Tante le donne che si sono susseguite sul palco raccontando
le loro lotte per la dignità delle donna, dal Sudafrica al Brasile, dalla Palestina
come dal Sahara occidentale, dall’Egitto come dall’Algeria. Significativo la
presenza di donne provenienti dal Messico che vivono una situazione di grande
violenza. Le donne hanno bollato con
caratteri di fuoco sia il femminicidio come
tutte le violenze che in ogni
parte del mondo subiscono. “Insieme possiamo imporre ai governanti
le nostre rivendicazione”, ha gridato con forza Fatima del Sudafrica. L’assemblea si è
conclusa verso mezzogiorno tra canti, slogan e danze, in solidarietà con le
lotte delle donne del mondo intero. Incredibile la forza e la vivacità di queste
donne straordinarie. Niente potrà fermarle. Tutto questo è ancora più
sorprendente perché avviene in un ambiente islamico. Anche questo è un bel
frutto della primavera tunisina.
Dall’Aula universitaria, la gente ha lentamente defluito
verso la Av. Bourghiba, il cuore di Tunisi da dove è partita, nel primo pomeriggio la grande
marcia di apertura del FMS. Una folla immensa, si parla di circa 100mila
persone, colorita ed esultante, ha iniziato a muovesi lentamente verso lo
Stadio. Una bellissima giornata di sole, una giornata di primaverea, ha fatto
da cornice a questo corteo. Massiccia la presenza dei tunisini che hanno colto
questa occasione per ribadire la loro voglia di cambiamento radicale nel paese,
soprattutto dopo l’uccisione del capo dell’opposizione Shukri Belaid il 16
febbraio u.s. Le sue foto infatti giravano per tutto il corteo, diventando uno
dei simboli della marcia.
E’ stato provvidenziale il fatto che il Comitato
internazionale del Forum abbia scelto Tunisi per questo appuntamento perchè
questa giornata ha dato una carica incredibile al popolo tunisino e una speranza
in più per un cambiamento contro tutti i fondamentalismi. Massiccia pure la
presenza di gruppi algerini, marocchini, e libici. Questa marcia e questo Forum
potrebbero aprire strade nuove per l’unità dei popoli del Maghreb. Forte anche
la presenza Palestinese che ha ottenuto in questa marcia una notevole
solidarietà da parte di molti gruppi presenti. La marcia era un alternarsi di
colori, di canti, di danze, di slogan. Una giornata di primavera carica di
speranza. Per il successo di questa marcia bisogna dare credito al comitato
tunisino e del Maghreb che hanno saputo organizzare così bene la marcia, con
striscioni che davano il benevenuto al
FMS. La città di Tunisi era vestita a festa per accogliere con gioia i
partecipanti provenienti da tutte le parti del mondo.
Il comitato tunisino è riuscito a realizzare questa marcia senza alcun aiuto esterno ma basandosi sulle proprie forze e connettendosi a quella società civile che è stata capace di realizzare la primavera tunisina. La marcia si è poi conclusa nello stadio dove sono continuati ancora per qualche ora canti e danze che esprimovono tutta la voglia di realizzare un mondo altro nella dignità. Nel suo libro The Arab uprisings, il professore amercano James L. Gelvin, uno dei migliori analisti delle rivoluzioni arabe conclude la sua analisi dicendo che in Tunisia”nulla è cambiato”. Dopo questa giornata la nostra impressione invece è che molto è cambiato in Tunisia, dove abbiamo trovato una forte cittadinanza attiva e decisa a non mollare, e questo è già molto. Buon cammino a questo popolo che ospiterà il Forum nei prossimi giorni. [alex zanotelli, elisa kidanè 26/03]
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