Giovani, belle, straniere, parlano poco l’italiano, si mostrano, ridono, hanno la pelle dura, sono controllate a vista… una storia vecchia. Non so se succede ancora, ma appena una bella donna sostava nei pressi della stazione centrale si avvicinava sempre qualcuno a chiederle se volesse lavorare. Era una specie di rituale, un totem religioso in contrasto con le regole della galanteria ma efficace sia sotto il profilo imprenditoriale che manageriale.
In piazza le prostitute hanno la pretesa di essere giovanissime, guidate dalle più esperte, in sostanziale parità, un’uguaglianza radicale che solidarizza con le più sfortunate. Il volto triste, interrogativo, che rasenta la paura e la solitudine, una angoscia strisciante e melanconica. Parlare e ridere, fumando magari spinelli rilassanti per finta o per coraggio. È la parità del sesso.
Se questo è il mestiere più vecchio del mondo è anche vero che dovrebbe essere pagato molto di più. Dovrebbe pretenderlo sia la sua sacrificante scelta che la sua antica storia. Due buoni e ottimi motivi per mettere in azione il fronte di liberazione delle prostitute povere. Ma l’umiltà non ha vergogna e solo la sua prontezza diventa inarrestabile.
La rettitudine ha i giorni contati, neanche più le suore dell’ultimo convento possono “lavare” le impronte di tanta insolenza. Disorientano forse quelle facce pulite con gli orecchini, il rossetto, con il phard che cade a pezzi. Sono le gocce di sudore per gli ultimi 30 euro guadagnati con dignità e rispetto. Non hanno valore né importanza. Esse rimangono donne per sempre. [+blogger]
7 commenti:
NO COMMENT!!
triste realtà, ma è vero che se il lavoro è libero per tutte quelle intendono farlo è una panacea ai loro guai.
quelle ragazze di piazza garibaldi sembrano appena adolescenti.
anche se l'allusione del titolo e l'articolo sembrano darti ragione, credo che sia riferito un po' a tutte le donne che fanno questo mestiere.
FORZA NAPOLI... PER ADESSO 0 A 0
IL NAPOLI NON HA VINTO, DOMANI E' UN ALTRO GIORNO. UN SALUTO A TUTTI QUELLI DEL QUARTIERE SANITA'.
tu e questo napoli ma ti sembra che in un articolo dove si parla di prostituzione possa interessare a qualcuno se la squadra del cuore vince o perde, a me sembra che tu sia un po' fuori di testa, capisco la "malattia" verso il calcio, ma fraintendere il pesce con le pesche è inaccettabile, comunque meglio che ti vedi il napoli ...
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