profezia sanità

Se volessi scrivere tutte le schifezze di quest’anno, ne avrei di che raccontare. Se avessi voglia di urlare farei sentire il mio ruggito dappertutto. Ma non è stanchezza, non è abbattimento né indebolimento. È la condizione che genera una illusione constante che le cose possano veramente cambiare. Come ogni anno, all’inizio qualcosa gira in un modo differente, qualcosa va per un altro verso, poi la nostra testa deve cambiare. E alla fine qualcosa effettivamente cambia.

Non sono il mago di Napoli, una profezia che si auto adempie ha le sue giuste ragioni per avverarsi. Piccoli o grandi che siano i cambiamenti sono fuori di noi: nella nostra busta paga, nella benzina, nella nuova famiglia allargata, nell’ottimismo economico, nella finzione, nel cinema, nell’amore. Grazie a internet tutti hanno la possibilità di scrivere, di farsi una pagina di giornale, di pubblicare foto, di criticare, di ignorare. C’è la libertà di scelta, di parola, di opinioni, di giudizi.

Questa differenza di fare e non fare, di cambiamenti senza novità, di speranze illuse ha la sua grande e straordinaria novità. Questa è la parte attiva della nostra epoca; si crea intelligenza ignorante, si scoprono cose straordinarie che non servono, si guadagnano milioni senza far nulla. Tutto questo è la sfera pubblica. Quella nascosta, quella che si mette vergogna, quella che non ha voglia di farsi vedere è la parte passiva, il brutto anatroccolo, quella che sa ma non parla, quella che puntualmente parla ascoltandosi da sola.

Diciamo che viviamo in un’epoca anarchica pur sapendo che la maggioranza degli italiani tra poco andrà a votare. Si, si, siamo degli anarchici che votano per difendere le convinzioni, le proprie opinioni, la propria testa. Il dopo non saprei, lo ripeto, non sono il mago di Napoli, comunque vi posso consigliare un buon veggente, uno di quelli che fa le tre carte sotto la stazione. Buon anno! [+blogger]

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Basterà un voto? Un voto che faccia in modo che io non trovi, come ieri mattina,venendo in Piazza Sanità, la fioriera fatta a pezzi. Basterà un voto? Un voto che faccia in modo che svegliandomi e affacciandomi sulla mia via, C.Rosarrol io non veda l'orrendo modo di fare pulizia degli spazzini di notte, dimenticando monnezza, in un'ignobile non curanza. Ho enormi dubbi.

Anonimo ha detto...

Allora se hai enormi dubbi non andare a votare.

Unknown ha detto...

oltre a tenere conto dei nostri problemi attuali immondizia e maleducazione ecc.. non ci scordiamo della sanità e delle persone che si trovano nelle case di riposo.

Sara ha detto...

In che senso "villa rosa fiorita"?