l'antipolitica

Inspiegabile la politica di questi ultimi anni, non è che non siamo abituati al dibattito e alle discussioni o contrasti; le differenze però sono marcate dalla televisione, dalla radio, dai giornali. Il dissenso regnava anche nel 1924, negli anni ’50, dopo il “boom economico” e negli anni Settanta e Ottanta. Ma, da dopo quest’ultima data, l’Italia è entrata in un periodo di crisi intellettuale, l’Italia è diventata più ignorante, è diventata qualunquista e sprecona, è diventata razzista e pregiudizievole, è diventa irriconoscibile e incapace. Questo per la sua parte visibile: in televisione sempre al stessa gente, sempre gli stessi politici, sempre Corona, Maria De Filippi, Papi, Alda D’Eusanio. Oggi gli unici che sembrano combattere le ingiustizie sono gli immigrati: prima a Castel Volturno, poi a Rosarno, e in altri piccoli centri o luoghi dove il rumore non è sentito. I giornali internazionali dicono che lo “stivale puzza”, si è imputridito, e la politica si è lavata le mani in un catino pieno di melma. Un capogruppo della Lega che s’inventa la storia di una donna mussulmana che ruba le sue carte segrete, mentre fa le pulizie, forse per pulirsi il culo; Feltri che discrimina le donne con frasi da “invertito sessuale”; Castelli che dichiara che il lavoro bisogna sudarselo, come se i contratti a progetto proponessero uno scambio equo; Bersani che combriccola con esponenti di destra, di sinistra, di centro, di centro un po’ a sinistra, un po’ a destra, un po’ spostati ma con equilibrio, un po’ leghisti ma con i fiocchi, un po’ radicali, un po’ cattolici ma non troppo, un po’ dalemiani, un po’ bindiani, e finiani di misura, con pesi e qualità. Il più a sinistra è Di Pietro ma populista, grillista con pazienza, garantista sceneggiatore e italianista con pudore. E, infine, Berlusconi che pulisce il sangue delle ferite con una busta d’immondizia, rischiando di prendere una seria infezione, con l’intelligenza di chi gliel’ha messa sotto il naso, un tempo si diceva: “te l’hanno messa in testa”, oggi le cose sono cambiate.
In effetti parte di Italiani non sono disattenti né ignoranti né qualunquisti; parte degli italiani non ridono di fronte a quello che succede a Rosarno, a Torino, a Napoli, in Puglia; una buona parte dell’ex-brava gente sta vivendo una spaccatura epocale con confusione, inaspettate situazioni, colpi di scena e di sceneggiata. E’ come il teatro di Pirandello, smarca il pubblico con contrasti inattesi, con improvvisate, con i protagonisti che si confondono con la gente seduta, con i tecnici del suono e dell’audio. Si è sempre un po’ impreparati di fronte ai 6 personaggi in cerca d’autore. Oggi c’è chi soffre la fame in una città europea e industrializzata, oggi c’è chi può comprarsi il Real Madrid per 1 miliardo di euro, oggi c’è chi sputa dallo stomaco la sua ultima aragosta imbandita di cocaina, mentre, senza voler citare i paesi che hanno fame e sete, in Calabria e in Lombardia la carità non ha più posto, non ha più referenti, non ha più umiltà. Rosarno è un esempio di razzismo? Rosarno, come i Leghsti del sud e del nord, come chi sputa sentenze, è invece un esempio di abbandono, di confusione, di perdita di presupposti e di concretezza. È l’aria irrespirabile di un periodo di lacerazioni, di transizione e di abusi per l’incompetenza e le misure adottate. E’ ancora difficile che un bravo politico si possa affacciare, dialogare senza perdersi nel marasma e nella combutta. Ecco perché gli onesti non escono, ecco perché, per adesso, se ne stanno in disparte, se visibili rischierebbero di essere travolti, unificati e distrutti. Questo un messaggio di speranza. [+blogger].

11 commenti:

Sandro ha detto...

Leggo un attimo quest'articolo e poi vado a rivedere il secondo tempo di Napoli Samb. ciao.
dopo poi faccio un commento più serio.

Sandro ha detto...

Eccomi qui, bene, ho visto che nessuno ha messo ancora dei commenti, bhè, capisco è domenica, le partite... a proposito, il Napoli ha vinto, e dopo averi divertito ho letto quest'articolo molto intuitivo e ironico. la politica ormai è allo sbando, io non sarei così ottimista anche se l'ottimismo in questo caso è l'ironia ad personam. insomma una vecchia storia che ritorna ma che non ha precedenti. il senso comune sarà distrutto dagli eventi. Insomma aspettiamo anche se in questi casa una rivoluzioncella non sarebbe una brutta cosa.

Anonimo ha detto...

sono d'accordo, anzi, d'accordissimo, è una politica delirante, con immagini che vorrebbero imboccare tutti,far capire che c'è solo quello e nient'altro. vedere Berlusconi è una cosa spassosa così come il suo lecchino Emilio Fede e oggi a grande richiesta Anche Vittorio Feltri. La feccia della vita. Ma da buon non elettore, mi indigno di fronte a tanto parassitismo, e di fronte ad una Sinistra squagliata e inconcludente.

MARCO TRAVAGLIO ha detto...

A vedere i telegiornali di regime, cioè praticamente tutti, sabato a Bologna e nelle altre piazze non è successo niente (molto spazio invece al matrimonio di Baldini, l’amico di Fiorello). A leggere i giornali di regime (molti), il V-Day è stato il trionfo dell’«antipolitica», del «populismo», del «giustizialismo» e del «qualunquismo». In un Paese che ha smarrito la memoria e abolito la logica, questa inversione del vocabolario ci sta tutta: la vera politica diventa antipolitica, la partecipazione popolare diventa populismo, la sete di giustizia diventa giustizialismo, fare i nomi dei ladri anziché urlare «tutti ladri» è qualunquismo.
E infatti, che il V-Day fosse antipolitico, populista, giustizialista e qualunquista, lorsignori l’avevano stabilito prim’ancora di vederlo, di sapere che cos’era. A prescindere. Non sapevano e non sanno (non c’erano) che per tutta la giornata, in 200 piazze d’Italia e all’estero, migliaia di giovani dei Meet-up grilleschi hanno raccolto 300 mila firme (ne bastavano 50 mila) in calce a una proposta di legge di iniziativa popolare che chiede il divieto per i condannati di entrare in Parlamento, il tetto massimo di due legislature per i parlamentari e la restituzione ai cittadini del diritto di scegliersi i propri rappresentanti sulla scheda elettorale. Cioè hanno esercitato un diritto previsto dalla Costituzione, quello di portare all’attenzione delle Camere tre questioni «politiche» quant’altre mai. E l’hanno fatto con l’arma più antica e genuina di ogni democrazia: la manifestazione di piazza. CONTINUA

Anonimo ha detto...

Israele, sì alla barriera lungo i confini con l’Egitto
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dato il via libera alla costruzione di una barriera lungo il confine con l’Egitto. Natanyahu ha dichiarato che i confini meridionali resteranno aperti a tutte le persone in fuga dalla guerra e che il muro servirà a bloccare le decine di migliaia di lavoratori illegali che entrano nel paese. “Ho preso questa decisione per sbarrare la strada a trafficanti e terroristi”, ha dichiarato il premier israeliano. Il muro sarà costruito in due anni.–The Jerusalem Post, Israele

Anonimo ha detto...

Politica assurda e nel rione è inesistente... forse meglio forse peggio. ciao

Anonimo ha detto...

BASTA CON QUESTA POLITICA DI STUPIDI "INNOCENTI" CHE STANNO IN PARLAMENTO E VENGONO NELLE NOSTRE CASE ATTRAVERSO LA TELEVISIONE, LE RADIO, E A VOLTE ANCHE SUL WEB. GRANDE SANITA'

mario ha detto...

Una idea brillanta: metterei i politici alla gogna, farli subire gli insulti della gente e del popolo. Umiliarli schernendoli facendoli camminare supra un asino e multandoli perché senza casco, senza cintura di sicurezza, senza specchietti retrovisori, senza assicurazione e bollo. Una grandissima multa per guida pericolsa.

Un Dissidente ha detto...

l'illusione che in italia ci sia una opposizione seria è paragonata al fatto che Di Pietro è l'unico dissidente di questi tempi. e cio' la dice lunga sull'alternativa e sulla politica.

Anonimo ha detto...

BUOnanotte a TUTTI. pADRE

Anonimo ha detto...

L'antipolitica è Capezzone che da radicale è diventato del pdl, l'antipolitca è Berlusconi con le sue statuette di cera che sputano colore rosso, l'antipolitica è la lega nord e la lega sud, l'antipolitca è Fede e quella specie di giornale tv, l'antipolitica è tutta la Dx.