la pubblicità sul nucleare

Caro Michele Serra

Ti scrivo per sottoporre a te, al Direttore di ‘Repubblica’ e de “Il venerdì” una riflessione estremamente critica su una pubblicità accolta anche da “venerdì” n. 1188 del 24 dicembre 2010: si tratta del messaggio del cosiddetto “FORUM NUCLEARE ITALIANO” che, presentato come un libero sondaggio d’opinioni, è in realtà una vera e propria pubblicità camuffata, e perciò in aperta violazione con le norme vigenti. Sia il contenuto del messaggio che gli aspetti tecnici (grafica, impaginazione, etc), vìolano le leggi in quanto un “neutrale” invito al dibattito altro non è che una astuta propaganda filonucleare.

Vengono esposti, su due pagine adiacenti, in quella sinistra i motivi – quattro – antinucleari; e sulla pagina destra quelli pro-nucleari. Ma due dei motivi/contro sono “truccati”. Sul foglio-pro si legge che la tecnologia nucleare “è sicura”, senza se e senza ma; invece sul foglio-contro (il nucleare) si legge che tale tecnologia “non è sicura come sembra”. “Come sembra”: due paroline che inficiano di un buon 50% l’affermazione “non è sicura”. Vediamo ora, semplicemente, il quarto motivo: pro, e contro. Sul foglio contro il nucleare si legge: “piuttosto che averla, preferisco essere energeticamente dipendente da altri paesi”. Si tratta, a ben vedere, di un argomento tutt’altro che anti-nucleare, e pertanto mentre gli argomenti pro-nucleare risultano 5, anzi 5,5 (a causa del “come sembra” di cui sopra), quelli anti-nucleare sono 2,5. In più, nella facciata pro-nucleare si dice che tale tecnologia “può renderci energicamente più indipendenti da altri paesi”; quel “più” è uno scaltro rafforzativo.

In pratica le due frasi (ciascuna di due righi e mezzo) apparentemente speculari sono fortemente squilibrate pro-nucleare; in tal nodo si induce chi legge (o ascolta in TV il messaggio, opportunamente martellato anche con la cartellonistica stradale) a valutare serenamente due messaggi di cui uno è fortemente pro-nucleare e l'altro non è dello stesso peso anti-nucleare. Il "forum" non parte dal 4-4; ma da un 5,7/5,8 a 2,3/2,2. E questo lo chiamano forum, libero confronto, dibattuto "ad armi pari"?

Graficamente poi il messaggio anti-nucleare è nella 2° di copertina (cui il lettore è, in genere poco attento), mentre il messaggio "pro" è nella 'prima' pagina del supplemento de "il venerdì". E' un foglio collocato sulla destra, leggendo; e si sa che in pubblicità l'occhio corre prima sul lato destro di un foglio o di un libro aperto. Inoltre la pagina "sono contrario", stampata al negativo (scritta bianca su fondo nero) è di meno immediata lettura del testo a destra, scritto in nero su fondo bianco. Si tratta di tanti piccoli, impercettibili artifici grafici; guarda caso, poi, la frase "E tu che posizione hai?" si trova esclusivamente solo nella pagina pro-nucleare. E, infine, sempre nella pagina pro-nucleare, c'è - in un accattivante azzurro, assente nell'altra pagina tutta nera - la firma "forum nucleare" ripetuta due volte: come logo e come indirizzo di posta elettronica. Colpisce, infine, un altro particolare grafico: la frase "Per questi motivi sono favorevole all'energia nucleare" è a capoverso; mentre la frase contraria al nucleare non è a capoverso ed è pertanto svantaggiata perchè occorre pescarla 'durante il rigo.

Giù la maschera dunque smalizziati grafici e ingannevole committente! Sotto il profilo formale e sostanziale si tratta di una pubblicità a favore dell'energia nucleare, per neutralizzare le "resistenze" dagli indecisi o di chi ai tempi di Chernobyl non c’era. O se c’era, ma si spera abbia dimenticato. Occorre anzi aggiungere che un Referendum - a norma di Costituzione e di legge ordinaria - ha già cancellato il nucleare dall'Italia! Si censura, tra i motivi-contro, che ogni centrale nucleare in esercizio è comunque radioattiva; si omette che il “nucleare di pace” è l’anticamera di quello “di guerra” …; si censura che le scorie hanno tempi di smaltimento per centinaia/migliaia di anni e la parola radioattività non è, ovviamente, menzionata.

Se in Italia funzionassero il "garante del lettore" o l’Autorità di garanzia sulla correttezza pubblicitaria, questo messaggio - così confezionato, contenutisticamente e sotto il profilo formale - non sarebbe dovuto assolutamente essere pubblicato. Ovvero dovrebbe avere una chiara riga: "inserzione pubblicitaria". Aggiungendo, in modo esplicito e corretto, il committente. Che non è un "Forum" desideroso di effettuare, neutralmente, un pulito (da occulti condizionamenti) sondaggio d'opinione. E tu, caro Serra, che ne pensi ? [Francesco Ruotolo]

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Tutta la pubblicità è infarcita di messaggi poco chiari e perversi, questa naturalmente è peggio, perché siamo di fronte ad un problema serio e difficile, quindi trattare così un argomento è da sciacalli e uomini senza scrupoli, come del resto è tutta la nostra società economica.

anna maria ha detto...

grazie francesco per aver messo nero su bianco l'analisi puntuale e rigorosa del messaggio pubblicitario, nemmeno tanto occulto, a favore del nucleare.
passiamo all'azione denunziando in tutte le sedi questo reato. la prima cosa da fare è chiedere, in nome della trasparenza e del diritto all'informazione: chi paga questa pubblicità? quali persone hanno istituito il sito forumnucleare? come possiamo rivalerci (se c'è una class action da consumatori)su questo tentativo di invadere le nostre menti?
anna maria

Lello ha detto...

sono d'accordo con francesco e con annamaria, passiamo all'azione.

Leandra ha detto...

Un analisi lucidissima...anche io vedendo questa pubblicita' sono rimasta allibita...Purtroppo non per tutti queste astuzie sono evidenti...facciamo girare a tanti questo post!!!

+blogger ha detto...

Definizione: "Con il termine pubblicità si intende quella forma di comunicazione a pagamento, diffusa su iniziativa di operatori economici (attraverso mezzi come la televisione, la radio, i giornali, le affissioni, la posta, Internet), che tende in modo intenzionale e sistematico a influenzare gli atteggiamenti e le scelte degli individui in relazione al consumo di beni e all’utilizzo di servizi".

La pubblicità, qualunque essa sia, è alla dipendenze degli inserzionisti che decidono tempi, luoghi, momenti, situazioni adatte. Quindi anche quella di utilità sociale, spesso, serve per manipolare, controllare, dirigere.. altrimenti non si chiamerebbe pubblicità.

Anonimo ha detto...

Anto-Nucleare per sempre!

Anonimo ha detto...

bravo ruotolo, una ottima modo per far capire agli altri che noi non siamo scemi e ci ammocchiamo tutto come credono, basta con questa presa per i fondelli.