viaggiare: massima espressione

Viaggiare è liberta!, l’hanno scritto poeti, romanzieri, uomini di cultura e grandi pensatori. E’ bellissimo poter visitare un luogo, capirne le caratteristiche, “toccarne” con mano le abitudini e scoprire nuove culture e tradizioni. In realtà la felicità di viaggiare si manifesta soprattutto nel momento in cui, per la prima volta, un luogo ci appare così com’è; per molti italiani, e non solo, vedere le meraviglie dell’India e della Tailandia oppure quelle del Messico, della Colombia, del Brasile ecc, è qualcosa di straordinario che va fatto e consigliato come massima esperienza formativa; non solo viaggiare forma l’essere umano nella sua maturità ma gli dà anche la possibilità di allargare i propri orizzonti culturali. Tutto questo è vero!?, come è vero che migliaia di ettari di terreni, di spiagge, di case e vegetazione vengono puntualmente abbattute per lasciare posto a villaggi di cemento armato con acqua artificiale e megasuper centri di benessere. Qualche esempio ci potrà schiarire la memoria.
Cartagena, una delle città più turistiche del mondo, in Colombia, vive una situazione di povertà estrema e dietro le abitazioni di 3000 euro al mq. si nasconde un turismo sessuale che coinvolge bambine e bambini senza distinzione d’età (anche se quest’ultima affermazione, naturalmente, non giustifica l’atto). Sono soprattutto spagnoli e italiani che chiedono di avere rapporti sessuali con bambine vergini di appena 12 e 13 anni… quando non sono più piccole.
Una parte della Cambogia è stata, e continua ad essere, svenduta. L’arcipelago è nelle mani di grossi magnati della finanza. E così interi villaggi di pescatori autoctoni, come koh Tonsay, koh Puos, koh Tao, vengono forzatamente distrutti e rasi al suolo per lasciar posto ai centri turistici. Si butta volontariamente fuori gente che vive nei luoghi per costruire residence per turisti russi, tedeschi, francesi…
Nella Repubblica Domenicana, dove si va per fare una buona vacanza e per rilassarsi dopo un anno di lavoro, migliaia di haitiani sono costretti a lavorare in condizioni disumane. Fanno i muratori, gli imbianchini e manovali sottopagati: una camera, costruita da questi nuovi schiavi, può costare anche 10.000 euro a notte. Intere spiagge, barriere coralline, vegetazione naturale espropriate per costruirci “scenari sottomari”, lussuosi bungalow con vasche idromassaggi con tanto di letto a baldacchino e “steward” di turno.
Oggi il sud America è ambito da tutti i tour operator del mondo, nei volti di chi visita questi luoghi, l’immagine rimane impressa per le bellezze naturali che si possono notare: in Messico, in Guatemala, in Cile, nel Nicaragua, in Argentina, in Colombia. Ognuno di questi paesi ha sofferto e visto morire milioni di donne, uomini e bambini. Espropri di massa con impiccagioni, stermini, violenze gratuite e torture collettive.
Ancora in Brasile i bambini per strada vengono assassinati dalla polizia solo perchè vivono inalando colla e chiedendo la carità. Anche quest’ultima Nazione sta per svendere le proprie coste: nasceranno alberghi a 5 stelle. Tutto questo non è ancora finito visto che i continui soprusi da parte di multinazionali e padroni di turno continua indisturbato in nome di una economia che sta impazzendo nella sua assurdità.
Un ultimo esempio particolare e allo stesso tempo tragico. I Mapuce, nel sud dell’Argentina, vengono continuamente espropriate delle loro case e dei loro terreni. Un’antica popolazione di circa 100 abitanti: per di più donne e uomini anziani, gente pacifica che intende l’economia come equilibrio verso la natura e non come sfruttamento indiscriminato. I Mapuce, per di più anziani e bambini, stanno combattendo contro la United Colors of Benetton che da anni cerca di trasformare le loro case in un centro di accoglienza per i sceicchi turno.
Nel rione Sanità stano cercando di fare la stessa cosa, in situazioni differenti naturalmente, con l’appropriazione indiscriminata del Cimitero delle Fontanelle. [+Blogger]

4 commenti:

Antonio ha detto...

caro blogger
come sempre i tuoi articoli fanno riflettere, spero soprattutto persone che, come me, lavorano nel campo del turismo e toccano con mano ogni giorno ciò che in realtà, per molti viaggiatori, si nasconde sotto il velo della pura e semplice esigenza di evasione.
Ovviamente c'è anche chi affronta il viaggio, come ricordi tu, come momento di conoscenza e coesione.
nel tuo articolo ci sono così tanti argomenti da affrontare che è impossibile dare un'opinione su tutto: lo sfruttamento e gli espropri di intere popolazioni, l'ambientalismo, il turismo di massa, il turismo sessuale...la riappropriazione degli spazi, un tema che ti sta tanto a cuore.
Il tema degli espropri di popoli dalla proprie terre credo si possa accomunare all'impossibilità da parte degli stessi popoli di sfruttare le proprie risorse.
se questo fosse possibile, il turismo sostenibile probabilmente sarebbe uno dei maggiori guadagni nei Paesi più poveri, ma ovviamente ciò non accade poichè ci sono in ballo troppi interessi da parte dei soliti sciacalli di turno.
Ma per quanto riguarda il rione Sanità, dato che forse noi (non per molto ancora probabilmente!), possiamo ritenerci più fortunati dei colombiani, dei messicani, cileni, ecc... in quanto a libertà di espressione e potere decisionale, potremmo fare per il cimitero delle fontanelle ciò che è stato fatto per il Parco San Gennaro, oppure per il Supermercato Felix: cioè scendere in campo, protestare e tentare di riappropiarci di ciò che appartiene alla comunità. Come sempre qualche battaglia si vince, qualcun'altra si perde, ma come dice il nostro blogger....almeno proviamoci!

+blogger ha detto...

Sawi, grazie per la tua mail e per i tuoi consigli. Certo sarebbe una bella cosa inculcare un po' di turismo responsabile, poi detto da te che lavori nel campo del turismo ha maggiore incisività sia ideologica che materiale. Vedo che sei attenta alle "battaglie liquide" fatte su questo blog e questa cosa mi fa ancora più piacere. se continuimo così potremmo anche formare una redazione di esperti e amanti delrione, che ne dici? nel frattempo ti chido, se per te non è troppo faticoso, di scrivere qualcosa a rigurdo, qualcosa che possa mettere a confronto il nostro modo di viaggiare e quello che invece potremmo fare "ideologicamnte" costruire.

Anonimo ha detto...

la società capitalista ha sporcato un po' tutto e tutti. anche se obsoleto questo termine è uguale ancora per la sottomissione che ancora rende schiavi migliaia e milioni di persone.. per caso avete visto Amnesty? usurpatori sono certi uomini... Parigi Live

Anonimo ha detto...

quello che fate, e che fai blogger, è lodevole, ma perchè non affrontate mai il problema camorra?
un tartassato