tutto pulito

“…ma possiamo tornare dopo mangiato?”E’ Sabrina che me lo chiede dopo che cerco di dir loro che è l’una e mezza, è ora di andare a pranzo.

Sono stati proprio Sabrina, Rita, Mimmo, Mattia, Rossella, Pino, Salvatore, Francesco, Luigi, Maria, Carmen, Stefania,Chiara, Marcella, Davide, Alfonso, Rossella, Patrizio, Elda, Cristian, Carmine, Martina, Mena, e poi .”…i RAGAZZI dell’Oratorio Miracoli”, come mi suggerisce di scrivere una tra le più ‘grandi’ del gruppo,” i veri protagonisti dell’iniziativa ai Miracoli di “Puli-amo la Sanità”, organizzato dalla RETE per la Sanità” “Cominciamo dallo spazio delle giostre”, è uno tra i più piccoli, a dare gli ordini.

E così, per circa 4 h, armati di scope più alte di loro, guanti e qualche cassetta della frutta recuperata per depositare i pezzi di vetro più grossi, sono andati avanti a riempire una ventina tra buste e bustone. Anche l’erba, strappata dai muri e dagli angoli dei vialetti, è finita in quelle buste, solo in parte raccolte dal camioncino dell’ASIA, che, dopo aver rimosso le ‘campane’ stracolme di rifiuti, spiegando a noi di malavoglia che poi metteranno quelle nuove (quando? perché rimosse prima delle nuove o, comunque, prima che ci sia altra modalità per evitare l’abbandono totale di montagne di rifiuti nella piazza)e poi una breve apparizione per prendere qualche altra busta, è andato via. Così, dopo aver invano atteso che il camioncino, come promesso, tornasse, alla fine tutte le altre buste sono andate a colmare i pochi cassonetti dell’indifferenziata della, piazza.

Poi, prima di andar via, hanno preso i volantini residui rimasti sul banchetto sotto al gazebo che la Rete aveva allestito, “…per portarli a casa o a scuola”, hanno annunciato. E il tutto sotto gli occhi degli adulti indigeni che, prima increduli, poi, quando sono cominciate a mancare le scope, insufficienti per tutti i ragazzi che man mano si aggiungevano, hanno cominciato a collaborare aggiungendone qualche altra insieme alle palette. Per loro, per la maggior parte di questi abitanti, poco abituato a ricevere a…gratis, una vera e piacevole sorpresa; per i ragazzi, un gioco.

Ma, forse, mai un gioco fu così serio ed educativo prima che utile! Alle Istituzioni; un invito a non sprecare tante inopinate risorse, e, soprattutto, a non lasciarli soli: oltre che pericolosamente diseducativo, sarebbe l’ennesima disorientante delusione! [erminia romano]

2 commenti:

The Sopranos ha detto...

Ma quelle sono per caso le scale che dalla chiesa dei Miracoli portano agli Educandati?
Che ricordi...elementari e medie fatte lì, ricordo anche che un giorno io e altri "compagni di classe" avevamo fatto un giro da soli nelle sale chiuse dell'edificio. Ricordo un teatro con un palco (non vorrei sbagliare, ma forse c'era anche lo stemma reale), una bibioteca e una sala con animali imbalsamati...a volte mi viene in mente quel periodo, sarebbe bello ritornarci.

Nino ha detto...

Si sono proprio quello le scale... E chi te lo impedisce di ritornarci???