Franco Cardinale è morto nel 1998. Operaio metalmeccanico colpito da un tumore mentre respirava il suo lavoro. Poeta ironico, beffardo, lucida espressione di un cittadino del rione Sanità. A vico Paradisiello scriveva e recitava la stima degli altri, la volontà degli operai, la sua volontà. Omaggio ad un cittadino che gli Stati Uniti hanno regalato una pubblicazione in versi dal titolo “Mouth Bitters”. La sua reale e dissacrante realtà, il mondo del lavoro e dei licenziamenti indiscriminati, la precoce morte dei suoi compagni di lavoro, la sua vita annientata, i vicoli del quartiere, una Napoli senza cartolina… era lucida espressione di un poeta critico di un tempo che rigenerandosi separava gli uomini, il lavoro, la ricchezza, la morte. Alcune sue Poesie. [+Blogger]
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IL CANTO DEL MURO
In una piccola
stazione di periferia
(Pratola- Ponte- Pomigliano)
mentre attendo il treno
lo sguardo si posa
sul muro di cinta
della biglietteria…
una ridda di frasi
vi sono scritte alla rinfusa
(quasi scorticate nella pietra)
Il canto del muro
Anna ama Paolo
Forza Napoli – W Krol
Lavoro o fuoco – B.R.
Fuggi la realtà
non farti fregare da nulla
HASCISH
Paolo è ricchione
Il mio N. di Tel. è 7802944
vi scotenneranno cani rossi
100-1000-10000 morti
Ti vendicheranno compagno rosso
Craxi sei un fruncolo
nel culo di noi altri…
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TEMPO LIBERO
Vico Paradisiello
nel centro dell’inferno
cento scale
il ponte levatoio
che crea l’isola
il miracolo
in città.
E poi la campagna
per scoprire
un truciolo lucente
d’alluminio
che sbuca tra
insalata e ravanelli.
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TESTIMONIANZA
Sono stato discriminato
per aver sempre scioperato,
non avrò fatto carriera
ma la coscienza mi resta intera.
Per essere stato un comunista
il mio nome è in qualche lista
sarò stato di certo schedato
come uno che ha sempre lottato.
Nella bacheca ora affiggo poesie
(tengo all’erta le ipocrisie),
ventisett’anni in reparti nocivi
mi costa molto restare tra i vivi.
Ho perso un rene per un tumore,
or debbo lottare il malumore.
Tutti temiamo l’effetto serra
mentre lo spot la mente ci afferra,
accalappiati ad un televisore
manco ti accorgi di perdere il cuore.
Il consumismo acceca ideali
(chi ci comanda ci vuole leali),
fare carriera pensare al guadagno
siam come mosche preda del ragno.
Il consumismo è maniera di vita
(questa razza non è ancora finita),
non ci vuol tessera per essere onesti
ho i miei valori, io tengo questi.
8 commenti:
Ho letto queste poesie con le lacrime agli occhi, per il semplice motivo che mi ricordano il mio papà. D'altronde penso che ognuno di noi conosca e abbia avuto un caro che si é ammalato di lavoro, di fatica,di polveri, di amianto, di sacrifici, e che nonostante tutto é rimasto integro e fino alla fine non ha mai tradito i suoi ideali.
anche per me è la stessa cosa, un padre ammalato causa un lavoro maledetto. operaio per la vita e per la morte, nella solitudine e nell'indifferenza. solo i suoi cari come amore.
MOLTO BELLE!!!!
Operaio e autodidatta, poeta e vignettista. Franco Cardinale (1946-1998), nato e vissuto a Napoli, amava definirsi un "Robin Hood" della letteratura, colui che aveva portato la poesia in fabbrica, tra coloro che avrebbero voluto elevare lo stipendio, più che lo spirito, in una palestra ove, per anni, ha recitato a memoria i brani del suo libro L'amaro in bocca
http://utenti.lycos.it/sardella/amici.htm
http://www.teti.it/HomePage.asp?IdC=17&id_prodotto=240&id_categoria=99
noi della sanità ricordiamo franco sempre e solo per la nostra forza. Roberto, Pasquale, Mimmo.
è vero che l'anima umana ha molte sfaccettature. in queste poesie c'è tutta la forza di un'anima ribelle e lavoratore, giusto e pronto a protestare contro le ingiustizie e le anomalie di un sistema che da anni fa acqua da tutte le parti. il mondo è pieno di gente così e la sanità con queste poesie è un degno interprete.
onore a FRANCO CARDINALE nella speranza che lassù ci ascolti, letti ed entri a far parte di internet.
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