italiani o italieni?

La settimana scorsa molti Tg nazionali hanno riportato la notizia che a Napoli tre donne hanno aggredito sia verbalmente che con schiaffi e cazzotti alcuni vigili donne, e che l’aggressione poi è continuata anche dentro la caserma. Un fatto di cronaca rilevante… sembra. Altrettanto vero è il fatto che molti ragazzi che vengono arrestati dalla polizia una volta portati alla questura vengono malmenati e schiaffeggiati senza senso e senza potersi difendere. Naturalmente di questa situazione i Tg nazionali non ne fanno parola. In realtà tutto quello che i grandi network italiani fanno vedere per l’80% è manipolato e criptato dai responsabili e da chi ha il potere per farlo. La logica non è l’informazione ma il fatto così confezionato. Questo è provato dal fatto che tutti dicono le stesse cose, tutti danno le stesse notizie, non si salva neanche la carta stampata.
Venerdì notte (ore 01,15 circa), su radio 24 si parlava come al solito di politica; ad un certo punto un commentatore aveva detto che il presidente della repubblica aveva violato la costituzione. In realtà la discussione era nata perché Napolitano, esortato da una persona a non firmare una legge, aveva risposto che “firmare non significava nulla”. Lo speaker aveva obiettato sostenendo che Napolitano si riferiva alle parole di quella persona e non al fatto di non firmare. La discussione era andata avanti per parecchi minuti: l’uno diceva che non era possibile che un presidente della repubblica dicesse una cosa del genere, visto che non firmare è previsto dalla costituzione, mentre l’altro affermava che l’interpretazione era sbagliata in quanto le parole dette e non la legge venivano obbiettate dal Presidente. Insomma un fraintendimento generale. Credo che chi ha ascoltato non avrà avuto modo di capire quali realmente fossero stati gli intenti di Napolitano in relazione a quella frase.
A queste discussioni siamo abbastanza abituati noi (voi, essi) italiani, in realtà non si sa mai chi ha torto e chi ha ragione. La stessa cosa è attuata con le leggi italiane: c’è sempre un’altra legge che sconferma, amplia, riduce o amplifica quella precedente. Le interpretazioni che si possono dare alla lingua italiana sono svariate e a volte anche contorte. L’italiano è una lingua difficile e molti, politici compresi, non solo sbagliano a parlare ma scrivono male o non scrivono proprio. Il problema, soprattutto in questo determinato periodo storico, è il fatto che l’ignoranza ha prevalso sul buon senso, così come il linguaggio economico ha sconfinato e trapassato quello culturale. Ecco perché oggi noi facciamo le guerre mediatiche, il fatto è che non ci capiamo, non capiamo l’italiano, diciamo la stessa cosa ma la interpretiamo in modo differente o viceversa; è il linguaggio che in parte ci affoga grazie anche alla nostra incapacità. In effetti l’italiano è una lingua inventata per gli ITALIENI. [+Blogger].

5 commenti:

SALVATORE ha detto...

CIA SONO SALVATORE ....

Anonimo ha detto...

Penso che è molto più semplice il discorso...noi ascoltiamo solo ciò che in realtà vorremmo ci fosse detto. E così accade che in realtà non ascoltiamo neanche

Anonimo ha detto...

19 ottobre 2009 14.06
l'italiano è albanese, turco, greco, normanno, castigliano, spagnolo ecc, ecc. i dialetti la dicono lunga, tu capisci il genovese?, il milanese???

Anonimo ha detto...

Non si tratta di capire il genovese, il milanese, il calabrese o il napoletano...denunciare una così grande diversità di dialetti secondo me è solo un modo per evidenziare il fatto che non ci capiamo più anche se diciamo esattamente la stessa cosa.

Artur ha detto...

potresti spiegarti meglio? 20 ottobre 2009 3.15