Quartiere operaio, di sporchi
rossi, di “razza” superata, di arretratezza psicologica. L’incontro con la
politica e la storia è determinate, così come la violenza, la camorra, la superstizione.
Ciò che mette più tristezza è l’ambiguità che ha violentato la bellezza: è bellezza
pensare che un abbraccio riveli un’amicizia; credere che un caffè bevuto assieme
includa stima, che attraverso una partita di calcio si possa sentire la propria
storia.
L’affetto economico ha reso tutti
schiavi della virtù e chi cambia prospettiva è un sottile inquisitore. Agire per
sopravvivere e per essere ricordati, lasciare che gli altri ti avvinghino per
fiducia, lasciare che i cani strappino al povero la sua povertà. Chi ha poco
deve pagare la sua ignoranza, eh, sì, perché di ignoranza pura si tratta, ignoranza
bieca e stupida.
E’ certo che anche il denaro ha
la sua bellezza. Non è la speranza che intestardisce, non è la mancanza che
immiserisce. E’ la differenza che impartisce gli ordini e la comunicazione,
così come le passioni e i sentimenti. Chi si entusiasma ha poco, quel poco gli
viene tolto con un sorriso, sorriso dolce, buono, amico. C’è una cosa che ho,
come un cretino, dimenticato di dire: a volte a qualcuno viene dato il resto,
esso ha un nome, si chiama politica! [+blogger]
4 commenti:
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E' una chiara espressione politica, un partito che nella sanità è a colori e a volte monocolore.
Un'altra Sanità è possibile ora è il momento giusto per attivare tutte le azioni possibili. Questo è il tempo che ci aiuta e ci assiste.
Certamente non si pùo dire che il quartiere sanità sia un quartiere di santi o di timorati da dio. ma quello che sta avvenendo in questi ultimi anni è qualcosa che non si aspettavano neanche le stesse persone che combattono per un posto migliore aiutiamo chi vuole vivere bene nalla nostra città
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