La squadra del Napoli ha vinto il campionato prima ancora di iniziare. La presentazione su di una nave da crociera è stato un successo di pubblico, come del resto mercoledì sera in 45mila hanno affollato il San Paolo di Fuorigrotta. Tele Capri News manda ogni giorno le immagini della festa acquatica commentate da una sgargiante Simona Ventura e dal patron De Laurentiis incoronato per l’occasione. Il malessere di una città che sprofonda nell’indifferenza si acuisce attraverso l’inganno, l’allegria e il mito; una squadra forte rende forte l’illusione. Lo scorso inizio campionato, mentre la munnezza veniva dissotterrata nei campi coltivati, il Napoli faceva sognare i suoi tifosi e tra un tumore e un’infezione virale i punti in classifica facevano gridare alla Champions League. Attualmente è già scudetto: dipinto con i soldi dei lavoratori, attraverso la paytv, la pubblicità ingannevole, i contributi statali, i concorsi. A proposito di concorsi pubblici. Qualche mese fa un concorso napoletano per assegnare posti nella CTP è stato banalmente manipolato riconosciuto e messo a tacere. La “brillante” idea di ammettere alla seconda prova anche chi era stato bocciato agli scritti ha lenito i più rivoltosi. In un altro paese questo scandalo non sarebbe passato inosservato. Come il ghetto dei rom di Mitrovica, denunciati dalla scrittrice Isabel Fonseca, dove bambini e vecchi respirano piombo su di un cumulo di materia infetta (tutto ciò condiviso dall’ONU), così gli ultimi coltivatori campani deglutiscono acidi impastati di pesche gialle o pomodori rossi. A bordi delle strade di Giuliano, Marano, Mugnano “la terra dei Fuochi” invade l’aria, l’acqua e il mare. La connivenza tra gli operai della camorra e i capi caproni danno vita facile a chi nel mezzo si infila costituendo un’associazione, una cooperativa, un’azienda. Nel bel mezzo nessuno è punito, nessuno è mai stato incarcerato e se le tasse per caso non vengono pagate il condono allarga le maglie della magnanimità. Perché non si fa la stessa cosa con le buste paghe? Una domanda semplice è vecchia: perchè i salariati e gli stipendiati non possono versare loro le tasse? In questo caso la risposta è semplice, anzi semplicissima: la squadra del Napoli ha bisogno di giocatori forti e deve cercare a tutti i costi di vincere lo scudetto; per fare ciò non bastano 1 o 2 milioni di euro a stagione per ogni singolo giocatore; ci vuole la collaborazione coatta e i sacrifici di tutti che aiutano gli interessi, il bel gioco e l’idiozia. Così la squadra del Napoli vince! Forza Napoli. [+blogger].
5 commenti:
BUONE VACANZE A TUTTO IL POPOLO DEL RIONE SANITA'
le ronde, che assurdità. siamo al medioevo, che ignoranza, che idiozia. ma più "intelligenti" sono gli italiano che votano... Paolo
un desolante inizio senza pretese per una squadra che punta ai massimi livelli. le incoronazioni hanno la pretesa di livellare i giudizi e di conoscere poco le verità. il napoli calcio si veste di autorità mentre LA MERCIFICAZIONE DIVENTA UMILIAZIONE ripensandoci bene non è poi così grave visto i TEMPI e le ambizioni. chi vedrà morirà. buonferragosto
Ciao a tutti.
Non mi va di sparare a zero sul Napoli Calcio in questo momento (anche se di cose da dire ce ne sarebbero), anche perchè sono uno sportivo che segue il Napoli (bada bene, non un tifoso....non sono ancora all'altezza).
il problema è sempre lo stesso ...premetto che a mio parere lo sport, così come è stato concepito finora,andrebbe abolito. Parliamo di un'industria dello spettacolo che poco ha a che fare con il vero spirito olimpico.
l'ideale sarebbe una sorta di "libero accesso allo sport", quello giocato da dilettanti del dopolavoro, quello dei tornei amatoriali (regionali , nazionali, internazionali....non ha importanza) giocati sui campi, nelle piste ecc.in cui tutti noi da spettatori passivi di professionisti miliardari diventiamo attori protagonisti di quello che dovrebbe essere un diversivo di cui fruire universalmente e liberamente....
ma torniamo a noi e vediamo quanto ci costa l'essere, appunto, spettatori passivi e addirittura eccitati, come quelle donnine idiote di fronte a un Ronaldo senza maglietta (per inciso, la simona ventura sopracitata dovrebbe essere sottoposta ad un serio intervento di lobotomia):
L'Italia ha vinto gli ultimi mondiali di calcio e questo lo sanno tutti.
Vediamo, oltre allo stuolo di giornalisti impegnati nelle cronache pre, durante e dopo le partite, chi altri c'era.
6 ex calciatori: il fenomeno Salvatore Bagni, l'onnipresente Sandro Mazzola più Fulvio Collovati, Marco Tardelli, Beppe Dossena, Ubaldo Righetti e l'ex calciatrice Carolina Morace.
In Studio, addetti alla moviola ci sono addirittura due ex arbitri, Longhi e Tombolini; il comico Teocoli, il saggio Galeazzi, l'insopportabile Marino Bartoletti (sua la frase ad effetto "Dire che quel rigore non c'era è come dire che Gesù è morto di Aids") più un numero imprecisato di commentatori, esperti del settore, ospiti e amici..e c'è pure spazio per uno come Amedeo Goria.
Naturalmente la domanda resta sempre la stessa "Chi paga ?"
(e la risposta anche).
Secondo il Corriere della Sera solo l'acquisizione dei diritti per gli europei è costata alla Rai 105 milioni di Euro. E il costo per stipendiare la squadra di Rai Sport lo sapremo mai ?
e io pago......
Allah akbar e buone ferie a tutti.
AL Dì Là DI OGNI COSA SEMRPE E SOLO FORZA NAPOLI PASCAL O BELL
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