prima che sia notte


3 commenti:

PAOLO ha detto...

bellissimo, grazie mille... avevo proprio bisogno di sentirlo ancora... una buona e ricca settimana ciao

WP ha detto...

Prima che sia notte è un romanzo autobiografico scritto dal poeta e scrittore cubano Reinaldo Arenas.

Il libro inizia con l'introduzione scritta quando l'autore, ormai malato di AIDS fa un bilancio delle sue opere, della sua vita e delle sue speranze di libertà per Cuba.
I primi capitoli parlano della sua infanzia, della vita in campagna povera, ma felice e della sua scoperta dell'omosessualità.
Durante la permanenza al potere di Fulgencio Batista la situazione economica peggiorò e la famiglia di Reinaldo dovette vendere i terreni e traslocare in città.
Sentito che ci sono dei ribelli che vogliono abbattere il regime di Batista, giovanissimo scappa di casa per unirsi a loro. Subito vede l'ipocrisia della rivoluzione, i processi farsa e le fucilazioni. Ottiene una borsa di studio per studiare come contabile agricolo per amministrare le terre confiscate, dove dai professori sovietici riceve lezioni di marxismo-leninismo.
Qui continuano le sue esperienze sessuali, ma tuttavia Reinaldo continua a nascondere a se stesso la sua omosessualità, continua ancora a frequentare delle ragazze, ma solo per salvare le apparenze.
Inizia a lavorare in biblioteca, si riunisce clandestinamente per leggere poesie e romanzi con altri scrittori. Viene denunciato, la polizia irrompe in casa sua e lo arresta e requisisce il manoscritto di Otra vez el mar, subito scappa, tenta di entrare a Guantanamo, scappa via mare, ma non riesce e rischia la vita, il mare era minato per impedire di entrare nella base statunitense. Braccato dalla polizia si rifugia in un bosco dove dorme sugli alberi e incomincia a scrivere Prima che sia notte, viene arrestato e il suo manoscritto viene sequestrato. È detenuto per mesi al Morro in attesa di processo, viene picchiato, tenta due volte il suicidio. Poi senza spiegazioni viene mandato a Villa Marista alla Sicurezza di Stato, dove viene lungamente interrogato, poi in un campo di lavoro.
Torna in prigione, sconta la pena e torna libero, ma è isolato dai colleghi e amici, tra i quali si nascondono anche agenti della sicurezza di Stato. Nel 1980 quando Fidel Castro permette agli "indesiderabili" dal regime (ovvero omosessuali , delinquenti e malati di mente) di andarsene dall'isola, a seguito dell' "invasione" da parte di alcuni cubani dell'ambasciata Perù, i dissidenti non potevano partire: con uno stratagemma Reinaldo riesce a scappare, cambiando con una penna il suo cognome sulla carta di identità da Arenas in Arinas. Per qualche tempo sta a Miami, poi si trasferisce a New York, viaggia per l'Europa e scopre l'ipocrisia della gente che non gli crede.

Anonimo ha detto...

il film è bellissimo!