viva la spagna

IERI, mentre la Spagna alzava la coppa, mentre mezzo mondo guardava l’evento, anche in un club di Kampala, Uganda, si festeggiava con una deflagrazione terribile che uccideva 65 persone. IERI, mentre gli spagnoli impazzivano e i giornali titolavano: “la storia è con noi”, nel delta del Niger la Schell non sapeva più come tappare le falle di petrolio. IERI, mentre si discuteva se l’Olanda ha meritato o demeritato la sconfitta, nel quartiere di Pretoria (sud Africa) gli abitanti, vicini al loro unico televisione alimentato da un generatore, continuavano a stare senza elettricità, acqua, senza vita.

Scrive John Vidal, The Observer, Gran Bretagna: “Ogni anno dagli oleodotti del delta del Niger esce più petrolio di quello che si è riversato finora nel golfo del Messico. Ma nessuno ne parla”.Cita sempre l’articolo: “Con 606 campi petroliferi, il delta del Niger fornisce il 40 per cento del greggio importato dagli Stati Uniti ed è l’epicentro mondiale dell’inquinamento da petrolio. L’aspettativa di vita nelle comunità rurali, metà delle quali non ha accesso ad acqua pulita, è precipitata nelle ultime due generazioni fino ad attestarsi poco sopra i 40 anni. Gli abitanti della regione accusano il petrolio che inquina la loro terra, e restano allibiti dal contrasto con gli sforzi di Bp e del governo statunitense per fermare la perdita nel golfo del Messico. Se fosse successo in Nigeria, nessuno ci avrebbe fatto caso, dice Ben Ikari, uno scrittore di etnia ogoni. Nel delta succede di continuo”.

Il calcio, con i suoi miliardi di euro e dollari, potrebbe salvare milioni di perone che muoiono per l’inquinamento causato da vecchi oleodotti e strutture fatiscenti non a norma. Moratti preferisce comprare un allenatore pagandolo 10milioni di euro a stagione, gli affari della finanza non hanno nulla in contrario se chi muore per siccità lo fa con abnegazione.

Nulla da fare, le guerre vengono fatte per far girare l’economia. La bomba a Kampala di eri?: poche persone per fortuna! L’acqua inquinata? Infezioni? Malattie? Bambini morti prima di nascere? Scabbia? AIDS? Lebbre? Cancri? Morbi? IERI ha vinto la Spagna! [+blogger]


6 commenti:

PEPPE ha detto...

già.. i mali di questo mondo li pagano solo i più poveri e indifesi, per lo sfruttamento c'è sempre da esultare... che peccato che non ha vinto l'Italia, per noi sarebbe stata LA CATASTROFE.

Anonimo ha detto...

gli ultimi saranno i primi!

Nino ha detto...

si è sempre saputo che l'interesse delle multinazionali supera ogni legge, ogni norma, europea e mondiale. non ci sono i diritti dell'uomo, della natura, della vita, per gli interessi di parte ci sono solo i soldi, si parala solo con questo linguaggio e basta

Nino ha detto...

si è sempre saputo che l'interesse delle multinazionali supera ogni legge, ogni norma, europea e mondiale. non ci sono i diritti dell'uomo, della natura, della vita, per gli interessi di parte ci sono solo i soldi, si parala solo con questo linguaggio e basta

Nino ha detto...

si è sempre saputo che l'interesse delle multinazionali supera ogni legge, ogni norma, europea e mondiale. non ci sono i diritti dell'uomo, della natura, della vita, per gli interessi di parte ci sono solo i soldi, si parala solo con questo linguaggio e basta

wikipedia.org/ ha detto...

L'Africa viene generalmente considerata la culla dell'umanità; i più antichi reperti umani sono infatti stati ritrovati nell'Africa subsahariana.
Il Sahara ha costituito un elemento importantissimo nell'evoluzione storica del continente. Mentre la storia dei popoli del Nordafrica si intreccia con quella dell'Europa e del Medio Oriente, gran parte dell'Africa subsahariana ebbe con il resto del mondo contatti molto ridotti, spesso limitati al fenomeno della tratta degli schiavi neri da parte dei mercanti arabi che agivano nell'Oceano Indiano. L'influsso arabo ebbe anche un rilievo nello sviluppo di alcune aree isolate delle coste orientali dell'Africa (per esempio Zanzibar e il Madagascar).
La prima circumnavigazione dell'Africa potrebbe essere stata compiuta dai Fenici intorno al 600 a.C.. Erodoto narra che il re egizio Necao (o Neco) inviò, in quell'epoca, una spedizione fenicia in esplorazione lungo la costa africana. La nave fenicia si allontanò verso sud e fece ritorno, tre anni dopo, da ovest, rientrando quindi dallo Stretto di Gibilterra. Erodoto così narra:
« Il re d'Egitto Neco (...) inviò dei Fenici su delle navi con l'incarico di attraversare le Colonne d'Eracle sulla via del ritorno, fino a giungere nel mare settentrionale e così in Egitto. I Fenici, pertanto, partiti dal Mare Eritreo, navigavano nel mare meridionale; (...) cosicché al terzo anno dopo due trascorsi in viaggio doppiarono le Colonne d'Eracle e giunsero in Egitto »
(Erodoto, Storie - Libro quarto)
Lo storico greco è tuttavia scettico riguardo al fatto che l'impresa sia stata veramente compiuta. I Fenici, infatti, riferirono di essere certi che, quando ebbero doppiato l'estremità meridionale del continente, il sole, a mezzogiorno, indicava il nord anziché il sud. Per Erodoto questo aneddoto rendeva poco credibile l'intero resoconto della spedizione fenicia:
« E raccontarono anche particolari attendibili per qualcun altro ma non per me, per esempio che nel circumnavigare la Libia si erano trovati il sole sulla destra[1] »