il decreto del fare

Una violazione alla sicurezza sul lavoro. La scorsa settimana, alla Commissione Lavoro della Camera, purtroppo, soltanto una forza politica ha votato contro il D.Lgs. 69 del 21/6/2013 (Decreto del Fare), che, tra i tanti e frettolosi provvedimenti, introduce anche modifiche alla materia della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Gli Art. 32,35,38 e 42 di tale Decreto Legislativo di fatto vanno a modificare concetti essenziali come quello del Duvri, delle procedure standardizzate,  del Psc e Pos, della Informazione, della comunicazione degli infortuni gravi o mortali, per ultimo, degli adempimenti per lo smaltimento di agenti chimici inquinanti

In qualità di lavoratore ed RLS non posso esimermi dall’esprimere il più forte e totale dissenso a tale manovra. In un clima politico che ha mostrato il tentativo di barattare il diritto alla salute con il diritto al lavoro (vedi questione ILVA) risulta inaccettabile la modalità di procedere attraverso D.Lgs, e si assiste,  senza alcun confronto con le parti sociali,  alla mancata attivazione della conferenza Stato Regioni, con palese violazione dell’Art. 117 della Costituzione. Inutile evidenziare il puntuale annullamento della Commissione Consultiva Permanente. E se i dati del rapporto annuale INAIL parlano di diminuzione di infortuni è solo perché esiste una diminuzione di offerta di lavoro ed una palese e diffusissima paura alla denuncia dell’infortunio. Lo scrive chi lavora e vive al sud, e come tale assiste sempre più ad una accentuata differenza nord-sud. Non è più possibile assistere ad incidenti mortali, a patologie fantasma ed alla eliminazione del diritto alla salute! Non è più comprensibile il silenzio su questa materia mostrato dalla maggioranza delle forze politiche! Il Decreto del Fare dovrà essere tramutato in legge nella seconda metà di agosto e queste brevi righe vogliono essere un appello per tutti coloro che, operando nei luoghi di lavoro, nelle associazioni e nelle forze politiche, hanno maturato la giusta sensibilità per difendere, per l’ennesima volta l’attacco al diritto alla salute ed al lavoro.  [lucio criscuolo] 

Per ulteriori approfondimenti sul decreto e le sue modifiche scrivete all'autore, l'indirizzo di posta elettronico è: lucio.criscuolo@alice.it

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma quale solo schieramento si è opposto? Gli altri sono tutti una Chiavica.

Anonimo ha detto...

e ovviamente sono state scartate anche tutte le manovre che prevedevano tagli alla politica. Solo noi cittadini dobbiamo sacrificarci...ma quando incominceremo a trattare questi pseudo politici come nostri dipendenti e licenziarli quando non fanno il loro lavoro come si deve? via tutti da quelle poltrone!

Roby ha detto...

viaaaaaaa leggo sul sito di SEL che è stato l'unico partito a votare contro queste leggi repressive nei confronti dei lavoratori, ma perché si danno così tante aree e dicono di difendere i lavoratori e la precarietà quelle del movimento a cinque stelle?!

Anonimo ha detto...

storicamente per gli operai è sempre stato così... niente da dire sulla schifezza del decreto.

Anonimo ha detto...

guarda che anche quelli del movimento a 5 stelle si sono opposti in parlamento, gli unici assieme a Sel uniche forze d'opposizione.