spazi froebeliano

Con la presente, la Commissione III Ambiente e Sviluppo del territorio, riunitasi in più sedute per discutere degli spazi interni all'Istituto Froebeliano, propone al Consiglio Municipalità 3, di destinare la struttura in oggetto, non solo ad attività di tipo artistico-culturale (che ne limiterebbe l'utilizzo a specifici eventi una tantuum), ma di aprire i locali alle associazioni e ai comitati di cittadini, al fine di garantire un profitto sociale ed un uso 365 giorni l'anno della struttura. Si allegano di seguito, approfondimenti e valutazioni che ci hanno portato a strutturare la presente proposta.

Premessa
Dinanzi ad una crisi economica devastante e a nuove trasformazioni sociali e culturali, in un territorio come quello storico di Capodimonte e rione Sanità, dimenticato e sottovalorizzato più che mai, bisogna ripensare ai non luoghi affinché tramutino in luoghi, capaci di affrontare e superare i problemi della caduta del senso di appartenenza dei segmenti della società più fragili, per una rinnovata capacità di essere strumento di promozione sociale e culturale. 
In questo processo e trasformazione le istituzioni devono essere osservatori attenti e sostenitori. Tale convinzione nasce da un’analisi della realtà che viviamo che possiamo racchiudere nei seguenti punti:  la generale impossibilità di dare risposte ai bisogni che stanno alla base dell'esistenza individuale: la conoscenza, la critica culturale, la comunicazione, la sicurezza della collocazione sociale, l'emancipazione dalle forme di sfruttamento materiale e culturale; la parzialità ed il limite delle scelte di pura resistenza attuate attraverso la ricerca di aggregazioni di soggettività apparentemente omogenee: i giovani, gli emarginati, gli anziani e tutti coloro che vivono una condizione di estrema instabilità socio economica; la totale carenza di spazi e strutture a disposizione.

PROPOSTA PROGETTUALE FROEBELLIANO “CENTRO POLIFUNZIONALE INTERGENERAZIONALE”
Pensare ad un progetto per Napoli vuol dire ragionare in termini di processi (culturali, sociali, aggregativi) da attivare e di strutture da potenziare e/o da realizzare, utilizzando in maniera condivisa e innovativa la progettualità di chi determinate problematiche le conosce e le affronta quotidianamente.  Il progetto elaborato è un percorso da intraprendere infatti con i comitati di quartiere, le associazioni, i  cittadini e quanti vogliano partecipare, tenendo conto del carattere multidisciplinare del loro agire e prevedendo la collaborazione tra più settori al fine di integrare differenti discipline ed elaborare soluzioni organiche di interventi. Lo spirito che sta alla base di questo progetto è infatti la messa in rete di conoscenze e know how maturate dalle organizzazioni  che aderiranno, impegnate sul territorio con diverse progettualità e diverse competenze, le quali se integrate in una cornice progettuale unica, possono trovare una sintesi e diventare uno strumento di empowerment reale per la cittadinanza.

 OBIETTIVI GENERALI
Incentivare il processo di formazione di una cittadinanza attiva e consapevole, in grado persino di ripensare la città, promuovendone un'etica sociale ampiamente condivisa con politiche di sviluppo bottom-up. Attraverso l’implementazione delle specifiche azioni e con "la presentazione di buoni esempi", si inviteranno i cittadini tutti, ad acquisire la consapevolezza della necessità di essere/diventare cittadini protagonisti.

OBIETTIVI SPECIFICI
Promuovere e favorire il dialogo intergenerazionale attraverso il meltingpot generazionale nelle attività previste;  Coinvolgere i cittadini in una rivisitazione critica dell'utilizzo degli spazi urbani in degrado o in disuso a tutela dei bisogni sociali, ambientali ed economici della comunità stessa e del patrimonio storico, artistico e culturale della città; Sperimentare l’attivazione di laboratori tematici, servizi per la cittadinanza, giovani, anziani, bambini, studenti fuori sede, turisti ed immigrati.

AZIONI
Di seguito le azioni programmabili che vedrebbero la partecipazione e il contributo delle numerose organizzazioni che fanno parte del territorio: Biblioteca pubblica, provando a trasferire all’interno della struttura le biblioteche Angiulli e Flora. Integrare lo studio adibendo il locale libreria ad aula studio capace di accogliere la sempre crescente richiesta di spazi per i numerosi studenti del territorio. Creazione della banca dei libri di testo; Sala riunioni e convegni dove ospitare tutte le organizzazioni che hanno necessità di un luogo dove potersi confrontare, organizzare eventi pubblici (prestazione di libri, docufilm, mostre d'arte, fotografiche, eventi musicali, spettacoli teatrali, etc) dibattiti, proiezioni; Attività ginniche, per tutte le età. Tra le possibili attività : corsi di difesa personale, risveglio muscolare e ginnastica dolce per terza età, balli di gruppo, yoga, danza contemporanea, etc.. In più attività associazionistiche specifiche come tornei carte, dama, scacchi,  etc; Laboratori di creatività urbana, laboratori di artigianato e antichi mestieri per avviare percorsi di dialogo intergenerazionale alla ricerca di nuove opportunità di lavoro, laboratorio di riciclaggio creativo, attraverso il riutilizzo dei materiali; Dialogo interculturale, favorendo l’integrazione dei migranti e valorizzare la propria esperienza di cittadini attivi. Corsi di lingua straniera e italiana per migranti. Si propone inoltre di destinare, chiaramente previo bando, un locale ad uso di un'associazione di protezione civile, al fine di ricevere in cambio la custodia e la tutela del bene stesso. [la commissione III ambiente e sviluppo del territorio]

1 commenti:

Anonimo ha detto...

si si GIUSTO