napoli, che squadra...

Che delusione, sconfitti al San Paolo con l’amarezza di aver perso una occasione per il riscatto. Napoli freme nel vedere un secondo posto ben guadagnato, senza che nessuno possa indicarla come squadra da battere. I napoletani che applaudono, che si sentono inorgogliti sotto la “monnezza” che continua a dilagare invadendo un po’ tutte le strade della città. Napoli vince mentre la capitale si apre alla felicità dell’ultimo spot ritrovato o dell’ultima frase scritta in campagna elettorale.

Il futuro è mo!, Un riscatto per la città, Nobiltà e Giudizio, Per una onesta rappresentanza, Per il cambiamento…”. Farsi fotografare con i guantoni da box, bello, elegante, straordinaria sensazione che limita l’incapacità di reagire. Lavezzi non ha giocato molto bene, Cavani poteva servirlo, era libero. Perché hai sbagliato il rigore?!. La città sbanda, la squadra anche, la politica svilisce, la gente palpita, sbandiera il bianco e l’azzurro, grida e si vergogna, si mostra capace, rimane travolta dalle azioni che fanno gridare allo scudetto.

Poi tutto passa perché l’udinese ha vinto 2 a 1, perché Inler segna con decoro e quello “stupido di Denis, che non sa giocare a pallone, fa un gol bellissimo”. Bravo Napoli, grazie presidente! Qui si muore dopo aver morsicato una pesca gialla. Qui i friarielli non sono più verdi, sì il colore rimane ancora azzurro, ma le melanzane sanno di patate mentre la pizza si affloscia appena uscita dal forno. Forza Napoli! [+blogger]

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Hai perfettamente ragione...sfortunatamente in questi giorni son dovuta restare in ospedale x mio marito che dopo un grave infarto è dovuto appoggiarsi all'ospedale S.Gennaro x controllo di un elettocardiogramma...credetemi allucinante ho dovuto gridare con tutte le mie forze x far spostare mio marito da quel....COME LO VOGLIAMO DEFINIRE...OSPEDALE che non sapevano neppure in che modo fare l'esame...Viviamo realmente al limite della sopportazione umana paghiamo le tasse...siamo onesti...eppure ci spetta tutto questo...sono contenta che il NAPOLI VINCA MA NON ME NE PUò FREGARE PIù DI TANTO ..NON CAPISCO MA LA GENTE COSA TIENE NELLA TESTA? MA CI RENDIAMO CONTO CHE NON ABBIAMO PIù NULLA...ci STIAMO RINCRETINENDO... CI STANNO FACENDO IL LAVAGGIO DEL CERVELLO E NOI...PENSIAMO AL NAPOLI? HAI RAGIONE ANTò..CI SAIMO ABITUATI A MANGIARE LA PIZZA...MOLLA ...LA MOZZARELLA AL VELENO TANTO....VIVA IL NAPOLI...NON SO SE RIDERE OPPURE CHIUDERE GLI OCCHI..ED IMMAGINARE CHE FORSE TUTTO QUESTO UN GIORNO POSSA CAMBIARA....ALLA FINE SAI CHE TI DICO NON CI RESTA CHE PIANGERE MA VERAMENTE......

Robert ha detto...

sarebbe bello che il napoli vincesse e la città risolvesse tutti i suoi problemi.... utopia, sai che invidia da parte del nord?!

Anonimo ha detto...

Napoli perrde, Milano vince... Berlusconi vince... e mica è una cosa scontata? è smpre stato così! ehh già?! laviamoci i denti, andiamo a coricarci presto, guardiamo pure il tg1 e fede, poi la nostra bonaria tranquillità ci farà vivere sereni e contenti per il resto della nsotra vita. un sacrificio qui, una fatica là, va pure bene, anche i ricchi pingono!

The Sopranos ha detto...

Invidia da parte del nord? No, non credo. Ma se dovesse accadere, durerebbe giusto pochi giorni, un mese forse, poi gli ignoranti del nord, che sono pochi e fanno molto rumore, esattamente come quelli del sud, ritornerebbero a palrare dei luoghi comuni a noi affibbiati che, grazie alla nostra ignoranza (quella di noi uomini del sud), difficilmente riusciamo a controbattere. Sì, perchè per ribattere sui nostri luoghi comuni si deve essere colti, molto colti e amanti della storia, perchè le nostre ragioni si trovano indietro negli anni, non certo adesso che, per colpa di tutti (nord e sud) non riusciamo a far valere.
E non credano i napoletani che vivono a Napoli che le imprese della nostra squadra del cuore ci possano dare soddisfazioni al di fuori del calcio in tutta Italia. Al di fuori della regione nessuno avverte questo legame
Buon tutto a tutti.

Anonimo ha detto...

Credo che la differenza non stia nel etichettare l'uno, il sud o l'altro, il nord. questo tipo di polemiche lasciamole ai leghisti. gli aspetti essenziali stanno nel'uno così come nell'altro. imparare arricchire i nostri sguardi le nostre attenzioni. un artigiano del sud, un operaio del nord, le piccole cose che ci possono far diventare "adulti". Io ti do qualcosa a te tu mi dai qualcos'altro a me. niente di più e niente di meno.

2 ha detto...

i mali del mondo non sono tipici del Sud Italia e ed il business del calcio non ne la causa ma semmai una emanazione di un sistema distorto. Che il Napoli vinca o perda la pizza sara' sempre molla e la mulignana avra' il sapore del marcio. Non credo che chi urla di gioia per un gol del Napoli debba sentire il senso di colpa di questa gioia. Non lo permetto. Abbiamo gia' sensi di colpa per crimini che non abbiamo mai commesso, perche' dovremmo sentirci in colpa anche per le piccole gioie quotidiane? il calcio e' uno sport e' un divertimento e' una gioia, anche se sappiamo e' tristemente un business, come tutto le cose che ci circondano dalla coca cola che beviamo al divano ikea dove posiamo il culo fino al dentifricio con cui ci laviamo i denti e al sapone con il quale ci facciamo il bide'. Tutto e' business che discrimina, divide, rende piu' poveri i poveri e piu' ricchi i ricchi. Scendere in piazza unirci si, ma mettere il vestito nero di lutto e privarsi di quel po' di piacere che ci resta, no non lo accetto.

Robert ha detto...

non devi privarti del poco devi solo non rendere ancora di più esasperato questo sistema. anche questi commenti servono a gistificare l'azione capitalista. non bisogna accettare e basta. se non esci fuori da questa mentalità sei fottuto, anzi siamo fottuti.

2 ha detto...

Guarda Robert, non ho mai detto che giustifico questo sistema, dico solo che il male e' a monte del campionato di calcio o della vittoria del napoli. Sono d'accordo che bisogna dare importanza all'azione e alla lotta alle ingiustizie, ma che ogni volta che si prende un po' di piacere per noi stessi e si fa quello che si ama, c'e' sempre qualcuno che ti dice... devi pensare alle cose importanti..ma che significa? Io spero che se un giorno ci sara' la rivoluzione e in seguito ad essa il mondo perfetto, bhe io spero che in questo mondo utopico si continui a giocare a calcio e a tifare la squadra del cuore. Tu vuoi dire che il calcio e' l'oppio dei popoli? Che oscura la nostra mente? Sono d'accordo, ma questo non a causa dello sport in se' ma dell'uso che se ne fa nei media. L'importante e' essere coscienti di questo. Per il resto dal calcio abbiamo molto da imparare, l'azione di gruppo, la passione, la perseveranza, l'idea di riscatto. Questi sono tutti valori che questo sport veicola e credo che dovremmo fare tesoro di cio'.

Anonimo ha detto...

"Panem et circenses", proprio, qui, a Napoli, nei pressi di via Anticaglia, duemila anni fa, circa, si sperimentava questa forma amaliatrice sul popolino affamato, nel teatro romano degli imperatori.Oggi, Napoli è bene che non si distragga, ne stia al giuoco facile di farsi distrarre dai suoi imperatori di turno. Se ha fiato per urlare, lo faccia non per la vittoria della sua squadra, ma per l'agonia della sua città.Così, invaghita da promesse, muore. lucio r.

2 ha detto...

il napoletano non urla per la sua citta', ma non urla neanche l'italiano con il contratto co co pro e neanche il lavoratore europeo quando grazie al trattato di lisbona si e' riscoperto piu' sfruttato e con le ossa rotte.Qual'e' il vostro suggerimento, abolire il campionato di calcio? Magari dopo ci risvegliamo tutti e scendiamo in strada per fare la rivoluzione, magari la domenica sera perche' ci annoieremo senza il posticipo...

Anonimo ha detto...

2, forse o ci spigiamo male o tu non riesci a capire, il napoli calcio è una metafora. che poi le brutture dell'economia hanno sfasciato lo sport e la passione, questo tutti ne hanno colpa. Pensa a calciopoli: che sfizio c'è a vedersi una partita? Hanno distrutto anche il tifoso che ha subito l'ennesima "rivoluzione al contrario". Distruggere la passione significa diruggere chi per lo sport e per il calcio da la propria vita. Di morti ce ne sono, di uomini che ammettono di sbagliare nessuno.

2 ha detto...

forse non riesco a capire, allora me ne scuso, ma il punto e' che se l'economia ci schiaccia tutti, se il calcio e' diventato piu' business che passione, forse la colpa sara' pure di tutti ma il vantaggio di pochi. Sicuramente i milioni di euro di ingaggio non vanno nelle mie tasche ne' in quelle di noi poveri mortali.Il giorno in cui la pesca non sara' infetta sara' anche il giorno in cui il calcio non sara' truccato. Io cercavo solo di dire che credo fondamentalmente che La pesca e' marcia, la pizza e' floscia, le partite di calcio truccate, ma non per questo dobbiamo smettere da'amare la frutta la buona pizza e il buon calcio.