meglio tardi che mai

Finalmente l’ascensore è ritornata a scendere nell’inferno e a salire in purgatorio. Un consigliere della III municipalità mi aveva informato che entro l’11 marzo tutto sarebbe ritornato alla normalità, ma purtroppo aveva sbagliato visto che era già stata riaperta da qualche giorno. Un lavoro che doveva finire dopo una settimana è durato circa tre mesi. Una massima dice: meglio tardi che mai.

“Un calvario per una piccola vittoria”. Ma è mai possibile che per mettere dei paletti su di un marciapiede adiacente alla scuola elementare Angiulli un calvario di due anni ha accompagnato una petizione popolare, diverse proteste cittadine, segnalazioni con foto, parcheggi abusivi, indiscriminati, pericolo soprattutto per i pedoni e bambini?

Non sto esagerando, “Un calvario per una piccola vittoria” è il titolo di un volantino che sta circolando per le strade del rione, affisso sui muri e soprattutto sugli incriminati paletti nei pressi di piazza Mario Pagano. L’odissea realmente è accaduta e se non fosse per i toni retorici del manifestino (dove si legge: “grazie all’impegno determinato e incalzante… In tal modo si è realizzata la riconquista alla pedonalità”), sarebbe sicuramente portatore di una immensa campagna discriminatoria nei confronti della gente della sanità

Se quel pezzo dell’ascensore fosse stato reperibile solo in Australia, ci sarebbero voluti 5 giorni di viaggio andata e ritorno e 5 giorni per montarlo, tempo massimo 10/12 giorni di lavoro. Se i paletti avessero previsto un incidente mortale (che per fortuna non c’è stato, ma perché non c’è stato?), i lavori per la sicurezza stradale sarebbero stati svolti in poche ore. Per il resto la massima dice sempre la stesa cosa. [+blogger]         

5 commenti:

FrancyPane ha detto...

si, si, hai proprio ragione, MEGLIO TARDI CHE MAI... ma va va là!

Anonimo ha detto...

Ciao Sono Paolo della Sanità e vivo in provincia di Arezzo... cerchiamo tutti assieme di cambiare in meglio questa SANITA' che vive nella solitudine delle leggi e della vita. Io non so che che modo visto che non sto a Napoli, ma quello che posso fare è cercare di non buttare ancora di più nel c.... Napoli, quando parlo con qualcuno dico: è una città che non conosci, vai, vivici e poi capirei meglio le cose. ciao a tutti.

Anonimo ha detto...

no, non mi piace, "meglio tardi che mai" è un paradosso quando poi succedono le cose la colpa non è mai di nessuno.

Raul ha detto...

credo invece che bisogna incominciare a dire "meglio presto" che MAI! dobbiamo cambiare linguaggio, dobbiamo cambiare mentalità e opportunità, come ha detto Saviano, L'esempio prima di tutto delle Stato che assume per merito e non per partito preso. questa situazionie di protrae e si distende a 360° ecco che pure noi incappiamo in un vortice, una strada senza uscita, un pozzo senza fondo.

Anonimo ha detto...

la Sanità è bellissima, il blog è bello, l'ascensore deve funzionare, ma, vi prego, lo ascensore è maschile...