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dio non parla napoletano

Dio non parla napoletano: è un dio troppo difficile, astruso, ascoso, senza volto, né immagine da appendere a un altarino. Non sorride, non parla, non colloquia tra loro. Il paganesimo è ancora una nebbia densa, pesante, che non dirada da vicoli e bassi. Virgilio, mago per Napoli, attese per anni, in caverne di tufo, di passare lo scettro a S.Gennaro. Il bisogno del sacro ha mille rivoli, siano sembianze, avvenimenti o altre magie. A ciarlatani o santi, si chiede, si prega, si inveisce. 

L’immaginetta o l’adesivo creano congreghe virtuali di appartenenza. L’importante è mostrarle comunque. I santi gareggiano, tra loro, nella magnificenza del miracolo. Il sangue, vita liquida, è preferito sul palcoscenico del quotidiano. Il miracolo non avviene una sola volta, nella sua storia, come evento unico, fragorosamente soprannaturale, ma ha una sua ripetitività, un appuntamento popolare, atteso, dovuto. E’ un vaticinio, interpretabile da tutti. Un miracolo semplice, facilmente verificabile. Un sì o un no, un testa o croce, dotato di sacralità. Quale aiuto avrebbe dovuto avere questo popolo, martoriato nei secoli, se non l’accorrere del miracolo, magia di pensiero, dolce e irrinunciabile lenimento. [lucio ranieri]

partecipando ad una riunione

Questo pomeriggio ho conosciuto, partecipando ad una riunione nell’Istituto Ozanam, due associazioni e una fondazione che da qualche anno fanno volontariato nel rione sanità. La prima associazione si chiama tutti i colori, la seconda “adda passà a nuttata” e la terza fondazione Alessandro Pavese. In più c’erano: un parroco, una suora, un ricercatore universitario calabrese, ragazzi e ragazzini, una mamma del rione, volontari della scuola d’italiano per stranieri e qualche “intruso”.

La riunione è durata circa due ore e ho potuto capire che negli scopi dei volontari il bene comune è una costante univoca; l’atra è l’aiuto al quartiere. Naturalmente ho spiegato che da diversi anni opera la rete sanità come coordinamento informale di cittadini attivi che, in tutto questo tempo, ha svolto e creato una serie di attività sostitutive: microcredito, scuola d’italiano per stranieri, aiuto ai senza fissa dimora, aiuto ai disabili, collaborazione con le scuole, carnevale partecipato, Puliamo ma Sanità, Cinema ecc ecc.

Ho spiegato, secondo la mia visione e la mia esperienza, “cos’è il rione”, quali realtà permangono, i bisogni effettivi, le esigenze strutturali, le mancanze. Ma, nel contempo, ho ritenuto fondamentale far conoscere la realtà “Sanità e rete Sanità” per unire maggiormente le forze, la possibilità di fare assieme e l’esigenza di farsi conoscere per “comprendere e risolvere”. Ho invitato le associazioni e la fondazione alle riunioni della retesanità credendo, nello spirito della stessa, di coinvolgere chi con gli stessi principi e pensieri ha voglia di prestarsi, di darsi senza riserva, di coinvolgersi nel marasma di un quartiere che disarma volontariamente.

Spero che l’unione faccia la forza. Se come diceva Eduardo, “‘O marjuolo è marjuolo e non ha nazionalità”, così come considerare il rione luogo complesso come ogni altro luogo complesso del mondo, e allo stesso tempo considerare Napoli città problematica così come ogni altra città d’Italia i presupposti, eliminati gli stereotipi e le etichette massmediatiche, inducono a coinvolgere nelle iniziative quanta più gente possibile aldilà del credo religioso, della nazionalità, del colore della pelle, ecc ecc.

Insomma se di pluralità si parla ebbene che sia plurale a tutti gli effetti. Ora aspettiamo di incontrarci per parlare e riflettere, ma più per conoscerci, fare amicizia, spiegarci, far convergere, partecipare. [+blogger]     

và felicità

Non riesco proprio a trovare le parole per definire quest’epoca, non so se parlare di corruzione, di povertà, di cultura, di anomia, di rassegnazione. Di sicuro c’è un continuum di relazioni, di false speranze, di ambizioni, di stupidità. Quello che cambia non spia la storia, non riesce ad imparare dai propri errori, la gente deve cambiare, sì, ma in che modo? Quello che si legge sui giornali o si guarda in tv è sensazionale, spesso ti fa vomitare, ma l’altra faccia se c’è, dove sta? Prima erano i camorristi, i siciliani infettati, i pugliesi contrabbandieri, i calabresi senza onore, ma adesso che tutto è stato chiarito (le differenze in realtà non ci sono mai state), adesso che non c’è più quello spartiacque tra lavoratori del nord e sfaticati del sud, adesso che non ci sono più gli educati che si contrappongono agli incivili, in che modo si può vedere la diversità?

In realtà questa contrapposizione non c’è mai stata, quello che c’è realmente è che gli italiani non esistono. Quando penso che un uomo mediocre ricopre una carica politica, o una carica statale di alto profilo, guadagnando migliaia di euro al mese alle spalle del parcheggiatore abusivo, del fruttivendolo senza licenza, del venditore ambulante, dell’operaio, del precario bamboccione, sento dentro di me conati di fresco vomito; m’arrabbio con la gente che non protesta, m’arrabbio con me stesso, mi rimbocco le maniche ma non riesco a trovare quella maledetta stupida alienante ipotetica definizione. Non so alla fine a cosa mi serva, voglio forse sentirmi un inetto sveviano che prendendo coscienza del suo stato raccoglie la sua lacerante allegria, sapendo che “l’ultima” sigaretta è ormai spenta. [+blogger] 

campo estivo

LUNEDI 2 LUGLIO 
Mattina
9.30/10.30     accoglienza, giochi di consolidamento del gruppo, introduzione al tema del campo (presso Crescere Insieme - piazzetta San Vincenzo)
11.00/12/30   Istituto Paolo  Colosimo
13.00/14.00  pranzo/colazione a sacco  presso Ludoteca Pomeriggio
14.30/17.00   laboratorio in Ludoteca:  dragone, pupazzoni, cartelli e magliette sul tema del campo, video box
17.30   arrivo a piazzetta San Vincenzo
MARTEDI 3 LUGLIO
Mattina
9.30/10.30 accoglienza, giochi di gruppo, introduzione all’escursione (presso Crescere Insieme - piazzetta San Vincenzo)
11.00/12.30  Tarallificio Esposito/Pizzeria Tre Santi (divisi in due gruppi); Arte presepiale Biagio Roscigno
13.00/14.00 pranzo/colazione a sacco  presso Ludoteca Pomeriggio
14.30/17.00   laboratorio in Ludoteca:  dragone, pupazzoni, cartelli e magliette sul tema del campo, video box
17.30   arrivo a piazzetta San Vincenzo
MERCOLEDI 4 LUGLIO
Mattina e Pomeriggio
9.30/10.30   accoglienza, musica e danze, introduzione all’escursione (presso Crescere Insieme-
          piazzetta San Vincenzo)
11.00/17.00  escursione al Bosco di Capodimonte con visita guidata all’interno del parco e colazione al sacco
GIOVEDI 5 LUGLIO 
Mattina
9.30/10.30   accoglienza (presso Crescere Insieme - piazzetta San Vincenzo)
11.00/ 12.30  Pasticceria Primavera; Omega guanti
13.00/14.00  pranzo/colazione a sacco  presso Ludoteca
Pomeriggio
14.30/17.00   laboratorio in Ludoteca:  dragone, pupazzoni, cartelli e magliette sul tema del campo, video box
17.30   arrivo a piazzetta San Vincenzo
VENERDI 6 LUGLIO
Mattina
9.30/10.30   accoglienza, musica e danze, introduzione all’escursione (presso Crescere Insieme-
          piazzetta San Vincenzo)
11.00/12.30  Pizzeria del Gallo; Centro Diurno UOSM
13.00/14.00  pranzo/colazione a sacco  presso Ludoteca
Pomeriggio
14.30/17.00   laboratorio in Ludoteca:  dragone, pupazzoni, cartelli e magliette sul tema del campo, video box
17.30   arrivo a piazzetta San Vincenzo
SABATO 7 LUGLIO 
Mattina
9.30 accoglienza (presso Crescere Insieme - piazzetta San Vincenzo)
10.30/16.00   In Ludoteca per messa a punto animazione in piazza Sanità (colazione al sacco)    
Pomeriggio
16.00/16.30 Sfilata nel quartiere (percorso: Piazza Miracoli, Cristallini, Piazza Sanità),
16.30/17.30   Azioni e animazioni simboliche in Piazza Sanità
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Campo estivo alla Sanità 2012 
Guardiamo il quartiere con altri occhi
Il campo estivo alla Sanità, è rivolto prioritariamente a bambini e bambine, ragazzi e ragazze (dai 5 ai 12 anni) che durante l’anno non hanno partecipato ad altre attività o progetti socio-educativi territoriali. è organizzato dalla Ludoteca Cittadina, dall’Associazione Pegaso, dalla Rete Sanità e dalla Comunità Crescere InsiemeIl campo si svolgerà una settimana intera nel quartiere per radicare l’esperienza nel contesto di vita dei bambini con la finalità di far scoprire/riscoprire alcuni luoghi della Sanità,  per guardare al quartiere con altri occhi, e quattro giorni e tre notti in una struttura residenziale a Marechiaro affinché ragazzi e ragazze possano riconoscersi come appartenenti ad un gruppo che vive un’esperienza comunitaria, di autonomia e di esercizio di cittadinanza.
dal 2 al 7 luglio Attività nel quartiere dal 9 al 12 luglio Soggiorno Residenziale nell’ambito del progetto Mario e Chiara a Marechiaro

LUNEDì  9 LUGLIO 
·         9.30       Partenza da Piazzetta san Vincenzo (presso Crescere Insieme - piazzetta San Vincenzo)
·         10.30     Arrivo al polifunzionale san Francesco D’Assisi, in via Marechiaro, 80
·         11.00     Sistemazione nelle camere
·         11.30     Incontro di saluto con un altro gruppo di bambini che lascia la struttura
·         12.00     Inizio attività
MARTEDì 10  E MERCOLEDì 11 LUGLIo
·         Attività laboratoriali, escursioni, animazione, vita comunitaria
GIOVEDì  12 LUGLIO
·         12.00   Partenza da Marechiaro e incontro di saluto con un altro gruppo di bambini che arriva nella struttura
·         13.00   Ritorno in Piazzetta San Vincenzo