inter napoli

Dopo diciassette anni il Napoli batte l’Inter a san Siro, una bella soddisfazione per i “terroni” napoletani. In un video postato su youtube girato durante la partita si possono ascoltare i tifosi interisti che gridano “San Gennaro sieropositivo… Senti come puzza, senti come puzza Napoli… Benvenuti in Italia Olè… Zavorra… Ci vuole acqua e sapone, acqua e sapone, ci vuole acqua e sapone… Sarà che sono zingari, sarà che sono colerosi, sarà che non si lavano… Napoli merda, Odio Napoli, Voi non siete esseri umani”.

Nei commenti in risposta i napoletani: “san Gennaro ve lo ha messo nel culo con 3 babà figli di troia; viva il regno delle due Sicilie; Munnezza tre palloni e tornate nella nebbia; Benvenuti un beneamato cazzo! St'italia del cazzo non la volevamo e non la vogliamo! siete voi, sporchi barbari ignoranti , che siete venuti a romperci le palle a noi. Forse perché invidiosi della nostra cultura, della nostra ricchezza o semplicemente perché siete dei fottuti barbari incivili e bellicosi. Tornate nelle vostre putride paludi, fottuti italiani!”.

Anche gli scansafatiche di Pomigliano D’Arco si sentono zavorra lavorativa, un disastro che accomuna gli operai del nord e quelli del sud. Allo stadio si urla, il Napoli vince mentre muore il tifo, i tifosi, gli sponsor, i colori, il calcio. È un tormento che riscatta la nostra società, è il gioco che se lo guardiamo ci fa sognare, ci fa respirare, ci rende ricchi, ci diverte, ci umilia. La controparte dei tifosi è il silenzio, infatti dopo essersi insultati vicendevolmente nessuno più ha la forza di ribattere, si resta soli in questa fottutissima era che mansueta le nostre proteste, che ci rende indifferenti, che individualizza ogni nostro pensiero e ogni nostra azione.

1200 euro al mese per chi si permette il lusso di lavorare con un contratto a tempo indeterminato; 800 per i contratti a tempo; aumenti sproporzionati: per andare a vedere Napoli Milan allo stadio 50euro; il caffè è aumentato del 20% anche lo zucchero, la pasta, l’olio… non parliamo poi del carburante. Ci resta solo il tifo che insulta, che ci rende coglioni, zavorra, sporcizia, terroni e polentoni. Parafrasando Eduardo: abbasso l’Inter e il Napoli, W piazza del Duomo e Mergellina! [+blogger]


4 commenti:

Vito ha detto...

Questa è una situazione difficilissima, anche quando il Napoli vinse il suo primo scudetto la città aveva problemi insormontabili, problemi che non sono stati ancora risolti, non credo che il calcio in queste vicende c'entri d'avvero. Anche se forse ho inteso cosa hai voluto dire, ma la metterei più sul piano della inconsistenza politica e sociale..........

Paolo ha detto...

No, no, non sono per niente d'accordo, il Napoli e il calcio è tutt'altro, magari c'è gente truffaldina, malvagia, ma è differente.

Anonimo ha detto...

mi dispiace ma non avete capito, a me invece mi sembra che il parallelo funzioni benissimo e descriva con acume quello che oggi sta succedendo, provo a semplificare.

se continuiamo a gridare ed a insultarci faremo da una parte la guerra a noi stessi, (la guerra tra poveri) dall'altra daremo un capro espiatorio a chi la fa franca e lucra su tutte le attività rendendo sempre più povero questo paese.

sperare che il Napoli vinca lo scudetto è bello ma la stessa cosa è sperare in un buon e soprattutto duraturo contratto di lavoro.

il nostro futuro è invece appeso ad un filo e abbiamo le stesse identiche possibilità di fare la fine della Grecia. Poi in che modo potremmo pagare 50euro e comprarci un biglietto per i distinti?

pensateci bene credo che sia la stessa cosa e la metafora funziona benissimo, anzi colgo l'occasione di fare i complimenti al blogger e a questo blog che ritengo sia utile e importante anche per la gente del rione sanità [Fabiana]

Anonimo ha detto...

Antonio, Unico e grande blogger del rione sanità. e' un privilegio esserti amico
Flavioski bukowski