"agguato" popolare

Ieri sera 7/11/2011 ore 18 davanti all’Ospedale san Gennaro è stata fatta una assemblea popolare contro la chiusura del pronto soccorso che accoglie circa 100mila abitanti. Ricordiamo che in un anno solare nello stesso ospedale sono stati fatti 3000 interventi d’urgenza salvando la vita di moltissime persone. L’assemblea richiede la riqualificazione del pronto soccorso e dell’intero ospedale, ricordiamo che nella stessa struttura ci sono reparti altamente tecnologici (senza contare medici e paramedici), e altri che vanno rivalutati come la gastroenterologia, l’otorinolaringoiatria, la ginecologia, la cardiologia, l’ortopedia.

L’assemblea spontaneamente ha organizzato una corteo per il quartiere che sì è diretto su via s Teresa degli scalzi bloccando il traffico cittadino e fermandosi all’altezza dell’Asl. E’ stata ribadita la richiesta di un incontro urgente con i vertici della regione, dopo varie trattative è stato accordato un incontro alle ore 11 del giorno 9/11/2011 nella sede della regione Campania di via santa Lucia.

La delegazione è rappresentata dai componenti del comitato popolare, del consiglio della III Municipalità e dei rappresentati dell’Ospedale. Il comitato ribadisce altresì che continuerà con azioni non violente sul territorio. Alle ore 18 del giorno di cui sopra c’è un’altra assemblea sempre davanti all’ospedale san Gennaro per comunicare l’esito delle trattative. Intervenite tutti. [mauro migliazza]


5 commenti:

Anonimo ha detto...

bel titolo!

Anonimo ha detto...

Oggi sono andato all'ospedale san gennaro e ho visto che alcuni impiegati avevano appeso un cartello di morte su una porta, c'era scritto, defunto lo stipendio.

wikipedia ha detto...

L'Ospedale di San Giovanni dei Poveri è una struttura di interesse storico-artistico di Napoli; è siuata nel centro storico, nel Rione Sanità.
La storia dell'ospedale è strettamente intrecciata a quella della basilica che sorge al suo interno, quella di San Gennaro fuori le mura. La chiesa, del V secolo d.C., dopo la traslazione delle reliquie di San Gennaro a Benevento (817-832), cadde in rovina. Tale condizione perdurò fino all'872, anno in cui, il vescovo Atanasio di Napoli, la fece restaurare e annettere al monastero benedettino dei Santi Gennaro e Agrippino.
Nel XV secolo, l'intero monastero cadde in abbandono, ma nel 1468 venne riutilizzato dal cardinale Oliviero Carafa che lo trasformò in ospedale per gli appestati. Dopo la peste del 1656, l'ospedale fu ulteriormente ampliato e fu dotato anche di uno ospizio dedicato ai Santi Pietro e Gennaro, le cui statue, opera di Cosimo Fanzago, furono esposte all'esterno.
In seguito il complesso subì varie sciagure economiche, fino al generoso intervento del re Gioacchino Murat. Il complesso è preceduto da una scala a doppia rampa che precede un vestibolo con affreschi cinquecenteschi di Agostino Tesauro, stemmi della città di Napoli, ed altre particolarità artistiche-architettoniche.

Paolo ha detto...

Si sta muovendo qualcosa in senso positivo ma speriamo bene non si può mai dire.

Difendere i diritti ha detto...

Pronti a lottare per non far chiudere l'ennesimo pronto soccorso napoletano, queste cose succedono nei paesi del 4 mondo e non devono succedere nel nostro. siamo liberi di scaraventare dalle loro belle poltrone chi ha la responsabilità penale e civile di tale atto. pronti a difendere i nostri diritti nel nome della libertà e della giustizia.