frocio

Ho incontrato per le strade del rione un vecchio signore che non vedevo più da anni, è sbucato all'improvviso da vico Sanfelice mentre parcheggiavo per una breve sosta la mia vespa. Ci siamo salutati come due buoni amici e siamo rimarti lì per circa un quarto d’ora. Mentre parlavamo si è avvicinato un signore sulla cinquantina e mi ha fatto un segno, uno strano gesto che all’istante non sono riuscito a decifrare.

Ero contento di aver rivisito questo vecchio cittadino del quartiere sanità, sapevo dei suoi trascorsi militanti, di vecchie “ritorsioni” con un commerciante della zona, ma tutto sommato era ed è una brava persona schietta, sincera, onesta che non disdegna di parlare un italiano dell’”ove” e dell’”illustrissimo”.

L’altro signore ci guardava come un ebete stizzito, sorrisetto ironico che disdegnava gli antipatici e i maleodoranti. Dopo un po’ mi sono accorto che continuava a fissarmi: con l’indice destro si toccava il lobo dell’orecchio sventolandolo come si sventola una vecchia bandiera rattoppata.

Ho capito cosa mi voleva dire! Avevo voglia di urlargli in faccia che la sua stupidità raggiungeva anche i meandri sotterranei delle vette più infime del sottosuolo. Mentre si divertiva, ho toccato la mano del mio amico gay, onore che mi ha tramutato in un frutto proibito agl’occhi del signore che, nel frattempo, si era messo di fronte a noi. Ben mi sta! Siamo dei fottutissimi froci che nel ricordare il loro passato si stavano salutando. Sì, era pur vero, stavamo dando fastidio. Per fortuna solo il signore di rimpetto pareva riconoscersi nel tumulto giornaliero che questa mattina ha sconvolto il rione sanità. [+blogger]

4 commenti:

Leandra ha detto...

ahahahah bellissimo questo articolo! Eccezionale, dovremmo essere tutti come te ,blogger, ridere dei pregiudizi altrui, fino a togliergli la linfa vitale e farli morire di morte naturale, senza sforzo, senza violenza,affondarli nel ridicolo con l'indifferenza di un sorriso, quel sorriso di chi sa che il futuro non c'é piu' posto per queste persone e queste mentalità, fortunatamente.

Anonimo ha detto...

...non c'è limite all'ignoranza, ma c'è forse un limite alla stupidità. BRAVO!

Anonimo ha detto...

hai ragione Leandra proprio un bel articolo, te lo dice un gay che non ha avuto mai vergogna di rivelarlo. Ed così mi sono imposta anche nella mia professione e sono diventato un manager di successo superando strade difficoltose e ripide. ma ho sempre detto a tutti i miei orientamenti sessuali, non ho mai molestato qualcuno ed ho sempre agito con onestà e rispetto.

Paola ha detto...

mi rivolgo all'anonimo del 02 agosto 2011 23:07 si giusto, ma in realtà non ti sei firmato.