Dopo la denuncia contro la dismissione di 13.000 alloggi popolari partita dalla rete di associazioni della Sanità (Rete Sanità), si sono uniti alla battaglia Ponticelli, Vomero, Materdei e la rete di associazioni “la città che non ci sta”. La Romeo stava mettendo in vendita le case popolari con criteri poco trasparenti: possibilità di recedere dall’acquisto entro 60 giorni dall’avviso, come dalla delibera del 2004, esclusione dei nuclei che non raggiungono un reddito di 33.000 euro, mancanza di diffusione del famoso e fumoso “papiello di nove pagine”… per cui molti vedevano messe all’asta, a loro insaputa, le loro case e l’aumento del valore degli immobili (valore triplicato). Conseguente mancato accordo del Comune con le banche per i mutui; negazione delle possibili detrazioni sul prezzo di acquisto del 30 più il 15.
La nostra azione ha fatto richiesta di una commissione di lavori che sarà composta da assessori, funzionari e dirigenti; la commissione ha il compito di compilare un documento (dossier) che sarà presentato direttamente al sindaco di Napoli. E nel particolare si chiede: un nuovo censimento; criteri di trasparenza; un unico interlocutore pubblico; uno sportello informativo in ogni quartiere. Le ISTITUZIONI NON POSSONO RESTARE FERME. Lo Sportello informativo per il rione Sanità è aperto presso il parco San Gennaro ogni mercoledì dalle 18 alle 20 [Rete Sanità]
8 commenti:
stiamo lottando, lotando, lottando... Susy
se non lo sapete da qui, dal rione è partita l'inchiesta e le prime denunce delle irregolarità della Romeo. da qui sono partire le centinaia di denunce e da qui si è formato un comitato che riunisce più quartieri di Napoli per affrontare il discorso case e per debellare le ingiustizie della vendita indiscriminata.
lo sportello informativo al parco rita parisi è indispensabile ed autogestito. quello che non fa l'istituzione lo facciamo noi della sanità. e non è una eccezione, tutti a napoli lo fanno ma nessuno ne parla e documenta il tutto. Pat
bene ma in concreto cosa avete risolto? le case le venderanno sempre così, la legge vi da torto e quindi è inutile che urliate. dovreste "ammazzare" prima di tutto i vostri governanti che fanno le leggi per favorire i pochi ricchi e danneggiare la maggior parte della popolazione. Roberto Vecchine
ma il titolo è un po' furviante... ma non è che varamente esistono delle case chiuse abusive nel rione?
ti assicuro che non ci sono!!! un prete
BLOCCATE LA VEDITE DELLE CASE!!!IL COMUNE BLLOCCA LA VEDITE DELLE CASE GRAZIE A TUTTE LE NOTIZIE DELLA RETE E IL PRC CHE SI STA BATTAGLIANDO!!
Scusate ma il parco è un parco oppure un CENTRO SOCIALE??FUORI LA POLITICA!!
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