi gli insegna la sua educazione con cazzotti, bacchettate, frustate… No me ne vogliano chi ha un animale in casa, quello che intendo comunicare è solo l’insensibilità di certe singole determinate persone, per il resto chi ama veramente gli animali prima di tutto lì rispetta, lì aiuta a vivere, a comunicare e ad amare. [+blogger]

la spolitica

Tutto bene, tutto bene. Si fa un gran parlare, mentre il nostro Governo “gode di ottima salute”, in parlamento la maggioranza sta acchiappando batoste su batoste. Ma cosa dire? Affermare, come ha fatto Marcello Dell’Utri, che è diventato parlamentare per sfuggire alla magistratura, è paradossale quanto illegale. Ministri, sottosegretari, responsabili di Governo con accuse ben precise, corruzione, intercettazioni…

Ecco la parola magica. Si fa un gran parlare delle intercettazioni telefoniche, ma dei contratti di lavoro che umiliano i lavoratori, che li disprezza e lì offende, neanche una riga. Mozione di sfiducia per chi non approva la legge che permette di non sentire più le slinguazzate telefoniche di vecchi e ricchi bavosi, mentre se un precario per ricevere il suo stipendio deve aspettare la fine del contratto, nessuno muove il culo per disgelare queste assurdità che stanno bloccando l’economia e le aziende.

Mentre il ministro non sapeva chi avesse acquistato casa sua, noi dobbiamo penare per 800 euro mensili; mentre Valentino Rossi evade le tasse e riceve un contratto di 10milioni di euro, noi per avere quei 10mila euro annui sudiamo sette camice e paghiamo fino all’ultima imposta.

La fiat vuole produrre le auto all’estero, dopo aver sfruttato fino all’ultimo gli aiuti statati, e quindi i nostri soldi, oggi sbarcano in un altro paese commettendo reato, nelle consapevolezza degli italiani che è pur sempre un colosso truffatore. Prendono soldi, licenziano gli operai e tutto rimane nella normalità. C’è chi urla, chi protesta per far vedere, ma alla fine chi si dà fuoco cospargendosi il corpo di benzina è pur sempre un folle. [+blogger]

acufeni

E’ un male insopportabile, per certi versi inspiegabile, ascientifico, senza una soluzione definitiva, invalidante, invasivo, che riduce anche del 50 e oltre la qualità della vita. I medici non sanno spiegare da dove viene e a volte, nei casi rarissimi, perché se ne va. Molte persone stanno malissimo soprattutto la notte, anche se in diversi casi il rumore è così forte da sentirli allo stadio o in discoteca.

Capita nei casi in cui il lavoro è assordante, ma qui c’è una diagnosi, magari infiammazione del nervo acustico, lesioni, cause organiche. Ma quando ti viene così all’improvviso, quando hai fatto tutte le analisi e gli accertamenti senza avere un bel niente, quando impazzisci perché il ronzio è penetrante, dilaniante, e più ti innervosisci e più ti scava la mente; quando continui a sentire senza che nessun altro senta, quando capisci ormai che sei condannato/a a non poter mai più ascoltare il silenzio, quando gli altri non ne sanno un bel niente e ti ritengono pazzo perché nessuna diagnosi spiega il tuo male, allora l’alternativa possibile che ti rimane è quella di far tuo questo male invisibile, fartelo amico e pensare che si ha qualcosa in più.

La definizione è lunga e complessa, ma se visitate il sito acufene.net potete capire di cosa si sta realmente parlando. Vi posso solo dire che essi sono dei rumori perpetui e costanti in una o entrambe le orecchie. Ma visto che otorini e esperti vari non ne sanno un granché, provo a dare io, come malato riconosciuto e non certificato, la mia diagnosi comprensiva. Non comprendo più il silenzio da 20 anni, se non mi innervosisco posso pure non sentirli, e visto che i rumori sono allo stesso tempo causa ed effetto del problema, spesso mi convinco di essere un privilegiato, di poter ascoltare qualcosa che solo pochi “eletti” riescono ad ascoltare. Se non ci sono motivi e la diagnosi è il niente, allora capisco che solo io ho la possibilità di ascoltare altro, qualcosa che sta al di “fuori” di noi, che ci parla, magari è la voce incomprensibile di dio o, come qualcuno diceva, la deflagrazione cosmica del bigben che non ci ha mai lasciato.

Ascolto qualcosa che altri non possono ascoltare, magari è proprio il silenzio che ci parla, incomprensibile a tutti gli uomini, il silenzio che ci rende capaci di impazzire, qualcosa che se svelato ci mortifica. Noi, gli “eletti”, siamo già consapevoli di questa verità, un ronzio che ci trapassa l’udito, le orecchie, la testa, la nuca. Cosa dire, gli eletti non esistono, esistono invece gli uomini che con la loro comprensione e le esperienze simili riusciranno a sconfiggere questo male, come? attraverso la capacità di non comprendere! [+blogger]

acqua riciclata

Anche se quest’anno è piovuto molto, è comunque bene limitare gli sprechi di acqua. Molto dipende dalle società di gestione delle reti idriche, che dovrebbero fare qualcosa di più per ridurre le loro enormi perdite, ma si può comunque contribuire a proteggere l’ambiente riducendo gli sprechi in casa propria. E poi, fare attenzione al contatore fa anche risparmiare, scrive il quotidiano The Guardian, che mette insieme una serie di consigli per diminuire i consumi e affrontare nel modo più sostenibile l’estate. Un primo passo è munirsi di una pompa che permette di riutilizzare l’acqua di scolo. Per esempio, l’acqua usata per lavare le verdure nel lavello può essere riciclata per innaffiare il giardino. Le persone più attente raccolgono anche l’acqua fatta scorrere in attesa che diventi calda. Ma la verità è che il sistema idraulico delle case non è pensato per il recupero dell’acqua. La strategia migliore è quindi ridurre i consumi. Fare la doccia invece del bagno è un consiglio classico, anche se la portata del lusso di alcune docce di oggi è molto elevata. Forse si potrebbe ridurre il numero delle docce. Un settore in cui si possono tagliare i consumi con pochi sacrifici personali è il giardino. Per esempio, si può lasciare più alta l’erba del prato e scegliere piante resistenti alla siccità. Purtroppo, il consumo domestico dovuto al giardino è solo il 6,6 per cento del totale, mentre per lavarsi si utilizza il 33,7 per cento dell’acqua e per lo sciacquone il 28,1 per cento. [Ethical living - Internazionale 854]


SENZA LO SCIACQUONE

Io un modo l’ho trovato per risparmiare acqua: da diverso tempo si è rotto il tubo di scarico del lavandino di casa, inizialmente avevo pensato di ripararlo, ma poi riflettendoci bene ho visto che, con un po’ di attenzione, l’acqua che serve per lavarmi i denti, la faccia, le mani se scaricata in un apposito secchio può essere riutilizzata per il gabinetto. Così, con l’epiteto di “zezzuso”, sono due anni che non tiro più la catena del cesso. [+blogger].

rimosso l'amianto

VICO PALMA LIBERO

FINALMENTE


africa e sanità


aiuto! amianto!

Ancora regna indisturbato l'amianto, nessuno protesta, nessuno si accorge della gravità, nessuno fa niente; l'Asl non ha mezzi, non legge le mail, non si capisce perché non viene rimosso, chi se ne fotte se i bambini respirano aria infetta? Ci pensano i motorini, le auto a inquinare maggiormente la città, amianto in più, eternit in meno, infezioni trasversali, cappi alla gola, munnezza fresca, ladri di professione!


Due settimane sono passate e il silenzio cresce nell'indifferenza e nella irresponsabilità.

Per chi non lo sapesse ancora, i pezzi di amianto si trovano a vico Palma, direzione S. M. Antesaecula.
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Indirizzi mail dove inviare formale protesta per far rimuovere l'amianto:

webmaster@comune.napoli.it; municipalita3@comune.napoli.it; ufstampa@aslna1.napoli.it; c.gravino@chiesadinapoli.it; sindaco@comune.napoli.it; assessorato.ambiente@comune.napoli.it; assessorato.igiene@comune.napoli.it; assessorato.ict@comune.napoli.it;
vicesindaco@comune.napoli.it; ladenuncia@ilmattino.it

viva la spagna

IERI, mentre la Spagna alzava la coppa, mentre mezzo mondo guardava l’evento, anche in un club di Kampala, Uganda, si festeggiava con una deflagrazione terribile che uccideva 65 persone. IERI, mentre gli spagnoli impazzivano e i giornali titolavano: “la storia è con noi”, nel delta del Niger la Schell non sapeva più come tappare le falle di petrolio. IERI, mentre si discuteva se l’Olanda ha meritato o demeritato la sconfitta, nel quartiere di Pretoria (sud Africa) gli abitanti, vicini al loro unico televisione alimentato da un generatore, continuavano a stare senza elettricità, acqua, senza vita.

Scrive John Vidal, The Observer, Gran Bretagna: “Ogni anno dagli oleodotti del delta del Niger esce più petrolio di quello che si è riversato finora nel golfo del Messico. Ma nessuno ne parla”.Cita sempre l’articolo: “Con 606 campi petroliferi, il delta del Niger fornisce il 40 per cento del greggio importato dagli Stati Uniti ed è l’epicentro mondiale dell’inquinamento da petrolio. L’aspettativa di vita nelle comunità rurali, metà delle quali non ha accesso ad acqua pulita, è precipitata nelle ultime due generazioni fino ad attestarsi poco sopra i 40 anni. Gli abitanti della regione accusano il petrolio che inquina la loro terra, e restano allibiti dal contrasto con gli sforzi di Bp e del governo statunitense per fermare la perdita nel golfo del Messico. Se fosse successo in Nigeria, nessuno ci avrebbe fatto caso, dice Ben Ikari, uno scrittore di etnia ogoni. Nel delta succede di continuo”.

Il calcio, con i suoi miliardi di euro e dollari, potrebbe salvare milioni di perone che muoiono per l’inquinamento causato da vecchi oleodotti e strutture fatiscenti non a norma. Moratti preferisce comprare un allenatore pagandolo 10milioni di euro a stagione, gli affari della finanza non hanno nulla in contrario se chi muore per siccità lo fa con abnegazione.

Nulla da fare, le guerre vengono fatte per far girare l’economia. La bomba a Kampala di eri?: poche persone per fortuna! L’acqua inquinata? Infezioni? Malattie? Bambini morti prima di nascere? Scabbia? AIDS? Lebbre? Cancri? Morbi? IERI ha vinto la Spagna! [+blogger]


pascalone

Scende, o meglio, scendono in due, da vico dei Cinesi, la globosità dell’enorme pancia di Pascalone e il monumentale paiolo di rame, posto su di un improvviso carretto a cuscinetti a sfere.

Pascalone ha cotto le spighe nel basso e masticando il suo sigaro, ha caricato il pentolone sul carretto, che viene giù, per gravità, fumando e sciacquettando attorno spruzzi bollenti. Pascalone trattiene, con una cinghia, il suo bolide dalle promesse di una ripida discesa e la fatica gli si converte in sudore, che macchia la canottiera, un tempo bianca. Devo ammettere che nel traffico è abilissimo, con un tocco, una tirata, evita ustioni e disastri.

“Accattateve a’ spiga“ - Un segnale canoro, modulato da un gorgheggio rauco. Lui lo emette con un ritmo tutto suo, che, a momenti, diventa l’inizio di una canzone. Dalle finestre, tra lenzuola ed azzurro, scende, appeso ad una corda, il panaro. “Don Pascà, na spiga“.

Lui immerge la mano nel giallo liquido fumoso. Tocca, palpa, medita ed estrae il biondo cono di granturco. Lo mette contro sole, tanto da restarne lui stesso abbagliato. Ed a occhi, quasi chiusi, - “A’ meglie è ppvuie“. [lucio paolo ranieri]

ancora amianto

DOPO LA DENUNCIA FATTA A PIAZZA SANITA', QUESTA VOLTA E' TOCCATO AL VICO PALMA DIREZIONE SANTA MARIA ANTESAECULA

APPOGGIATO AL MURO DA PIU' DI UNA SETTIMANA

SENZA CHE NESSUNO FACCIA UN CAZZO PER EVITARE CHE I BAMBINI E LE PERSONE RESPIRINO INFEZIONI E MALATTIE

TOGLIETE L'AMIANTO AL PIU' PRESTOOOOOOOOOOOOOO

fiera della solidarietà


L’ASSOCIAZIONE ONLUS “CRESCERE INSIEME
Nei giorni dal 14 al 18 Luglio 2010

La fiera si propone di raggiungere più obiettivi attraverso giorni intensi d’incontri. Suddivisi in momenti ludici, di condivisione e di testimonianza attiva tra la nostra realtà ed il quartiere. La fiera sarà diversificata, in varie fasce d’interesse, per dar modo a tutti coloro che intendono parteciparvi di trovarsi a proprio agio. L’invito è rivolto a tutti. Volontari, associazioni, parrocchie e a chiunque abbia voglia di partecipare; giovani, anziani, bambini, e si spera nella presenza massiccia di extracomunitari, che invitiamo tra l’altro a proporre manifestazioni della loro cultura per condividere e conoscerci nel quartiere.

Il programma prevede incontri, stand gastronomici, d’informazione e di ascolto oltre agli interventi degli amici artisti, sia canori sia teatrali ed ampi spazi dedicati ai bambini. Questo anno il Centro Crescere Insieme chiede la presenza di volontari per collaborazione a cominciare dall’organizzazione della Fiera e in particolare per i bambini a rischio nel quartiere e per i laboratori esistenti nel Centro auspicando la partecipazione ai gruppi di ascolto. Sarà presente anche uno stand dove poter offrire il proprio tempo. Per chi intende partecipare attivamente nell’organizzazione dell’evento contatti i nostri numeri o si rechi di persona presso il Centro. Soprattutto per quel che riguarda la partecipazione alle gare e i giochi. Sarà nostra cura informare dettagliatamente con programma delle giornate. Chiunque intenda collaborare in qualsiasi modo si prega di non esitare.

Per contatti e iscrizioni: Crescere Insieme sede legale P.tta S. Vincenzo, 25 80136 Napoli. TEL./FAX 081/7413064 E-mail, crescere.insiemenapoli@virgilio.it Visitando il nostro sito: www.crescereinsiemequartieresanita.it

...lolanda

L’elicottero della Polizia sembra rasentare la cupola maiolicata della chiesa. Ma è il suono assordante del motore e il fruscio delle pale che chiamano lo sguardo. Entrasti una mattina in ambulatorio. Il tuo sorriso di bambina. Il caschetto d’oro dei tuoi capelli. La mia mano lungo i muscoli del collo, resi tortuosi da piccole ghiandole. Le mura della chiesa sono solo corone di fiori. Ne percepisco il profumo all’uscita dal mio portone. Mi sorridi e sembri avvertire che ho incontrato un’ombra nera in te. “Cosa è quella faccia scura?”, mi dici, quasi rimproverandomi ed io taccio.

La piazza trabocca di gente muta. Guardano e attendono. Entrasti quasi correndo in studio come una bambina ai giardini. “Una cosaccia dottore, ma mi dicono che guarirò”. Il sorriso c’era ancora. Il mio silenzio si scontrava con il tono gioioso della tua voce. I falchi sono fermi in gruppo vicino a Vico S. Severo. I motori delle moto sono accesi. Parlano fra loro e sorridono. L’elicottero non vuole andarsene e sembra posarsi sulle antenne. Mi telefoni per un certificato: “Una settimana, non più, devo rientrare al lavoro. Sto facendo la chemio”. La tua voce è quella di sempre, una ragazza piena di vita. Hai fretta di correre al lavoro. Le auto della polizia hanno i lampeggiatori accesi. Volti scuri che non conosco. Giubbotti di pelle. Occhiali neri. Gente non di qui. Entrasti una mattina in ambulatorio. Doveva essere primavera. Eri raggiante in viso, sorridevi rassicurante a tutti ed a me. Sotto un foulard rosa l’assenza dei tuoi capelli. “Rientro al lavoro!” Un grido di vittoria.

Dei carabinieri mangiano cornetti e bevono caffè al Bar S. Vincenzo. Li vedo ridere e discutere tra loro. L’elicottero è salito in perpendicolare su, in alto, e sembra un falco che osserva. Mi telefoni, mentre visito: “Aspetto un bimbo!” Sei felice, lo sento. Una felicità pura, incorrotta dalla vita. Ti ricordo che sei uscita da poco dalla chemio. “Vado avanti, dottore, lo voglio!” …. Sembri urlarmi, ma urli alla vita. Due pantere dei carabinieri si fanno strada nella Piazza. Dietro un pulmino della polizia penitenziaria. Ancora macchine della polizia che circondano la piazza… Un corteo che genera paura. “E’ nata”, mi urli nel telefono una mattina. “E’ nata mia figlia, è sana”. Il miracolo è sceso per te in terra. Esiste Qualcuno. La folla si fa attorno al cellulare della polizia penitenziaria. Non scorgo tuo padre. E’ inglobato in un gruppo di gente che lo porta in chiesa. Un urlo di donna, attraversa il silenzio della piazza. Mi telefoni che stai bene. Vivi la vita di madre. Ti sento felice come non mai. Mi dai piacere solo a sentirti.

L’elicottero scende in picchiata sulla piazza... Fiori si strappano dalle corone, nei turbini del vento. Tuo padre è entrato in chiesa. “Ho un nodulo al polmone”. E’ una voce adulta, seria nella cornetta del telefono. Il mio silenzio si intreccia col tuo. La piazza è nera di corpi. Gente alle finestre e sui balconi. E’ tornato il silenzio. L’elicottero lo si sente lontano su Capodimonte. Tuo padre è dentro e ti attende. “Lolanda è stata operata, vuole che lei la vada a trovare. Non sta bene. Ha bisogno di lei”. Tua madre davanti alla scrivania, ha occhi lucidi, nerissimi. L’auto scura fa apparire più bianca la tua bara, cosparsa di fiori. Entrando in camera tua, non ti riconosco. Non voglio riconoscerti. La malattia ti ha rubato la gioventù e la bellezza. Hai una piaga sul costato, lasciata dall’intervento. Mi ricordi la Passione. Hai sorriso anche oggi. Ma quando mi avvicino a te per auscultarti il torace mi sussurri: “Dottore, non ce la faccio più…” Ci incontriamo con gli sguardi, entrambi muti. La tua lotta sta per terminare. La bambina di pochi mesi piange nella camera accanto. E’ bellissima, la tua bellezza e scesa in lei. Ci sorridiamo entrambi per l’ultima volta. Vado via pensando a quella frase della scrittrice, Margherite Yourcenar che un giorno urlai a Dio, nel silenzio di una chiesa finlandese: “Lo scandalo del dolore dei giovani”. [lucio paolo ranieri]

la rai racconta la sanità

Il rione Sanità, raccontato da Giovanni Anversa in "Racconti di Vita" Rai3. Intervista a Mauro Migliazza, volontario laico, e Assunta Morra presidentessa dell'associazione "La Voce di A.D.A. In fondo le immagini del film documentario girato nel quartiere "I Moti Spontanei". Su youtube è stata postata l'intera puntata del 7/2/2010


contratto a progetto: che fare?

Lavoro “stabilmente” da circa 5 anni, da quando mi sono laureato: assistente di un antropologo canadese per circa un anno, responsabile degli eventi di una libreria, webcontent per una azienda di turismo ed infine insegnante esterno presso una scuola statale. Puntualmente la forma di contratto che mi veniva offerta è quella a progetto. Puntualmente, alla fine, mi ritrovavo disoccupato e costretto a cambiare datore di lavoro per gravi inadempienze contrattuali.

Due anni fa, l’azienda che si occupava di turismo, alla scadenza del primo progetto, me ne firmò un altro, ma dopo pochi giorni il capò decideva che il mio “mandato” si esauriva nell’incomprensibilità assoluta. Rimasi con quel pezzo di carta tra le mani. Andai da un avvocato, c’erano tutte le attenuanti per denunciare l’azienda. Un contratto firmato dalle parti, reciso inconsapevolmente senza una giusta causa. Andai ha parlare con il mio ex datore di lavoro, che di tutto slancio mi disse che se ne fotteva e che quel contratto me lo potevo mettere nel culo. Che fare? Lì ci lavora ancora la mia ragazza!

Pochi giorni fa l’associazione che mi aveva firmato un contratto per 10 mesi come sociologo ed insegnate ha deciso di fare la stessa cosa, interrompere il rapporto senza motivo. In quest’ultimo lavoro oltre alle mie mansioni di insegnate, avevo il compito di produrre documentazioni (foto, costruzione e gestione di un blog). Il direttore dell’associazione sapeva che io producevo filmati e, con la scusa di rinnovarmi, dopo la scadenza, il contratto, si fece curare una mostra fotografica e realizzare due cortometraggi extra lavoro. Alla scadenza la stessa cosa: niente rinnovo, niente lavoro, di nuovo disoccupato.

Questa volta però, c’era qualcosa di diverso. Mentre il primo capò si pulì il culo con il mio bel contratto firmato e non rispettato quest’ultimo, sapendo che potevo impugnare sia la mostra fotografica che i cortometraggi come lavori realizzati e non pagati, si era giustificato parlandomi come un padre parla ad un figlio: cercando di farmi firmare una rinuncia per le opere realizzate, giustificando il tutto come prestazioni di attività a titolo gratuito e di volontariato. Ancora una volta, che fare? [+blogger]

centro storico

GRANDE PROGRAMMA CENTRO STORICO PATRIMONIO UNESCO

Premessa
Nella ideazione del progetto, assume un forte ruolo la conoscenza e la valorizzazione del territorio, sia in riferimento alle sue specifiche realtà storiche, culturali ed artistiche, sia per le potenzialità ed il ruolo che potrebbe assumere in relazione all’intero ambito cittadino. La complementarietà tra gli Organismi coinvolti favorisce il raggiungimento degli obiettivi di cui ai “driver” di progetto, Cultura e Accoglienza, intorno ai quali organizzare ed incrementare, in una logica di sistema, le attività di riqualificazione, materiali ed immateriali.

Obiettivi
Il Partenariato di Organismi Operanti sul Territorio ha come finalità quella di promuovere, in
collaborazione con l’Amministrazione Comunale e con tutti gli Enti coinvolti (Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione generale per i beni culturali e paesaggistici della Campania, Regione Campania, Arcidiocesi di Napoli), l’elaborazione di uno specifico Programma Integrato che preveda: analisi approfondite del contesto, delle attività in atto e delle problematiche presenti sul territorio; definizione di specifici progetti, ed individuazione di fasi e modalità realizzative, a partire da quelli immediatamente cantierabili; analisi dettagliate dei costi e delle fonti di finanziamento pubblico e privato; modalità di gestione e di auto sostentamento.
L’attività del Partenariato, in linea con gli Orientamenti strategici del Grande Programma Centro Storico UNESCO, avrà come obiettivi: incrementare e dare continuità alle attività di operatori e istituzioni di riferimento già radicate sul territorio (Vd. Schede di Adesione); coordinare l’attività delle associazioni con le attività di competenza della Pubblica Amministrazione e delle Forze dell’Ordine in materia di riqualificazione degli spazi pubblici, ripristino e rispetto della legalità, sicurezza, trasporti pubblici, raccolta rifiuti, manutenzione; integrare le azioni di tutela paesaggistica, valorizzazione del patrimonio culturale, sviluppo della comunità locale.

Struttura organizzativa
Il Partenariato sarà composto da Associazioni con finalità sociali e culturali, Associazioni di Categoria, Studi Professionali, Società e Imprese. La forma giuridica sarà l’ATS. Il partenariato prevede l’istituzione di una sede operativa ubicata in uno degli edifici già individuati dal PIU Europa nel perimetro UNESCO di riferimento (Educandato Statale, Complesso conventuale della Missione di S. Vincenzo De'Paoli, Edificio sito in via Cristallini, 73, Palazzo Sanfelice). La struttura organizzativa dell’ATS sarà costituita da: Comitato Tecnico di Coordinamento; Assistenza tecnica suddivisa per driver, con gruppo di valutatori e auditor per il monitoraggio e la sperimentazione; Segreteria Amministrativa e Finanziaria; Area Promozione e Comunicazione esterna. - Proprietà dell’area e/o immobile Comune di Napoli, Arcidiocesi, Soggetti Pubblici e Privati, ecc.

Soggetto attuatore Comune di Napoli / Partenariato
Attraverso il confronto con le parti, si è provveduto ad assegnare ad uno o più soggetti del Partenariato il mandato di individuazione delle procedure utili alla esecuzione della/e azione/i di progetto in coerenza con il mandato statutario. Per la definizione puntuale dei perimetri e linee guida di ogni singola azione progettuale, verranno puntualmente coinvolti tutti gli organismi aderenti al partenariato che possano concertare e perciò stesso eseguire in maniera partecipata quanto progettato. Per singola linea progettuale, un Organismo specifico del Partenariato provvederà ad assumerne la responsabilità e la gestione amministrativa e finanziaria.

Soggetto gestore Partenariato degli Organismi operanti sul territorio
Il Partenariato, che si costituirà in ATS onde favorire l’integrazione ed il coordinamento delle diverse linee progettuali, prevede la costituzione di un Comitato tecnico che assurgerà a ruolo di regia, monitorerà in itinere ed ex post l’effettiva coerenza degli interventi messi in campo con quanto autorizzato e finanziato. La costituenda ATS sarà evidentemente impegnata ad intercettare tutti i finanziamenti pubblici e privati praticabili e coerenti con gli obiettivi di progetto tanto da allargare, in itinere, per la parte riguardante i finanziamenti pubblici, alla già individuata Misura 6.2 del POR Campania, una serie di Misure coerenti con gli obiettivi progettuali a valere sui Fondi Strutturali FESR e FSE mentre, per la parte dei finanziamenti privati, oltre a sostenere l’autofinanziamento dei singoli organismi del partenariato, ad intercettare le realtà imprenditoriali del territorio che fungano da sponsor anche a progetto terminato. Tale operazione, favorirà l’intercettazione del/i soggetto/i che, una volta eseguito il progetto, potranno garantirne la gestione diretta. Le schede allegate alla presente, puntualizzano i singoli soggetti gestori individuati.

Importo presuntivo dei costi di realizzazione e del fabbisogno per l’equilibrio finanziario della Gestione In questa sede si indicano in maniera sommaria, i costi di avvio dell’attività:
Costituzione del partenariato € 5.000,00
Allestimento di una sede operativa € 30.000,00
Realizzazione di un sito web € 5.000,00
Produzione di brochure, mappe, presentazioni, grafiche, € 20.000,00
TOTALE € 50.000,00

I costi di realizzazione delle attività progettuali, saranno definiti di concerto con l’Amministrazione comunale in riferimento alle voci di costo già individuate dal PIU Europa.

Modalità di finanziamento, con particolare attenzione all’eventuale apporto di risorse private Costi di avvio dell’attività: 1. Finanziamenti pubblici: PIU Europa - Misura 6.2 POR 2007-2013 / risorse Protocollo Aggiuntivo; 2. Finanziamenti privati: autofinanziamento dell’ATS, sottoscrizioni, sponsor Costi di realizzazione: 1. Finanziamenti pubblici: Misura 6.2 del POR Campania e Misure operative del POR Campania 2007-2013 a valere sui Fondi Strutturali FESR e FSE 2. Finanziamenti privati: autofinanziamento dell’ATS, sottoscrizioni, sponsor.