pregare… e basta?!

Per molti pregare significa salvare se stessi e soprattutto gli altri. Fare gli esercizi spirituali per ore, come il rosario e le 15 poste significa ripetere, se non erro, 150 avemaria in non so quanto tempo. Per qualcuno tutta questa perdita di tempo è inutile, per molti invece rassicura rappresentando il filo diretto con l’onnipotente. Quando andavo a messa in quasi tutte le omelie il prete pregava per una guerra in particolare o per le guerre in generale nel mondo. 

Spesso mi sono chiesto in che modo si possa fermare una guerra e una specie di conclusione l’ho trovata (che genio!): non si ferma una guerra con la preghiera; c’è solo un modo per farlo, non costruire più armi che uccidono. Ma costruire le armi è legittimo così come è legittimo avere un conto in banca. 

Un povero cristo che ha pochi risparmi e per paura di essere derubato li deposita nella BNL (1miliardo e 50milioni di euro investiti in armi nel 2012) forse non sa (forse?), che è una delle prime banca a finanziare gli eserciti del mondo con aeri caccia, missili, mitragliatrici, bombe a grappolo eccetera eccetera. Ma per l’ordinamento le banche non stanno facendo nessun reato, anzi per le armi di piccolo taglio non c’è più bisogno della certificazione. 

Albertone l’ha detto con un film meraviglioso: “Finché c’è guerra c’è speranza”. E la speranza si sa rafforza tutte le preghiere del mondo così come quasi tutte le religioni. In questo caso l’inutilità di pregare rafforza i conti in banca e il povero cristo (risparmiatore), non sa cosa realmente deve fare. Se toglie i soldi dall’istituto di credito rischia di essere derubato, se li tiene invece può continuare a pregare. 

Al di là degli astuti giochi dialettici, ecco l’elenco dettagliato di tutte le banche che vendono soldi in cambio di interessi basati sul sangue. BNP Paribas Deutsche bank, Gruppo Unicredito; Barclays bank Plc, Banca nazionale del lavoro, Fortis bank, Unicredit corporate banking, Unicredit banca di Roma spa, banco di Sicilia spa, Crédit agricol corporate and investiment bank, Cassa di risparmio della Spezia spa, Cassa di risparmio di Parma e Piacenza, Commenz bank, Société générale, Banco di Sardegna, Europe arab bank plc, Banco Bilbao vizcaia, banca valsabbina scpa, Banca popolare dell’Etruria e del Lazio, Ubi bank, Banco di Brescia, Banco di san Giorgio spa, Banca popolare commercio e industria, banca Carrge spa cassa di risparmio di Genova e Imperia, Natixsis. 

Non solo la chiesa, ma anche le scuole, le associazioni, i volontari hanno il dovere di spiegare che se hai un conto in banca è inutile che preghi per la pace nel mondo. Ma la cosa più importante è convincere gli istituti di credito a non commerciare più in armi. Riporto quelle che c’è scritto Gianni Ballarini nell'articolo“Banche armate gli oligopolisti”: Per quanto riguarda le aziende esportatrici, nel 2012 ha primeggiato come volume finanziario l’Alenia Aermacchi (Gruppo Finmeccanica) con il 31,82% pari a 1,3 miliardi di euro; seguita da Agusta Westland (Gruppo Finmeccanica ) con il 18,15%, pari a 755,2 milioni; e da Selex Galileo (Gruppo Finmeccanica) con il 10,08%, pari a 419,3 milioni. [+blogger - per approfondire l’argomento]

5 commenti:

Anonimo ha detto...

dovremmo ritenerci tutti responsabili dei massacri che quotidianamente avvengono in Africa, in Asia...

Anonimo ha detto...

si concordo con anonimo, tutti, ma proprio tutti responsabili.

Anonimo ha detto...

sai solo calunniare senza discernimento e senza pentimento, purificati per non subire le conseguenze.

Tullio ha detto...

C'è chi prova un reale beneficio nel pregare e meditare, il corpo e la mente ne risente in modo straordinario e rilassante. che sia vero o falso nessuno ha il diritto di contraddire chi sceglie liberamente di farlo. Tutto può essere contestato se rimane solo e soltanto una contestazione.

Anonimo ha detto...

Non so se avete capito ma qua si parla di banche armate... Leggete prima di sparare insulti al blogger senza senso!