Ieri
mattina in piazza Sanità ho incontrato Ciro. Occhialuto, con pancia flaccida,
sopra i 50, cammina lentamente con il suo quasi sempre sorriso bonario. Mentre
parla con Mauro dopo un po’ inizia una conversazione sulla ricchezza. Il suo
sorriso diventa sornione, gli brillano gli occhi, anche se dietro gli occhiali
spessi la brillantezza passa poco o niente. Due denti più grandi mostrano il
sorriso gaudente di chi la sa lunga sulla benestante società. Appena in tempo
per ascoltare che sua moglie, affetta da una grave malattia, ha ricevuto
l’assegno di invalidità con accompagnamento; prima solo 265 euro ricavate dalla
sua cecità parziale. Mostra a Mauro e a me la ricevuta, e inizia a fare i conti:
“1135euro al mese… già mia figlia mi ha chiesto di comprarle un nuovo cellulare”.
Esibisce contento la sua attestazione,
“finalmente anche gli arretrati del 2015”, insomma finalmente la prosperità,
forse inconsapevole così come la felicità che mostra nel ripetere la cifra
finale. Ecco la ricchezza di un uomo che ha superato i 50 anni d’età. Mentre ci
saluta e va via m’accorgo che è sovrappensiero, quel sorriso sornione non si è
mai distaccato dalla sua fisiognomica, cammina a dieci e dieci, lento per non
inciampare. Risento il profumo di piazza Sanità, tre soldati e una soldatessa dietro
di noi con i fucili spianati, lei non è male. Ciro finalmente è ricco, la malattia
ha superato la miseria. Evviva le malattie! [+blogger]
2 commenti:
La povertà si combatte spiegando giorno per giorno che la ricchezza produce solo sopraffazione e ingiustizie. Parola della Bibbia
"parola della bibbia" ma che cazzo significa? questo tuo commento è così generale che un'affermazione del genere può uscire da un qualsiasi programma politico e/anarchico.
Posta un commento