Ecco il nuovo san Gennaro dei Poveri... che più povero non può essere!
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l'ospedale è morto
COMUNICATO RETE RIONE SANITA'
L’ospedale San Gennaro dei Poveri (rione Sanità) è morto il 30 settembre scorso , in obbedienza al decreto
regionale 33 che ne rispetta un altro, quello governativo. Il tutto in una
logica nazionale e mondiale che sta smantellando pian piano tutti i servizi
pubblici a favore del privato. Di fatto, il S. Gennaro sarà un polo
territoriale riabilitativo e polispecialistico, con accesso tramite ticket,
disattendendo le proposte dei lavoratori del S. Gennaro. Questo colpirà le
fasce più deboli , in un quartiere con gravi difficoltà economiche. Purtroppo
sono sempre gli impoveriti a pagarne le conseguenze. In più, viene così
chiuso l’unico polo di legalità in un Quartiere ad alto tasso di violenza, dove
manca un presidio fisso di polizia e di vigili urbani. La Rete del Rione Sanità, a nome di tutto il
popolo del Rione, denuncia questo atto così profondamente ingiusto e invita
tutto il popolo del Quartiere e non solo, a ritrovarsi il
14 ottobre 2016 alle ore 16,30 in Piazza Sanità
l'amianto c'è ancora
Sbriciolato, schiacciato, fermo dal 17 dicembre 2014. Alcuni pezzi sono stati portati via, a questo punto,visto che a terra non c'era il fissante, credo sia stato tolto in modo indiscriminato. Le auto ci parcheggiano sopra spezzando di continuo le lastre.
di nuovo l'amianto
ATTENZIONE
Alla fine di via santa Maria Antesaecula incrocio via Arena alla Sanità
Amianto buttato per terra in modo indiscriminato e PERICOLOSISSIMO
Intervento subito ed immediato!
amianto sbrciolato
ATTENZIONE
Amianto sbriciolato (pericolosissimo), alla via s. m. Antesaecula 126 altezza via Arena alla Sanità di fronte alla pizzeria Concettina ai Tre Santi. L'amianto è coperto in modo insufficiente da un telone e da una busta vicino sede di Celanapoli.
chiude il poliambulatorio
No alla
Chiusura DEL POLIAMBULATORIO di VIA
CARLO DE MARCO
RIPRISTINARE
LE PRENOTAZIONI: NON TAGLIARE UN SERVIZIO SANITARIO
ESSENZIALE AL TERRITORIO; PROROGARE IL PIENO
FUNZIONAMENTO DELL’AMBULATORIO
FINO AL REPERIMENTO DI NUOVI LOCALI (DELLA REGIONE
O DEL COMUNE) OVE TRASFERIRLO E RIQUALIFICARLO
ESSENZIALE AL TERRITORIO; PROROGARE IL PIENO
FUNZIONAMENTO DELL’AMBULATORIO
FINO AL REPERIMENTO DI NUOVI LOCALI (DELLA REGIONE
O DEL COMUNE) OVE TRASFERIRLO E RIQUALIFICARLO
Mentre proseguono le mobilitazioni degli
utenti affinché il Poliambulatorio di via Carlo De Marco resti aperto e
pienamente funzionante,
VISTO
CHENESSUNO
DEGLI ATTI
ISTITUIZONALI DELLA MUNICIPALITA’, NESSUNA
INIZIATIVA DI MOVIMENTO E NESSUN INCONTRO
CON/TRA LE ISTITUZIONI
ISTITUIZONALI DELLA MUNICIPALITA’, NESSUNA
INIZIATIVA DI MOVIMENTO E NESSUN INCONTRO
CON/TRA LE ISTITUZIONI
HA OTTENUTO ANCORA ALCUN RISULTATO
UTILE ALLA CITTADINANZA; NONOSTANTE
UTILE ALLA CITTADINANZA; NONOSTANTE
il cosiddetto fitto passivo di 120.000 euro
l’anno sia molto ben compensato dai ticket
l’anno sia molto ben compensato dai ticket
e altri tributi per oltre 200.000 euro annui,
che entrano nelle casse del Poliambulatorio
ASL di via Carlo De Marco;
NONOSTANTE la
Regione disponga di un patrimonio immobiliare (es. le 54
palazzine vuote dell’ex ospedale “L. Bianchi”) e/o possa ottenere dal Comune in
comodato idonei locali ove trasferirvi il Poliambulatorio;
CONSIDERATO
CHE
la cittadinanza - in nome della quale le Istituzioni
governano - ha più volte affermato, scritto, gridato che
UN VIOLENTO ATTACCO AL DIRITTO ALLA SALUTE
PERCHÈ
COSTRINGERÀ OLTRE 30.000 UTENTI (BAMBINI, ANZIANI, MALATI,
INVALIDI) A
TRASBORDI PRESSO AMBULATORI LONTANI 4 – 5
CHILOMETRI ALMENO;
il consigliere della Municipalità 3 Stella
San Carlo all’Arena del Comune di Napoli,
Francesco Ruotolo
in rappresentanza dei bisogni e dei
diritti della cittadinanza di questa Municipalità
ha iniziato
alle ore 8 di martedì 29 ottobre 2013
UN DIGIUNO NONVIOLENTO
presso l’ingresso
del Poliambulatorio, ripromettendosi di continuarlo fino
a tutto il 31 ottobre, ultimo giorno di apertura del Poliambulatorio
a tutto il 31 ottobre, ultimo giorno di apertura del Poliambulatorio
AFFINCHÉ in questo momento decisivo
in cui sembrano non esservi provvedimenti in sintonia con
la
volontà popolare, ignorata e calpestata,
QUESTO ATTO
di servizio alla Cittadinanza, costituisca
L’ESTREMO APPELLO ALLA COSCIENZA, ALLA SENSIBILITÀ POLITICA
ED UMANA
del
Presidente Stefano Caldoro, del Direttore generale Ernesto Esposito e del
Sindaco Luigi De Magistris, affinché si proroghi il funzionamento del Poliambulatorio in via
Carlo De Marco, per consentirne il trasferimento – nei tempi necessari – in
idonei locali, in prossimità degli oltre 30.000 utenti. Napoli, 29 ottobre 2013 [francesco ruotolo]
amianto indiscriminato
ATTENZIONE
Amianto buttato in modo indiscriminato alla via santa Maria Antesaecula altezza UOSM Istituto d'Igiene Mentale distretto 49
invasione di scarafaggi
ATTENZIONE: Non buttiamo l’immondizia in modo indiscriminato,
differenziamola, separiamola. Meglio farsi un po’ di strada a piedi che far
ammalare i nostri figli di tifo o epatite. L’articolo di cui sotto, pubblicato oggi, parla
chiaro: una invasione di scarafaggi ha "invaso" Napoli. E’
opportuno che le buste dell’indifferenziata non sostino molto tempo nei cassonetti, ecco perché bisogna buttare la spazzatura dopo le ore 20. [+blogger]
NAPOLI - Spuntano dalle fogne con il caldo dell'estate. Sono
lunghe anche un dito, sono resistenti ai disinfettanti e soprattutto ''portano
con loro malattie gravi come tifo ed epatite 'A''', avvertono gli esperti. Sono
le blatte rosse che in questi giorni stanno invadendo i quartieri di Napoli. I
centralini del centro disinfestazioni dell'Asl sono bollenti per le tante
segnalazioni che arrivano. E dire che, secondo quanto spiega la docente di
Igiene dell'Universita' Federico II, Maria Triassi, basterebbe davvero poco a
far sparire questi odiosi animali dalle strade della citta'. ''Provare ad
eliminarle in questo periodo dell'anno e' quasi impossibile - dice la Triassi -
. Il problema si risolve con una corretta manutenzione dei tombini tutto l'anno
e soprattutto distruggendo le uova che vengono deposte a settembre. Cosa che al
momento non si fa''.
La blatta rossa ha colto impreparati un po' tutti. Si tratta,
infatti, di una novita' importata da circa 4 o 5 anni con i traghetti che
provengono dalle Eolie e che, per selezione naturale, ha soppiantato i vecchi e
piu' fragili scarafaggi napoletani. Ed e' proprio nella zona del porto che
hanno cominciato la loro proliferazione mentre solo negli ultimi tempi,
attraverso la rete fognaria, sono arrivate anche nelle zone collinari. Il fatto
che vivono, si cibano e proliferano nelle fogne le rende pericolose, aumenta,
infatti, il rischio di infezioni e malattie, cosiddette orofecali, anche con
conseguenze gravi. Intanto le soluzioni fai da te all'invasione di blatte
dilagano in citta', dalle ampie spruzzate di disinfettante al nastro adesivo e
ai cartoni per tappare i tombini.
''Le accortezze da adottare - dice la Triassi - sono invece
semplicemente due: ora, per tamponare il problema, bisogna procedere con le
disinfestazioni. Poi bisogna mantenere pulite le strade dai rifiuti, spazzare e
fare frequenti lavaggi, e scongiurare assolutamente una nuova emergenza che in
questo momento sarebbe tragica. E, infine, bisogna liberare le grate dei
tombini perche' e' la mancanza di ossigeno nelle fogne che fa uscire
all'esterno questi animali. A settembre, poi, bisogna procedere con una
disinfestazione massiccia e a tappeto in modo da eliminare le uova di questi
animali che depositano sul fondo dei tombini''. [Ansa.it]
l'ascensore impazzita
Non è il titolo di un film di
Dario Argento, l’ascensore del ponte della Sanità è realmente impazzita. Sale e
scende solo quando lo dice lei e decide di andare in ferie anche se non le è permesso. Succede che ogni mese, circa, l’ascensore si guasta, la gente
che arriva e la trova chiusa impreca e i politici locali (4 soldi in tutto) s’attribuiscono
le lodi solo quando essa riprende la “corsa”. Ma quando si ferma nessuno sa
perché, di chi è la colpa, e se colpa non c’è, perché non s’aggiusta subito?
Niente da fare, l’ultima volta sentito un tecnico, il guasto era cosa di una settimana al massimo, ma ci impiegarono
4 mesi per aggiustarla; adesso invece è solo guasta, così come si legge sul
cartello che hanno infisso sulla porta dell’entrata, sotto e sopra il ponte
della Sanità. Cosa vuoi fare, se il regista di cui sopra ha intenzione di
girare realmente un film siamo pronti a raccontargli tutti i retroscena, le “macagne”,
l’insensatezza, che fa da padrona, così come la stupidità che rende realistica ogni affermazione senza cognizione di causa.[+blogger]
l’odore di un pronto soccorso
Nell’ospedale san Gennaro dei Poveri si respira aria di
povertà, di disagio, di disperazione. Gli occhi di una signora sofferente
affermano la mancanza di un’esistenza comune. I reparti vuoti, lo sconforto, la
volgarità, l’assistenza, l’umanità, l’odore di un pronto soccorso, nell'immediato, ti rimane addosso per sempre.
Ricordare indebolisce. Frantumare ogni movimento, così come
si frantumano le ossa di un’anziana affetta da artrite reumatoide deformate.
Nel pronto soccorso non c’è "acqua", un medico è troppo scrupoloso, così come un
portantino imbacuccato. Gli ammalati di diabete ansimano, le donne incinte
fremono, la vita secca, rianimazione perfetta, sala operatoria inusitata, stanze
alte arieggiate, dipinte a metà.
Qui tutti si ricordano: c’è chi è morto e chi invece è
sopravvissuto miracolosamente. È sempre l’ospedale che ospita catacombe bellissime,
degne dell’ultimo uomo del rione, di un don Chisciotte incartapecorito, e di un geriatra
imbroglione. Screpolature tufacee, liquidi maleodoranti, macchie di caffè,
vecchi infermieri zoticoni. Chi si è salvato, però, ha respirato girasoli.
[+blogger]