un invisibile precario

Sono ormai diversi anni che nel rione la Rete Sanità lavora per restituire dignità alla gente. Molte associazioni fanno un lavoro degno di nota, ma il realtà la nota non gliela scrive nessuno. Un “invisibile”, per quello che fa e per come lo fa, visibile solo dalla gente di questo luogo, è un volontario che vive nel rione ormai da più di 3 anni. Romano di nazionalità ma cittadino del quartiere, Mauro Migliazza, un cinquantenne laico, si batte da solo, con gli altri e a volte contro gli altri, per difendere i più deboli, o meglio ancora per difendere i diritti. Fa un lavoro lodevole senza chiedere soldi o indennizzo. Vive in un appartamento dove paga un affitto che divide con altre persone ma sarebbe giusto che la Municipalità o il Comune gli trovasse un alloggio. D’altronde svolge una “missione” straordinaria e non è giusto che una persona che “priva” i suoi anni non gli vengano riconosciuti almeno i suoi sacrifici. D’altronde non lavora e non ha una famiglia ricca dove per chiedere e vivere. Attualmente è impegnato ad aiutare una donna paralitica, ha bisogno di una nuova sedia a rotelle; quasi tutti i giorni incontra alcuni ragazzi che stanno in cura presso la UOSM (Istituto di Igiene Mentale); partecipa sempre alle riunioni della rete sanità, va a trovare i malati dell’ospedale san Gennaro dei Poveri, dialoga con i commercianti del rione, con i giovani e le famiglie. Tutto questo nell’ombra e forse anche nell’indifferenza di qualcuno. In questi pochi anni ha avuto modo di capire, ascoltare e vivere la gente del rione. Dopo un breve periodo passato in Africa, ha deciso di incontrare Alex Zanotelli, di dedicare i suoi anni ancora a un sud del mondo: il rione è il sud di Napoli, Napoli è il sud dell’Italia, la Campania è il sud dell’Europa. Ancora una volta le istituzioni fanno finta di non vedere, di non sentire e di non capire. Una risorsa per il quartiere, Mauro è attivo e fatica sporcandosi le mani, anche se il suo mal di schiena non lo abbandona mai, lo spirito che lo contraddistingue gli dà, e ci dà, il coraggio di andare avanti di non mollare comprendendo a pieno la solidarietà umana. Uomini del genere bisognerebbe difenderli e apprezzarli, invece noi preferiamo non capire: per quanto tempio ancora potrà pagare il suo affitto visto che non lavora? Ma come si fa ad essere così miopi? Le Istituzioni locali non smuovono le loro penne (ma questo non ci stupisce), per caso il presidente della Municipalità Stella/San Carlo sa di cosa stiamo parlando? Certo forse lui non avrà i soldi per pagare una stanza ma in questi casi la generosità non dovrebbe essere accantonata, dovremmo muoverci tutti, presidente in prima fila, per dimostrare il nostro affetto e il nostro ringraziamento. La chiesa per caso gli ha offerto un posto per dormire? All’inizio Mauro era ospitato dalla comunità Crescere Insieme anche se poi era dovuto andare via per problemi logistici. Al di là di ogni aspettative Mauro non ha mai chiesto niente e forse mai chiederà, la sua lucida spiegazione sulla gente del rione degna dei migliori ricercatori o professori universitari, sta a significare che il quartiere va visto dal didentro, va vissuto è scoperto: forse solo un invisibile precario può farlo.[+Blogger]€€€

7 commenti:

Anonimo ha detto...

io lo conosco mauro e vi assicuro che fa di più, molto di più. è un bravissimo ragazzo è umile e tutti nel quartiere gli vogliono bene, almeno chi lo conosce. Gennaro

Anonimo ha detto...

qui a Teverola non abbiamo mai visto il rione sanità. questa è la scuola Ungaretti.
ciao

Anonimo ha detto...

Brava Sara sempre molto attenta nel descrivere le cose,si è così Mauro è la persona più bella e generosa che io abbia mai conosciuto forse lo devo a lui il mio cammino capì che ero all'altezza di certe situazioni è fu così che mi fece conoscere tutti i suoi amici SPINGENDONI MELLA GIUSTA DIrezione.Lui è fatto così sempre pronto x aiutare tutti quelli in difficoltà,ma NEMMENO NOI DELLE VOLTE SIAMO STATI IN GRADO DI AIUTARO,ora io gli dico GRAZIE MAURO X ESISTERE,tua amica e sorella,SUSI MORRA.

Paola ha detto...

mauro 'o romano è quello che si dice in gergo un bravo ragazzo, a volte un po' petulante ma schivo, per certi versi anche ingenuo e leale soprattutto. credo che sia a tutti gli effetti cittadino del rione sanità. lui si "ostina" a difendere le tradizioni, la gente il quartiere e le sue bellezze. se non lo sapete è anche un bravo critico cinematografico visto che a roma passava intere giornate nelle sale dove proiettavano, dove si facevano i cineforum o gli spettacoli attinenti. insomma colgo l'occasione per dirgli grazie. Paola

Anonimo ha detto...

Scrive anche delle bellissime poesie...a volte un pò deliranti ma bellissime!

Anonimo ha detto...

Super Mauro hai rotto le palle, tu la coerenza, l'impegno e la maturità. abbiamo appena finito di mangiare e bere, per l'appunto sulla vetta della sanità e quando ci hai detto che andavi a dormire abbiamo goduto, ma ci siamo illuse, perchè anche dopo una bottiglia di vino e due freselle che hai strafocato con le mani che ancora non hai lavato, sei sveglissimo e continui, imperterrito a toglierci la salute da cuollo, perchè costrette ci hai, a leggere il blog, ovviamente facendoci saltare tutto, ad eccezione di questa bella lettera su di te, probabilmente scritta da te !!!!!Noi volevamo soltanto andare alla gaiola per la giornata della preghiera a san franceso e invece ci hai fatto rimanere nella sanità a sentire, nostro malgrado, il predicazzo del mancato santo mauro dal rione alberoni di roma. comunque ti amiamo ( e non nel senso carnale che intendi tu) franci e vale

Antonio ha detto...

l'articolo l'ha scritto il blogger, mauro non ne sapeva nulla. Antonio