và felicità

Non riesco proprio a trovare le parole per definire quest’epoca, non so se parlare di corruzione, di povertà, di cultura, di anomia, di rassegnazione. Di sicuro c’è un continuum di relazioni, di false speranze, di ambizioni, di stupidità. Quello che cambia non spia la storia, non riesce ad imparare dai propri errori, la gente deve cambiare, sì, ma in che modo? Quello che si legge sui giornali o si guarda in tv è sensazionale, spesso ti fa vomitare, ma l’altra faccia se c’è, dove sta? Prima erano i camorristi, i siciliani infettati, i pugliesi contrabbandieri, i calabresi senza onore, ma adesso che tutto è stato chiarito (le differenze in realtà non ci sono mai state), adesso che non c’è più quello spartiacque tra lavoratori del nord e sfaticati del sud, adesso che non ci sono più gli educati che si contrappongono agli incivili, in che modo si può vedere la diversità?

In realtà questa contrapposizione non c’è mai stata, quello che c’è realmente è che gli italiani non esistono. Quando penso che un uomo mediocre ricopre una carica politica, o una carica statale di alto profilo, guadagnando migliaia di euro al mese alle spalle del parcheggiatore abusivo, del fruttivendolo senza licenza, del venditore ambulante, dell’operaio, del precario bamboccione, sento dentro di me conati di fresco vomito; m’arrabbio con la gente che non protesta, m’arrabbio con me stesso, mi rimbocco le maniche ma non riesco a trovare quella maledetta stupida alienante ipotetica definizione. Non so alla fine a cosa mi serva, voglio forse sentirmi un inetto sveviano che prendendo coscienza del suo stato raccoglie la sua lacerante allegria, sapendo che “l’ultima” sigaretta è ormai spenta. [+blogger] 

3 commenti:

Anonimo ha detto...

la speranza è data da azioni non violente collettive come la riapertura popolare del giardino a materdei partecipiamo tutti con le nostri capacita
insieme si puo

Libero ha detto...

e' come si dice a Napoli, acqua ca nun cammina s'appantan e fet.

Anonimo ha detto...

La VERITA' ecco cosa manca agli uomini di poca fede che hanno capito solo che dietro ogni azione c'è il male.