titolo approssimato


6 commenti:

Annibale ha detto...

E chi ci pensa più ormai?! grazie.

AGI ha detto...

Trieste, 5 mar. - Il drammatico crollo di questa notte a Reggio Calabria del palco in allestimento per il concerto di Laura Pausini, che ha provocato un morto e due feriti, replica quanto avvenuto il 12 dicembre scorso a Trieste, quando avvenne un identico incidente al PalaTrieste dove era in allestimento il palco per il concerto di Jovanotti. In quell'occasione perse la vita il 20enne triestino Francesco Pinna, studente lavoratore impegnato nell'allestimento della struttura insieme a un'altra cinquantina di persone di cui sette rimasero ferite.
Il concerto triestino fu annullato e il tour sospeso. Era ripreso venerdi' scorso nello stesso Pala Trieste con una nuova struttura. Jovanotti nell'occasione aveva devoluto l'intero incasso alla famiglia del giovane Pinna: "Questa tragedia mi toglie il fiato. Il mio dolore e' per Francesco Pinna, studente lavoratore la cui vita si e' fermata oggi nell'incidente che ha travolto la mia squadra", aveva scritto Jovanotti su Twitter che dedico' la serata al giovane triestino e alla sua famiglia presente sulle gradinate gremite. Jovanotti aveva infine invitato i presenti, impegnandosi anch'egli in prima persona, a sostenere l'associazione di volontariato 'Calicanto' di cui Francesco Pinna faceva parte. A Trieste e' tutt'ora in corso l'indagine della Procura per omicidio colposo per appurare le cause del crollo dell'impalcatura che si accartoccio' investendo gli operai che furono colpiti dai tubi che formavano la struttura il cosiddetto 'ground support' un'impalcatura che serve a sostenere impianto luci e amplificazione. Gli indagati sono dodici. .

La Nazione ha detto...

Sarzana, 9 marzo 2012 - Sono state avviate, nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale Santa Chiara di Pisa, le procedure per l'accertamento della morte cerebrale di Haralai Mungiu, il saldatore romeno di 42 anni che era ricoverato in stato di coma dallo scorso 29 febbraio. L'operaio precipito' da una scala sul ponte della nave delle Fs in costruzione al cantiere navale Nca di Marina di Carrara.
La commissione medica prima di accertare la morte dovra' attendere, come prevede la legge, sei ore, quindi le 22 di stasera. L'operaio lavora per una ditta appaltatrice di Sarzana (La Spezia) ed e' residente alla Spezia. E' sposato e ha una figlia di appena due anni e mezzo. Il saldatore romeno era stato trovato esanime all'interno della nave da alcuni compagni di lavoro. Nessuno aveva assistito all'incidente.

Ravennaedintorni.it ha detto...

«Siamo costernati da quanto accaduto oggi a Daniele Morichini che era di famiglia nello stabilimento e al quale eravamo legati non solo da vincoli di lavoro ma anche di affetto». È il commento all'infortunio mortale al porto di Vincenzo Tanzi, direttore dell’impianto Bunge di Porto Corsini dove è avvenuta la tragedia (vedi approfondimenti). «I nostri pensieri sono rivolti alla famiglia cui esprimiamo le nostre condoglianze». La Bunge di Porto Corsini produce farina ed olio dalla spremitura di semi oleosi e, si legge nella nota dell'azienda, «è riconosciuto come un impianto nel quale la sicurezza sul lavoro è di primaria importanza».
L’azienda – continua il comunicato – ha offerta piena collaborazione alle Autorità competenti per comprendere appieno la dinamica dell’incidente.
In segno di lutto i sindacati, in accordo con il management aziendale, hanno concordato nel pomeriggio di ieri un fermo impianto di due ore dalle 15 alle 17.

La repubblica ha detto...

E' stato dichiarato clinicamente morto, Luigi Ternano, l'operaio di 26 anni originario di Napoli, che era stato assunto appena 10 giorni fa, il 22 febbraio, e che ieri era precipitato in un pozzo di 40 metri. Il quadro clinico non lasciava alcuna speranza. Nella notte i medici avrebbero provato anche ad operarlo, senza alcun esito. Il giovane riportava fratture multiple in tutto il corpo.

Sul luogo dell'incidente erano arrivati vigili del fuoco, Ares 118 e polizia. I colleghi lo hanno estratto vivo e l'uomo è stato trasportato al policlinico Casilino in gravi condizioni. Verso le 22 l'uomo è stato trasferito al Policlinico Umberto I dove è poi deceduto. I carabinieri nel frattempo hanno messo i sigili al cantiere in cui è avvenuto l'incidente.

Le organizzazioni sindacali hanno appreso la notizia della morte del giovane operaio durante la manifestazione di questa mattina nei pressi del cantiere. Proclamato un ulteriore presidio presso il campo base di via dei Gordiani.

Dure le reazioni dei sindacati. I segretari provinciali Remo Vernile (Uil), Claudio Pallante (Cisl) e Marco Austini (Cgil) commentano: "Non è assolutamente possibile tollerare oltre, le condizioni del lavoro e della sicurezza nei cantieri subiscono un progressivo scivolamento verso il basso a causa della crisi la regolarità è ormai quasi un miraggio. Il fatto che accadano simili tragedie nei cantieri della più importante opera pubblica della capitale rappresenta l'indicatore più drammaticamente
lampante dello stato dei fatti nel settore delle costruzioni di Roma". (Continua)

Morti sul Lavoro ha detto...

Per non Dimenticare.