bella domanda

Ieri mattina mentre attraversavo il mio vecchio vico Sanfelice, una donna mi ha chiamato mostrandomi le sue ultime analisi cliniche e cercando di farmi capire che aveva un po’ di colesterolo. “Guarda, credi che non possa mangiare dolci?”. Ma, non sono un medico, credo di no comunque. Come passate il Natale, le ho chiesto? “Bhè”, mi ha risposto, “con un marito disoccupato e i 4 figli tutti senza lavoro, per dire il vero un lavoro lo fanno ma vengono pagati a nero, non so proprio… comunque in questo periodo dobbiamo essere felici, il Natale è bello e il vicolo si illumina sempre”.  

Ad un tratto è apparso il marito che mi ha salutato calorosamente dandomi gli auguri. “Anto’, che stajo facenno, lavori?”. Parola troppo grossa e domanda precipitosa per rispondergli onestamente: “sì, faccio quello che ho sempre fatto”. Mi ha detto: “come devo fare per il miei due figli sordomuti?, sono andato dappertutto, avvocati, associazioni, esperti, ma niente, non c’è niente per le persone invalide”.

“Una bella domanda, cosa c’è per i diversamente abili?, come possono lavorare a Napoli? Le aziende devono assumere persone obbligatoriamente con handicap, in che modo devono farlo? Quali sono i requisiti?” Mi ha bombardato di domande, un disoccupato organizzato con nessun titolo di studio, si “arrangia”, come dice lui: lava palazzi, automobili, fa il benzinaio, attacca selvaggiamente manifesti, pompe funebre.

Arte di arrangiarsi direte voi, ma che, arte per lavorare in un luogo dove le strade, le piazze, le vie e i vicoli sono pungenti e allo stesso modo radiosi. Essi si restringono sotto la cappa della perfezione stilistica, come la scritta che alla fine mi ha fatto notare con orgoglio e ironia: “hai visto?, per anni hanno sbagliato anche i professori più eccelsi, non si chiama vico San  Felice santo omonimo e benedetto, ma Sanfelice l’architetto che ha fatto palazzo del fascio alla via Vergini. [+blogger]     

3 commenti:

Anonimo ha detto...

é una queastione di stile e di preparazione il resto viene da sè.

Drik ha detto...

Una delle cose che ho sempre amato nel leggere queste cose è il fatto che alcune persone ti disarmano con la loro "ignoranza" che poi è quella che ti fa capire che ignorante sei tu e tutte le scuole "grosse" che hai frequentato.

room ha detto...

Prima di parlare di certe cose bisogna conoscerle e capirle altrimenti si rischia di fare flop anche in buona fede.