l'italia sta morendo...

La tristezza pervade tutto il mio corpo, è da parecchio tempo che provo questa sensazione. Gli acufeni pulsano e squillano come se una pentola a pressione stesse per scoppiare da un momento all’altro. Si ribella il mio corpo dentro, fuori si manifesta la tristezza, la rabbia, la paura, l’entusiasmo. Sta per nascere una bimba che camminerà, sarà italiana, cittadina, piccola e grande.  Ma la situazione del mio paese non migliorerà facilmente. Noi protesi a salvare il nostro rione mentre la salvezza è ben diversa. Forse incominceremo a gridare solo quando il pane e la pasta, la frutta e la verdura, il latte e il caffè non ci saranno più. Eppure molte persone, nelle diverse parti del mondo, guardano alla situazione politica italiana come qualcosa di nuovo e di terribile. Il nuovo è l’ondata di protesta...

Nel titolo dell’articolo tutta l’amarezza e la malinconia, pensare che gli operai non sono serviti a nulla, le rivolte non sono servite a nulla, le donne non sono riuscite a raggiungere la parità effettiva, i ricchi non sono diventati poveri. C’è un perché che silenziosamente ci spiega, ci parla, ci “affattura”, ci piace. Nel corpo, così come in chi crede nell’anima, la voglia di restare attaccati e di remare contro corrente è forte, è unica, è nostra. Il 25% degli italiani sono come Berlusconi, identici; l’altro 25% come Bersani, la copia esatta; poi ci sono quelli che assomigliano a Monti, ed infine i grillini che hanno sposato l’idea della buona sorte.

C’è l’Italia, la Campania; e qui Napoli, il quartiere Sanità, il vicolo dove abito io. Perpendicolarmente la casa di Totò comprata per poche migliaia di euro da un privato; e poi catacombe e ossari sparsi un po’ per tutta la zona. Al contrario di quello che si può credere dalla lettura di quest’articolo, non sono un disfattista, sono una persona che non riflette abbastanza, scrive per impeto e voglia di divulgare la storia, la storia degli uomini e delle donne del mio vicolo oppure del vico Sanfelice, di quello delle Carrette, del vicolo Lammatari ecc, ecc. Ma credo che sia una cosa difficile raccontare che l’idraulico ha visto e parla quotidianamente con la Madonna, che Patrizia lavora tutta la giornata per 10 euro, che Vincenzo è uno sfaticato, che Pietro sta partendo per l’Australia, che Carmela, 30 anni, dopo il suo quarto figlio, vuole abortire, che Nicola, il fruttivendolo, quando parla di diritto sembra un giudice della Cassazione.

L’Italia [non] sta morendo, l’Italia è sempre stata viva nel silenzio, nella distrazione, nella convinzione che tutto un giorno potesse cambiare. Io sono stato distratto dalle raccomandazioni, dalla televisione, dal contratto a progetto. Sono stato distratto perché ho avuto fiducia. La distrazione mi ha convinto, mi ha pervaso e a volte mi ha vinto. Sono le mie sensazioni, come quelle che mi hanno costretto a non votare, come quelle che mi hanno fatto rinunciare di essere un cattolico. Quando spiego il perché non voto, sono sempre un po’ confuso, così come quando dico di non essere religioso. Non ci sono differenze, c’è la voglia di sentirsi dentro, di sentirsi parte della storia, la mia, quella dell’idraulico, di Patrizia, di Vincenzo, di Pietro, di Carmela, di Nicola. [+blogger]          

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Scusate, ma io credo che sia già morta la nostra città.

Decameron ha detto...

E' una espansione irresistibile, come una tragedia greca, ama che finirà tutto.

Anonimo ha detto...

Sterile discussione.

MIRKO ha detto...

LA VERA RIVOLUZIONE LA STA FACENDO IL MOVIMENTO A 5 STELLE, NON CI SONO DUBBI, ABBIAMO LA CAPACITA' DI CACCIARE TUTTI GLI USURPATORI DELLA DEMOCRAZIA E DELLA CIVITA'.

Anonimo ha detto...

dobbiamo solo decidere quando staccare definitivamente le macchine

1 ha detto...

Ma no, la spina non si stacca, c'è un Papa diverso, abbiate fiducia che tutto si aggiusterà in men che non si dica.

Anonimo ha detto...

il segreto è non crearsi mai delle aspettative, in questo modo è impossibile rimanere delusi.

Anonimo ha detto...

fotografia perfetta,della coscienza,di chi come te Patrizia,l'idraulico e forse anche me,soffrono più di tutti la crisi di valori. A quella economica siamo abituati da molti anni!

Dylan ha detto...

io credo nel movimento a 5S sono ragazzi nuovi, abbiamo sempre sperato in questo e adesso che si avvera non dobbiamo buttare tutto all'aria, crediamoci...