disinformazione libera

Se dovessi descrivere con un aggettivo quello che ha rappresentato il 2009 direi senza dubbio: disinformazione. E’ stato il trionfo della menzogna mediatica e delle notizie inutili che distolgono l’attenzione dell’ascoltatore-lettore-spettatore dai temi importanti: Sia inteso: non tralascio cose importanti come la crisi, i licenziamenti, i morti sul lavoro, le guerre ecc., ma se vogliamo che non ci siano più queste cose, se vogliamo contrastare la crisi, le guerre ecc., necessitiamo dell’informazione giusta per innescare, almeno embrionalmente, quella presa di coscienza necessaria a resistere e/o a modificare in parte tutto ciò. Un esempio su tutti che ci riguarda da vicino: Le varie trasmissioni (anno zero, terra ecc.) che parlavano del nostro quartiere. Ebbene noi che ci viviamo abbiamo potuto constatare nel concreto quanto surrettizie e pretestuose siano state le inchieste e le notizie che parlavano del rione Sanità. Appunto perché viviamo qui, sappiamo che i vari Santoro e company “non l’hanno detta tutta” di proposito. Ne hanno estratto un aspetto e l’hanno reso totalizzante, continuando a cercare prove che confermassero una tesi già preconfezionata in anticipo. Già in un articolo precedente ho illustrato le cifre (italiane) sulla crisi economica che abbiamo vissuto (che è reale e non nasce adesso) per cui non mi ripeto, dico solo che se allarghiamo lo sguardo all’Europa vediamo che secondo Eurostat la disoccupazione nel 2009 ha sfiorato il 10%. In Italia le cose non vanno meglio (si stima un tasso di disoccupazione nel 2010 del 9.3% ) checché ne dicano i vari ottimisti di turno:“[…] nel tessuto più ampio e profondo della società si è reagito alla crisi con intelligenza, duttilità, senso di responsabilità, da parte delle imprese, delle famiglie, del mondo del lavoro. Perciò guardiamo con fiducia, con più fiducia del 31 dicembre scorso, al nuovo anno. (Discorso di fine anno 2009 del Presidente della repubblica G. Napolitano)
Che dire Signor Presidente. L’ottimismo è il sale della vita ... Per qualcuno, forse, non per tutti e le risparmio l’elenco. Ancora un esempio di politica estera: Il presidente USA Obama, ha affermato proprio oggi, così come aveva fatto un portavoce del Pentagono qualche giorno prima, che “dietro l’attentato del volo Delta si nasconde una cellula Yemenita di Al- Qaeda […] Sappiamo che [l’attentatore] veniva dallo Yemen, un paese in preda ad una grande povertà e a un’insurrezione che causa morte ed ancora si propone : "il rafforzamento della nostra partnership con il governo yemenita, addestrando ed equipaggiando le sue forze di sicurezza, condividendo le informazioni d'intelligence e lavorando assieme per colpire i terroristi di al Qaeda". Inoltre in un articolo del 13 Dicembre del Daily Telegraph, funzionari militari statunitensi affermavano: “Nel timore che lo Yemen non riesca a fronteggiare la situazione, l’America ha inviato un piccolo numero di gruppi di forze speciali per addestrare l’esercito yemenita contro questa minaccia”. E’ chiaro che questa versione preconfezionata dei fatti può essere facilmente “bevuta” da uno sprovveduto che non conosce nemmeno una virgola di ciò che accade in quelle zone. Un minimo di informazione basterebbe a capire che nello Yemen già da mesi il governo di quel paese sta combattendo una guerra civile (fiancheggiato dall’Arabia Saudita) contro i ribelli Al-Houthi della zona nord-occidentale del paese. I ribelli Al-Houthi (e la minoranza sciita nel suo complesso che rappresenta il 30% dei 23 milioni di abitanti del paese) sono appunto sciiti e non sunniti, tantomeno del ramo wahabita o salafita arabo-saudita per cui possono essere al limite un bersaglio di Al-Qaeda, sicuramente non un alleato. E questo non lo può smentire nessuno. Un “autorevole” giornalista, su un blog di forza italia, Ragione Politica, curato da quella grande mente che è Baget Bozzo (il giornalista è Leonardo Tirabassi, ex comunista, ex lotta continua e oggi, ovviamente, nella coerenza del suo percorso, fedele di Berlusconi) definisce Al-Qaeda “il network sunnita”. Inoltre, dirò di pù: la BBC ha mandato in onda un documentario (che in parte è reperibile su youtube, anche se è integralmente in inglese) dove addirittura si mette in discussione l’esistenza stessa di Al-Qaeda, instillando il sospetto che sia tutta un’invenzione della CIA. [ “The Power of Nightmares“ - Top Ranking CIA Operatives Admit Al-qaeda Is a Complete Fabrication].
Ma di questa trasmissione qualcuno ne ha sentito almeno parlare? In Italia sicuramente no. Mi limito a questi due esempi e potrei scrivere addirittura un libro sulla disinformazione riguardo a ciò che succede in Iran, dove si definiscono “progressisti” (che di progressista non hanno nulla, al limite sono riformisti liberali) i vari Moussavi, Rafsanjanhi, e Kathami, vittime di una presunta frode elettorale. Bisogna sapere però che una ONG, finanziata dalla fondazione Rockfeller, ha effettuato un sondaggio sul voto Iraniano due settimane prima delle elezioni e Ahmadinejad (rappresentante del conservatorismo teocratico della rivoluzione Islamica) veniva dato per vincitore tre contro uno. Ora, schierarsi a favore dell’uno o dell’altro è semplicemente assurdo: sono esponenti di due frazioni della borghesia che nulla hanno a che vedere con le condizioni dei lavoratori e del proletariato iraniano né con un presunto “progresso” sociale.
Mi fermo qui, poiché ce ne sarebbe da dire. Morale della favola, forse il nostro contributo ad una informazione corretta e onesta, seppur lo sforzo sembra enorme, non sarà vano: anche a partire da spazi piccoli come questo possiamo arrivare a smuovere, di un passettino, qualcosa e qualcuno. [abu abbass]

13 commenti:

Anonimo ha detto...

E' proprio per tutte le ragioni che spieghi che ormai non guardo più alcun telegiornale e non compro più nessun quotidiano italiano.
Le notizie adesso è meglio trovarle su internet. Questo non vuol dire che sulla rete tutto ciò che si trova sia oro colato, per questo bisognerebbe forse educare la gente a leggere dentro la notizia. Tu come consigli di farlo? Laura

+blogger ha detto...

La risposta è insita nella tua ultima affermazione, cara Laura. E' la notizia che invade i grandi network e soprattutto le nostre televisioni. Tutte semplici o gravi ma tutte eguali. Quello che non "passa" è l'informazione, la lettura attenta di un evento, ad esempio come quest'articolo scritto da abu abbas. In effetti non è tutto così, noi siamo abituati a leggere i tg nazionali, come del resto in molte altre città europee, i tg pre-costruiti e/o confezionati per la spettacolarizzazione degli eventi e degli affari. L'informazione è letta solo nel "soprastrato", come la camorra a Napoli e uguale all'inciviltà di tutti i napoletani; l'evento viene raccontato seguendo un'ipotesi di ricerca, una pista che "raschia" l'essenziale per costruire il premontato e portarlo in video. Questo meccanismo, inficiato poi da un altro ancora più perverso, ossia confermare a tutti i costi la propria ipotesi di ricerca senza nessun principio logico (meglio se scientifico), crea quel meccanismo che identifica la notizia come forma comunicativa diretta e assoluta, mentre l'approfondimento, che è poi la vera è propria informazione qualitativa, è subordinata all'impoverimento del suo "sottostrato". Questa costruzione "logica" prende il nome di disinformazione. Per fortuna che molti sono immuni da queste inesattezze. Praticamente una mole sconfinata di notizie e notizie sempre eguali a discapito del vero e dell'essenziale. Grazie per il commento Laura.

Anonimo ha detto...

La mattina del 9 febbraio 2004, il New York Times trattava una storia esclusiva ed allarmante. Il loro corrispondente da Baghdad, Dexter Filkins, riferiva che i funzionari americani erano venuti in possesso di una lettera di 17 pagine, presumibilmente scritta dal noto terrorista Abu Musab al Zarqawi, indirizzata ai capi di al Qaeda esortandoli ad accettare il fatto che il modo migliore per sconfiggere l’esercito americano in Iraq era dare inizio ad una guerra civile.
La lettera sosteneva che al Qaeda, che è un network sunnita, dovrebbe attaccare gli Sciiti in Iraq: “questo è l’unico modo per protrarre i combattimenti tra noi e gli infedeli. Se riuscissimo a trascinarli in una guerra settaria, questo coinvolgerà anche i Sunniti dormienti”. CONTINUA SU http://www.carta.org/campagne/editoria/13171

Sebastiano Sopi ha detto...

CIAO A TUTTI ho scoperto in questo momento questo blog e lo trovo veramente interessante. se vi fa piacere diventerò parte della comunuty e rispondero' agli articoli e a tutto il resto.

NINO ha detto...

POVERA ITALIA.

gerrico ha detto...

La menzogna del nostro tempo è figlia di un pianeta inquinato di violenze, anche silenziose, nascoste.
A comuni mortali non rimane che prendere atto che per sfuggire ad una condanna non resta che contrastare le malattie dell'anima...gerrico

Abu Abbas ha detto...

Cito Laura che a mio avviso ha colto nel segno:
"per questo bisognerebbe forse educare la gente a leggere dentro la notizia. Tu come consigli di farlo? Laura".
Io propongo, in ogni caso, di leggerli i quotidiani (meglio se più di uno al giorno, lo so che occorre tempo e denaro) inoltre di creare comitati di "informazione". (Un tempo si diceva di controinformazione, ma credo che la ricerca della verità sia un valore assoluto che deve tendere verso la gente e al limite smascherare e non essere contro preconcettualmente). Di creare quello che alcuni giornalisti che non sono venduti (ancora ce ne sono) descrivono come quinto potere che controlli, verifichi e smascheri le notizie ufficiali, in tutte le redazioni dei giornali, in tutte le sedi mediatiche. bisogna mettere questi imbonitori con le spalle al muro e dimostrare il loro contributo negli spargimenti di sangue nel mondo, nelle discriminazioni e nelle ingiustizie fatte passare come una cose scontate e normali.
Ciò che incute timore a questa gentaglia è che il pubblico, la gente comune, si "svegli" e li smascheri pubblicamente.
Non è facile, ma chi si arrende ancor prima di cominciare è già complice e non c'è alibi che regga, nemmeno l'enorme difficoltà del compito.
Un caro saluto.

Laura ha detto...

Caro Abu Abbas allora propongo a te e al blogger di pubblicare tutte le notizie che pensate siano importanti e che i grandi network non pubblicano. Ovviamente quelle che ritenete di maggior interesse, altrimenti penso che non si finisce più.
Se volete posso provare a darvi una mano

Anonimo ha detto...

ma non capisco perché vi accanite sull'informazione. un tempo, e specifico, "un tempo" quello che si scriveva era la realtà perché si viveva la realtà... capito?! Un presuntuoso.

Laura ha detto...

adesso invece la realtà ce la vogliono nascondere, è per questo che ci accaniamo. Più che presuntuoso sei un pò cieco.
Laura

Anonimo ha detto...

CREDO CHE QUESTA SIA UNA BRUTTA FACCENDA... CHI HA RAGIONE? ma?

Leanyse ha detto...

"In tempi di menzogna universale, dire la verità diventa un atto rivoluzionario"

George Orwell.

Anonimo ha detto...

TRA POCHI MINUTI GIOCA IL NAPOLI.... FORZA AZZURRI BY PEPPE