artigiani e non

Stamattina a piazza Sanità diversi artigiani hanno esposto i loro prodotti, sette/otto gazebo montati a semicerchio, qualche bancarella, un nomade che cercava la carità e un nero che girava per vendere i suoi oggetti. L’esposizione si ripeterà ancora, la gente riscenderà in piazza, le persone compreranno, il guantaio, ad esempio, ha venduto due paia di guanti di pelle ginghialati.

Unire insieme tante “anime” è sempre una cosa piacevole ed indicativa per continuare ad interpretare, organizzare, fare, aiutare. Certo, bisogna anche dire che non tutti erano veri artigiani, c’erano degli infiltrati, ma forse mi sbaglio non ho visto molto bene anche se alcune cose mi sembravano di fattura cinese. Ma se sbaglio che qualcuno mi corregga.

In ogni manifestazione che si rispetti, fatta nel rione, non deve e non può mancare, anche perché siamo in piana campagna elettorale, la presenza fattiva del politico di turno. Con tutto il rispetto del caso, e senza voler calunniare nessuno, queste visite così inaspettata sarebbe piacevole averle anche in periodi qualunque, come dire, senza pretese.

I cittadini del rione Sanità piangono una composita politica fatta di manifestini dati in chiesa dagl’ex democristiani che, puntualmente e con molto garbo, venivano scaraventati fuori da Giuseppe Rassello parroco rivoluzionario armato di una fede pungente e “antiproibizionista”. C’è stato chi si è incazzato veramente ma con molta dignità e, chi invece, era contento di stringere le mani; c’è anche chi, per adesso, si limita solo a guardare e chi vuole, invece, a tutti i costi far lavorare un proprio familiare. [+blogger]

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Certo, come normale che sia, ogni volta la stesa cosa. Bisogna non invitare più queste persona, ma ce li portano o li mandano?

Anonimo ha detto...

mi dispiace ma la manifestazione è riuscitissima, molto pacata, bella, la gente si è divertita. non mi interessa se c'erano degli infiltrati, la cosa che mi dispiace che stai sempre a criticare le cose che si fanno, ma tu in realtà cosa fai veramente? scrivi ma non muovi il culo, non ti alzi dalla tua sedia. mi dispiace ma le tue critiche vanno al vento, ecco perché sei solo.

Anonimo ha detto...

Caro Antonio, nel confermarti la stima per il tentativo che fai di dar voce al quartiere mi preme dirti alcune cose: la prima è che ogni tentativo di coinvolgere cittadini ed associazioni del quartiere và sostenuta. La seconda: ti meravigli della presenza del politico o dei politici? per me è normale...anzi sarebbe grave il contrario. Chiaro che le presenze poi devono dar seguito ai fatti...Terza cosa: nel momento in cui si chiede aiuto alla municipalità per una inziativa la presenza di politiciè inevitabile. quarta: ma invece di criticare sempre e solo tutti non entri nell'ordine di idee che con le istituzioni si dialoga e si discute?

+blogger ha detto...

...si, infatti, fallo anche tu iniziando a firmare ques'ultimo commento, "entra nell'ordine di idee che con le istituzioni" e i cittadini non si dialoga come fanno quelli del Ku Klux Klan.

Anonimo ha detto...

Antonio allora ci troviamo su un punto...:) che non c'è dialogo con le istituzioni...Mi pare un passo avanti.

Luigi P ha detto...

Io mi firmo, e a me la cosa è sembrata eguale come le pubblicità che vogliono farsi gli ultimi politici di turno, è normale, tutto, normale, anche il fatto che tu non ti firmi. Luigi Paciot

Anonimo ha detto...

Ciao Antonio sono Susi scusa tanto mi piacerebbe sapere degli infiltrati CINESI di cui tu parli poichè lo sai BENISSIMO mio marito è un EBANISTA da 30 anni poi non ho capito ancora chi erano secondo te i CINESI? sai ora mi sorge spontanea la domanda non credi? comunque va bene così mi auguro che le manifestazioni continuino x tutti noi perchè è un gran piacere vedere la Sanità fatta da tante belle persone e che lavorano ONESTAMENTE.Saluti Susi.

Leandra ha detto...

Io non sarei contro la presenza dei politici di turno che si fanno il giro delle bancarelle, anzi sarebbe l'occasione di fare 4 chiacchiere approfittando dell'area Natalizia delle buone intenzioni: come mai non si promuove un centro multi servizi nel quartiere? Un centro sportivo pubblico? Come mai non ci sono presidi dei vigili urbani? Perché non si cercano fondi per il ripristino e la riqualificazione degli edifici del quartiere? A che punto siamo con la riapertura della Salita Scudillo? In alcuni punti la pavimentazione é pericolosa, quando si prevederanno i lavori di riparazione? E la riapertura del Cimitero delle Fontanelle? L'ufficializzazione della riapertura del parco S. Gennaro?....
Bhe ecco sarebbe l'opportunità di far capire a queste persone, si spera munite di buona volontà, che il voto si guadagna con il sudore della fronte. Con lo stesso sudore dell'ebanista e degli altri artigiani che da anni ci regalano le loro creazioni.E soprattutto con la loro passione e il loro amore. "Il lavoro é amore reso visibile" diceva Gibran: ecco cosa i politici del quartiere dovrebbero imparare dal lavoro di questi artigiani.

Anonimo ha detto...

Sono francesca ed ho appena finito di leggere l'articolo di anto. Come sempre mi complimento con te e spero non ti lasci fuorviare da chi, come quel tizio che neanche si firma, parla senza riconoscere che ognuno -nella vita- fa il proprio mestiere, ( mi viene da dire tu allora perchè non fai l'artigiano in barba alla professionalità che non hai o sbaglio...) Cmq lasciamo stare..., mi preme rispondere al discorso sui politici: il politico di turno che viene in piazza va guidato a dire, ad esporsi. Evidentemente, se in piazza fa promesse, si assumerà -di lì al poco- il carico positivo delle promessse fatte e rispettate ovvero lo "scuorno" davanti a chi lo ha ascoltato dell'averle disattese. Evidentemente quindi ciò che è più importante, più del politico è considerare CHI INTRODUCE il politico alla piazza, chi lo conduce a dire piuttosto che no. E' evidente che se ranieri è stato accompagnato da lello, l'unica cosa che ha potuto fare è stato stringere le mani ai passanti... Quanto mi preme è considerare che, se lo stesso fosse stato accompagnato da cittadini seri, come modestamente fu il suo sfidante alla sediolina al comune oddati, lì il buon politico veniva messo nelle condizioni di entrare nel merito di problematiche inerenti il quartiere, valutarle ed, eventualmente, in altra sede, vagliare la fattibilità delle proposte e procedere laddove l'esito fosse stato positivo. Ma ...ahimè ..dove finisce la leccaculaggine di certa gente inizia l'incapacità di comprensione dei nudi e crudi, coloro che non entrano nel merito del significato autentico di un dialogo con le istituzioni volto esclusivamente ad un ingresso serio nel mondo dei finanziamenti pubblici, finanziamenti che non appartengono nè ad oddati nè al ranieri di turno ma a tutti noi, si proprio tutti noi ...

+blogger ha detto...

Brava Francesca, senza remore!

Anonimo ha detto...

levando le buone intenzioni di tutte le iniziative che ridanno vita al quartiere esaltando le qualita nascote chi ci sono noto che tutti gli interventi dei nostri partitici hanno generato il nulla anche se con modalita differenti e se ne potrebbe discutere ma azioni di autorganizzazione come il mercatino le occupazioni le varie attivita che ci sono e ci saranno sempre di piu ne danno liummagine vera reale andrebbe usato un linguaggio dialogante e civile negli articoli un altra sanita è posssibile