non c’è rivoluzione…

Spesso mi chiedo perché questo stato di cose non ci fa scendere in piazza a protestare, a gridare che 800 euro mensili, per chi è fortunato, non bastano per vivere. Certo, se ci rapportiamo ai paesi più poveri questi soldi sono una ricchezza. Ma quello che deve reggere in una società sviluppata come la nostra è la relazione costo/benessere. Un lavoratore che guadagna una cifra irrisoria come fa a pagare l’affitto, la luce, l’acqua, il gas, il telefono ecc, ecc?! Una buona parte di persone che vivono al sud, ma la cosa si sta anche estendendo al nord Italia, hanno problemi economici di questo genere, ormai la soglia di povertà è aumentata insieme con quella della corruzione e della malafede.

Che cosa significa rivoluzione? Rivoluzione significa cambiare culturalmente la definizione di economia, di lavoro, di finanza. Significa ripudiare la ricchezza, stigmatizzare il benessere, il lusso, lo spreco. Fintantoché si ambisce, fintantoché il possidente è visto come fenomeno da imitare e apprezzato per le sue capacità, fintantoché un lussuoso appartamento e una lussuosa villa sarà ammirata, voluta e protetta allora ciò può soltanto significare che la differenza e la disuguaglianza non hanno spiegazioni, non hanno soluzioni né interpretazioni. Bisogna scrivere fedelmente che tutto ciò è falso. [+blogger]


4 commenti:

Anonimo ha detto...

se continuiamo a scrivere senza muoverci allora si che le cose resteranno sempre allo stesso posto

wikipedia.org ha detto...

La rivoluzione francese, o prima rivoluzione francese (per distinguerla dalla Rivoluzione di Luglio e dalla Rivoluzione francese del 1848) è un insieme di eventi e di cambiamenti politici, sociologici e culturali intercorsi tra il 1789 e il 1799 che segna il limite tra l'età moderna e l'età contemporanea nella storiografia francese.

Le principali e più immediate conseguenze della rivoluzione francese (che costituì un momento di epocale cambiamento nella storia del mondo) furono l'abolizione della monarchia assoluta e la proclamazione della repubblica, con l'eliminazione delle basi economiche e sociali dell'Ancien régime. La rivoluzione francese e quella americana ispirarono le rivoluzioni a connotazione borghese liberali e democratiche che seguirono nel XIX secolo.

Sebbene l'organizzazione politica della Francia abbia oscillato tra repubblica, impero e monarchia durante i 75 anni seguenti la Prima repubblica, la rivoluzione segnò la fine dell'assolutismo e diede inizio ad un nuovo sistema politico in cui la borghesia e, in alcune occasioni anche le masse popolari, si convertirono nella forza politica dominante del paese.

Anonimo ha detto...

segnalo questo articolo, è una risposta interessante al quesito anche se parziale......

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=7607

Anonimo ha detto...

letto, grazie