calda giornata di luglio

Umidità, calore, temperature alte, i vecchietti non ce la fanno, i bambini sono nervosi. Qui nel rione la vallata respira freschezza solo nella basilica di santa Maria della Sanità, entrate un attimo e il refrigerio è assicurato. Senza lavoro la noia ti fa guardare la televisione malvolentieri, un canale dice una cosa, un altro ne dice una differente, eppure stanno parlando dello stesso argomento. Gli operai muoiono. Il 2012 può essere considerato l’anno delle morti bianche silenziose. Ieri una tv ha detto: “Vittorio Rozza, 54 anni, è morto cadendo da una impalcatura”; e, sempre ieri, un'altra tv ha commentato: “un ragazzo di colore è sopravvissuto dopo aver visto tutti i suoi “amici” morire su di un gommone”. 

Notizie stupide, come la vecchiette che si sente sola, come un paralitico che ha voglia di correre… correre? ma che voglia matta, avessi detto mangiare?, bere?, dormire? Le cose ci appartengono solo quando sono nostre, poi gli “eroi” esistono sempre, come quelli che provano dolore, quelli che si vergognano, quelli che rispettano. Rispetto: sembra una parola uscita e inventata dall’ultimo dei guappi napoletani. Tutti abbiamo visto gli Europei di calcio, ma chi ha cambiato canale leggendo ad ogni inizio di partita respect. Non vale per gli uomini, figuriamoci per gli animali. 

Ma adesso non stiamo parlando di “bestie”, ma di persone, di vita, di concretezza. Un anziano signore che conosco da tempo mi dice spesso: “quello che tu sei io sono stato e quello che io sono tu (forse) sarai”… Oggi ha piovuto un po’ e così l’afa si è tramutata in mal di testa. Una persona che avevo imparato a voler bene sta male. Ma basta parlare di rispetto, i guappi sono passati, oggi c’è lo spread, Belen, iPhone, il campionato di calcio, la wifi. Cambiamenti. Tutto passa, il vecchio non ha torto, e non ha torto neanche chi ha voglia di morire. [+blogger]

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