al bosco di capodimonte

Domenica ho rinunciato ad andare al mare e come faccio ormai da molto tempo, prendo la colazione e vado a rilassarmi al bosco di Capodimonte. Panino pieno, acqua fredda, libro, tovaglia. Trovo un posto al fresco e giù senza inibizione, senza scarpe e maglietta per mezza giornata. Uscire dalle pietre quotidiane è veramente una delizia, la pulizia spasmodica della casa si sostituisci all’insetto che punta diritto il tuo panino, alla formica che ti sale fin sopra la testa, al passero (ma anche i piccioni ecc, ecc.), che svolazza continuamente sulla tua testa.

Gruppi di srilankesi che passano l’intera giornata a suonare, giocare a cricket, cantare. È una delizi. La pace nella città di Napoli non è mai stata così vera come quella che si consuma il fine settimana al parco di Capodimonte. Nulla può turbare la nostra tranquillità, anche se c’è sempre il caso che travalica la stupidità.

In fondo agli alberi vedo una cicciona con un ragazzo (immagino dalla sua morbida postura che sia il suo fidanzato), altrettanto grasso, gonfio fin sopra il collo. La maglietta attillata fa presagire cumuli di flaccida corpulenza immonda. Mi spiego meglio: non ho intenzione di offendere chi soffre di obesità o altro, ma la mia tanta indignazione sta nel fatto che la panzuta donzella aveva in mano quella che sembrava una racchetta da tennis ma che invece altro non era che un disintegratore per insetti.

Io che sono un po’ “cecato” non avevo visto le scintille violacee e graziose che bruciavano a volo gli animali. La cosa che mi ha fatto più arrabbiare è che non solo la cicciobomba provava un senso di spietata soddisfazione nel uccidere degli insetti indifesi, essa li cercava parsimoniosamente, li braccava di continuo come una tigre bracca un cervo. Se un animale se ne stava per cazzi suoi nel giro di mezzo ettaro di terra veniva polverizzato dalla strega lardosa.

Mo dico: adesso capisco, puoi avere paura degli insetti, ti fanno schifo, ti cachi sotto per via delle “punture assassine”, sei una “insetticida”, hai l’odore di una femmina che non attira gli uomini ma gli animali… ma allora che cazzo ci vieni a fare al bosco di Capodimonte la domenica pomeriggio? [+blogger]


3 commenti:

Leandra ha detto...

mi piace quando hai questa vena cattiva, lucida e senza remore

sal "ctk" esp ha detto...

è una questione di peso relativo e peso assoluto. di possibilità di volare piuttosto che affondare. di mancanza di nutella e di diversivi diversamente intelligenti per perdere peso e dimagrire il cervello.

+blogger ha detto...

Sei proprio un cattivo :-)