Nel titolo dell’articolo tutta
l’amarezza e la malinconia, pensare che gli operai non sono serviti a nulla, le
rivolte non sono servite a nulla, le donne non sono riuscite a raggiungere la
parità effettiva, i ricchi non sono diventati poveri. C’è un perché che
silenziosamente ci spiega, ci parla, ci “affattura”, ci piace. Nel corpo, così
come in chi crede nell’anima, la voglia di restare attaccati e di remare contro
corrente è forte, è unica, è nostra. Il 25% degli italiani sono come
Berlusconi, identici; l’altro 25% come Bersani, la copia esatta; poi ci sono
quelli che assomigliano a Monti, ed infine i grillini che hanno sposato l’idea
della buona sorte.
C’è l’Italia, la Campania; e qui
Napoli, il quartiere Sanità, il vicolo dove abito io. Perpendicolarmente la
casa di Totò comprata per poche migliaia di euro da un privato; e poi catacombe
e ossari sparsi un po’ per tutta la zona. Al contrario di quello che si può
credere dalla lettura di quest’articolo, non sono un disfattista, sono una
persona che non riflette abbastanza, scrive per impeto e voglia di divulgare la
storia, la storia degli uomini e delle donne del mio vicolo oppure del vico
Sanfelice, di quello delle Carrette, del vicolo Lammatari ecc, ecc. Ma credo che sia una cosa difficile raccontare che
l’idraulico ha visto e parla quotidianamente con la Madonna, che Patrizia
lavora tutta la giornata per 10 euro, che Vincenzo è uno sfaticato, che Pietro
sta partendo per l’Australia, che Carmela, 30 anni, dopo il suo quarto figlio,
vuole abortire, che Nicola, il fruttivendolo, quando parla di diritto sembra un
giudice della Cassazione.
L’Italia [non] sta morendo,
l’Italia è sempre stata viva nel silenzio, nella distrazione, nella convinzione
che tutto un giorno potesse cambiare. Io sono stato distratto dalle
raccomandazioni, dalla televisione, dal contratto a progetto. Sono stato
distratto perché ho avuto fiducia. La distrazione mi ha convinto, mi ha pervaso
e a volte mi ha vinto. Sono le mie sensazioni, come quelle che mi hanno
costretto a non votare, come quelle che mi hanno fatto rinunciare di essere un
cattolico. Quando spiego il perché non voto, sono sempre un po’ confuso, così
come quando dico di non essere religioso. Non ci sono differenze, c’è la voglia
di sentirsi dentro, di sentirsi parte della storia, la mia, quella
dell’idraulico, di Patrizia, di Vincenzo, di Pietro, di Carmela, di Nicola.
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9 commenti:
Scusate, ma io credo che sia già morta la nostra città.
E' una espansione irresistibile, come una tragedia greca, ama che finirà tutto.
Sterile discussione.
LA VERA RIVOLUZIONE LA STA FACENDO IL MOVIMENTO A 5 STELLE, NON CI SONO DUBBI, ABBIAMO LA CAPACITA' DI CACCIARE TUTTI GLI USURPATORI DELLA DEMOCRAZIA E DELLA CIVITA'.
dobbiamo solo decidere quando staccare definitivamente le macchine
Ma no, la spina non si stacca, c'è un Papa diverso, abbiate fiducia che tutto si aggiusterà in men che non si dica.
il segreto è non crearsi mai delle aspettative, in questo modo è impossibile rimanere delusi.
fotografia perfetta,della coscienza,di chi come te Patrizia,l'idraulico e forse anche me,soffrono più di tutti la crisi di valori. A quella economica siamo abituati da molti anni!
io credo nel movimento a 5S sono ragazzi nuovi, abbiamo sempre sperato in questo e adesso che si avvera non dobbiamo buttare tutto all'aria, crediamoci...
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