Si sa che le
raccomandazioni sono un pezzo forte dell'Italietta, ma quando senti che
all'Enav i figli, i nipoti, le sorelle, i cugini, i cognati, e per fino la
suocera, occupano un posto di responsabilità a 5000 euro al mese bhè, allora,
pur sapendo, ti viene voglia di gridare, di sgorgare il marcio che hai dentro,
di vomitare bile, di iniettare veleno catartico, di spruzzare urina, di
schizzare sangue addosso a chi stralcia il lavoro, chi umilia la forza, la
speranza, la vita.
Nel rione un
pellegrinaggio di “zombie”, che per altra gente è bile infetta, si prepara a
superara le politica, la sorpassa senza ambizioni, non crea le differenze le
amalgama, la impasta, fa nascere sul vecchio il nuovo, distruggendo attraverso
la sua rivoluzione “disattiva”. Essi non parlano un linguaggio attuale, lo
scavalcano per recuperare, per ricominciare, per ascoltare, per definire in
modo differente.
Il linguaggio deve
cambiare, così come cambiare una rivoluzione, una imposizione, una categoria. Ormai
non ha più senso parlare di programma, di “informazione”, di onestà, non si
deve parlare di dritto e rovescio, quello che nasce è una frontiera liminale
che sia aggiorna come un antivirus attraverso la costruzione pacifica di un
popolo, il popolo del rione Sanità. Se credete nelle raccomandazione, almeno
raccomandatevi per un posto migliore al cimitero. [+blogger]
5 commenti:
anche voi?
anche voi?
si, ci sto.la faccio anche io la rivoluzione senza scarpe!
La rivoluzione (dal tardo latino revolutio, -onis, rivolgimento) è un mutamento improvviso e profondo che comporta la rottura di un modello precedente e il sorgere di un nuovo modello. La rivoluzione può essere anche definita come un cambiamento irreversibile dal quale non si può tornare indietro. DA INTERNET LA DEFINIZIONE GRAZIE
RIVOLUZIONE parola giusta partendo dal popolo salendo pian piano senza arrivare in cima, forza Sanità che un parroco in passato definiva Santità.
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