Mentre sui muri dei palazzi storici del rione un cumulo di manifesti elettorali sovrapposti illegalmente continuano a sporcare il quartiere senza che nessuno faccia niente, del resto anche tutta la città è colpita da questo fenomeno, un altro senza fissa dimora è morto la settima scorsa di freddo e di fame a piazza Cavour. Mentre la politica parla un linguaggio incomprensibile migliaia di buche, voragini pericolosissime causate dalla pioggia, invadono Napoli: dalla Sanità a Capodichino, da Casavatore ad Arzano, da Capodimonte a Miano e Secondigliano.
I problemi veri e reali sono appannaggio del gossip elettorale, degli scandali sessuali, delle leggi incostituzionali. Il linguaggio politico muore sotto il dilemma di un paese più disunito e meno partecipe. In televisione si parla solo di complotti, di leggi ad personam, di veline, mentre il dibattito vero, quello che dovrebbe arricchire di più la nostra cultura, soggiace nel silenzio più assoluto. Non c’è dibattito sulle modifiche che stanno apportando all’articolo 18 dello statuto dei lavoratori; non c’è dibattito sull’espulsione di un padre immigrato che vuole accompagnare i figli a scuola, non c'è dibattito sul crollo del pil del 5% nel nostro paese, peggior dato mai registrato prima del 1971.
“In Lombardia il reddito annuo pro capite è di 32.100 euro, in Sicilia di 16.500 euro”, scrive Gerhard Mumelter, sul giornale Der Standard, Austria, in un articolo dal titolo: lo strappo nel tricolore, commentando la netta differenza che c’è tra nord e sud dell’Italia; Robert Maggiori “Libération”, Francia, afferma: “Retrocessa a provincia, l’Italia perde posizioni in molte classifiche internazionali che riguardano la scuola, la salute, l’ambiente, i diritti, la cultura (a cui sono stati tagliati drasticamente i fondi pubblici) o le nuove tecnologie”; mentre un commento spagnolo “El País” sentenzia drasticamente: “Se gli italiani finora pensavano che il problema fosse il governo, in questo momento è la repubblica nel suo insieme a preoccuparli. Le istituzioni sono indebolite dalla corruzione e dalle proposte di riforma che cercano di minare lo stato di diritto. Nessuno sembra sapere dove stia andando l’Italia, un paese fondamentale nella costruzione dell’Unione europea”.
Un caso emblematico. Sembra che nessuno ha più voglia di chiedere i proprio diritti, di chiedere lavoro, di chiedere istruzione, di chiedere partecipazione. Il rione Sanità vive nell’ombra offuscato da un ponte che lo ha sventrato, mentre Napoli e il nostro paese sembrano scandalizzarsi più per i tradimenti coniugali che per 2 milioni di persone in cerca di occupazione (307mila i lavoratori che hanno perso il lavoro in un anno). In parte è la società della “visione” che cerca consensi e legittimità, in parte è la stanchezza e il malaffare. Su “Le Monde”, giornale francese, Jacqueline Risset commenta in modo esemplare: “Le cause sono diverse e vanno cercate nella storia italiana recente e lontana. I mezzi, usati in modo ripetitivo, sono quelli relativi all’abolizione dei rapporti tra realtà e finzione, un’abolizione progressiva raggiunta con forti dosi di una televisione allucinatoria”. [+blogger] Fonte delle citazioni dei giornali esteri: Internazionale
9 commenti:
L'unico cambiamento possibile puo' solo venire dal basso...dalla base della piramide.
Bisogna lottare giorno per giorno, contro i piccoli soprusi, e cominciare a risvegliare o ricreare una coscienza civica in tutti. I manifesti elettorali affissi selvaggiamente per esempio!Che ci vorrebbe a fare una denuncia? Ci sono anche i nomi e cognomi dei colpevoli sopra!
http://ilpendolodelvesuvio.blogspot.com/
Italie : le ministre de la Défense passe... à l’attaque !
Un journaliste qui tentait d’interpeller Silvio Berlusconi durant sa conférence de presse mercredi à Rome a été malmené par le ministre de la Défense en personne, qui l’a fait rasseoir sans ménagement, a constaté une photographe de l’AFP. Alors que le chef du gouvernement attendait les questions à l’issue de sa conférence de presse sur les élections régionales, Rocco Carlomagno, se présentant comme un journaliste free-lance, a crié sa question du fond de la salle sans attendre son tour. (http://archives.lesoir.be/)
indagato su tutto, berlusconi ha voluto lui questo stato di cose, è un perseguitato. se come dice lui è innocente perché non si è fatto processare? è normale che poi si accaniscono contro di lui. poi vuoi passare per una vittima?
come dice l'articolo, è la politica una illusione, noi ci crediamo di parlare, di discutere ma in effetti siamo tutti incantati dalla televisione che in parte ci annulla, ci inganna e ci spersonalizza. proprio come diceva Pasolini, un "grande fratello" con una lente disarmonica, che scruta ogni movimento ogni situazione ogni cosa vicina e lontana. un mostro bifronte che sputa fuoco in nome di una libertà mai esistita.
io con la legislazione non ci sto capendo più niente, prima si fa una legge, poi la si modifica, la si cambia e alla fine la si abroga. non che non sia giusto apportare modifiche, cambiare in meglio, ma spesso prendo le multe inconsapevolmente anche se mi sono letto bene la mormativa. ad es. ho preso un multa perchè parlavo mentre guidavo l'auto al cellulare con l'auricolare. mi hanno detto che era reato, anche se leggendo la legge è sì, reato, ma se si parla con un solo auricolare, avendo la possibilità di sentire anche la strada, le auto, le persone allora mi sembra che ci sia la prescrizione, almeno questo è quello che leggo dalla normativa... ma mi hanno detto che non è così e mi hanno fatto la multa, comunque faro' ricorso. LA LEGGE E' LEGGE.
SIAMO AL PAROSSISMO DELLA POLITICA E DELLA VITA PUBBLICA, TUTTO IL CONTRARIO DI TUTTO MENTRE LE COSE NUOVE ED IMPORTANTI LE LASCIAMO AGL'ALTRI. NOI ATTACCATI AL VECCHIO E ALLA IMMOBILITA'.
se non c'è informazione non c'è democrazia ...
finiamola con questi politici mangia sangue!!!!!!!!!! con i soliti assurdi paladini del c....!!!!!!!!!! basta sporcare i muri dei nostri storici palazzi con le vostre facce di merda!!!!! con le solite locandine dei primi piani di sorrisi beffardi e da ebete che vi ritrovate, le vostre frasi che promettono le solite chimere!!!! noi vogliamo la verità, noi vogliamo iniziare ad avere voce in capitolo!!!!!!!!!
VINCENZO PIROZZI
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