assuntina...

Assuntina, l'attrice, è venuta a trovarmi in ambulatorio, questa mattina. Ci siamo conosciuti quarant'anni fa, al mio ingresso, in questo quartiere. Totò l'aveva messa in un'inquadratura della piazza Sanità, pochi secondi di primo piano. Ma data la sua bellezza di guagliona, l'appellativo di attrice, le era rimasto negli anni seguenti. Vivi ancora dal 2005 in albergo, possibile?, le chiedo. Nella primavera di quell'anno, un solaio di un palazzo, qui di fronte, un vecchio palazzo del 700, sprofondò, dando luogo all'evacuazione dell'intero abitato che venne trasferito in un albergo, in Piazza della Stazione. “Dottò, di questi tempi, vitto e alloggio gratis, non sono poca cosa”! Assuntina, nonostante gli anni, non ha perso la sua bellezza di donna del popolo. Pochi tratti di trucco, le sottolineano lineamenti armoniosi.

“Assuntina, ma sono quattro anni che costate a tutti noi, possibile che nessuno si sia mosso”? “Si, dottò, ogni tanto viene 'nu politico, 'nu prelato, con la tv, a visitarci. Fanno promesse, sorridono, accarezzano i bambini. Ma noi restammo lì”. Assuntina ha accavallato le gambe: calze nere, di un complesso arabesco, mi fermano lo sguardo. “Vi danno da mangiare”? Le chiedo. “Eccome! La mattina cappuccino, o caffè, cornetti, marmellata e burro. A mezzogiorno, pasta , carne e frutta. Alla sera, cena completa. Naturalmente vino e birra”.

Penso che con quello che è costato questo trasferimento, in quattro anni, si sarebbe potuto costruire una nuova palazzina, per tutti loro. Ma qualcuno ci deve guadagnare. P.S. La palazzina d'epoca, naturalmente, è stata restaurata, da oltre un anno, e la si può ammirare, in attesa di ch
i? [ranieri luicio paolo]

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono trascorsi forse dieci anni, il palazzo è ristrutturato e vuoto. Devo chiedere se sono ancora tutti in Hotel...

Anonimo ha detto...

anche tu conoscevi questa storia?

dylan s ha detto...

mi piace, dylan s.